Il Tirreno

Paura

San Vincenzo, intossicati dal monossido: tragedia sfiorata per cinque persone

di Gabriele Buffoni
Nella foto il camion dei vigili del fuoco intervenuto ieri pomeriggio a San Vincenzo
Nella foto il camion dei vigili del fuoco intervenuto ieri pomeriggio a San Vincenzo

Tre di loro sottoposte alla camera iperbarica a Pisa. L’emissione potrebbe derivare da una perdita dell’impianto di riscaldamento a gas

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SAN VINCENZO. Ad allertare i vigili del fuoco attraverso il numero unico per le emergenze 112 sono stati gli stessi soccorritori della Misericordia di San Vincenzo. Chiamati per intervenire poco prima delle 11 di ieri mattina su un malore di probabile natura cardiaca, non appena sono entrati in quell’appartamento al primo piano di una villetta bifamiliare a San Vincenzo i loro rilevatori di monossido di carbonio hanno iniziato a lanciare senza sosta il segnale di allarme. Facendo inevitabilmente scattare l’intera macchina dei soccorsi non solo per l’uomo di 48 anni accasciatosi a terra privo di sensi, ma anche per la compagna 42enne dell’uomo, per la figlia 14enne di lei che era rientrata in casa e per le altre due figlie della donna (un’adolescente e una ancora più piccola) che si trovavano a scuola ma che, avendo dormito nell’appartamento, sono risultate comunque a rischio di intossicazione.

Le cause dell’emissione di monossido di carbonio sono ancora da ricostruire: quel che è certo è che all’arrivo dei vigili del fuoco sul posto la saturazione all’interno dell’abitazione era del 95%, elevando quindi particolarmente il rischio di intossicazione per le persone presenti o che hanno anche soltanto inalato il gas che aveva riempito ogni angolo dell’appartamento.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la perdita sarebbe fuoriuscita di un impianto di riscaldamento a gas della villetta, sottoposto a sequestro da parte dei vigili del fuoco. L’entità della fuga, forse non particolarmente eccessiva, avrebbe causato l’emissione graduale di gas che con il passare delle ore avrebbe quasi del tutto saturato i locali dell’appartamento in cui vivevano l’uomo e la convivente.

Convinti di dover soccorrere una vittima di infarto e accortisi della presenza di monossido dai rilevatori in dotazione al personale del 118, i soccorritori hanno aperto le finestre della casa e chiamato sia i vigili del fuoco di Piombino che ulteriori rinforzi per trasportare le persone intossicate all’ospedale. Sul posto si sono così precipitate anche le ambulanze della Croce Rossa di San Vincenzo e della Croce Rossa Valdicornia, oltre che i carabinieri delle stazioni di San Vincenzo e Piombino: l’uomo è stato portato subito alla camera iperbarica dell’ospedale di Cisanello mentre la compagna e la 14enne sono state prima condotte al pronto soccorso dell’ospedale di Cecina e poi a loro volta a Pisa per sottoporsi alla camera iperbarica. Le due bambine che si trovavano a scuola sono state invece prelevate e sottoposte a loro volta a controlli medici per assicurare le loro condizioni di salute.

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