Il Tirreno

Il caso

Cecina, cocaina sequestrata al sindaco Samuele Lippi: «Sono inciampato, mi rialzerò»

di Stefano Taglione

	Samuele Lippi
Samuele Lippi

Per il sindaco segnalazione alla Prefettura e ritiro della patente. ll caso portato all’attenzione della giunta dallo stesso primo cittadino. In un post scrive: «Sono inciampato ma voglio rialzarmi e con coraggio ho deciso di intraprendere un percorso che mi permetta di prendermi cura di me»

19 luglio 2023
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CECINA. Il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, è stato fermato con la cocaina sulla strada provinciale che collega il suo comune a Riparbella. I carabinieri, nella serata di lunedì 17 luglio, si sono infatti appostati vicino a un boschetto e avrebbero visto lo scambio di droga e denaro fra lui e lo spacciatore per poi sequestrare lo stupefacente consegnato spontaneamente dal primo cittadino. Un quantitativo minimo – secondo quanto ricostruito – che ha comunque fatto scattare la segnalazione al Not, il nucleo operativo tossicodipendenze, l’ufficio della prefettura composto da assistenti sociali che si occupa di tutte le persone che vengono trovate in possesso di droga in quantità tali da far presumere il fine dell’uso personale.

Per il cinquantunenne ex segretario territoriale del Partito democratico – che è al suo secondo mandato nell’amministrazione cecinese, essendo stato rieletto nella primavera 2019 con il sostegno del Pd e di alcune liste civiche di centrosinistra – nessuna denuncia: l’ammontare della cocaina di cui è stato trovato in possesso, infatti, è sotto la soglia di rilevanza penale e comporta per lui solo un illecito amministrativo, ipotizzando un consumo strettamente personale e non legato quindi a un’attività di spaccio, alla quale Lippi resta totalmente estraneo. Una segnalazione che comunque comporta il ritiro della patente di guida, la cui durata dovrà essere decisa dal prefetto. Al controllo hanno partecipato i militari della stazione di Riparbella, della Compagnia di Volterra: i carabinieri, in quel momento, si trovavano infatti con una pattuglia sulla strada che collega il comune pisano a Cecina, al confine fra le due province e in una zona dove nel recente passato sono state effettuate importanti operazioni antidroga, con decine di arresti e anche con l’impiego dei colleghi del battaglione di Firenze. È qui che, dopo averlo visto acquistare la cocaina, hanno fermato il sindaco in auto, che ha spontaneamente consegnato la sostanza stupefacente.

Lippi ha parlato di quanto accaduto anche in giunta comunale e in un post su Facebook: eccolo.

«Stanno circolando molte voci su vicende private che mi sarebbero accadute in questi giorni. Ciò che è successo è una vicenda strettamente personale, che non ha alcuna rilevanza penale ma che non posso e non voglio sottovalutare o minimizzare. Sono inciampato ma voglio rialzarmi e con coraggio ho deciso di intraprendere un percorso che mi permetta di prendermi cura di me. Voglio e devo farlo non solo per me ma anzitutto per i miei familiari, per coloro che condividono l’impegno di governo della città, per le forze politiche che lo sostengono, per rispetto di tutto il Consiglio Comunale e non per ultimo, verso tutti i cittadini di Cecina. A tutti voi chiedo scusa per avervi esposti ad un disagio e ad una sofferenza che avrei voluto evitare. Lo faccio per tutelare la serenità della mia famiglia e per evitare ogni strumentalizzazione politica della mia personale vicenda e per consentire all’Amministrazione di portare a termine progetti ed attività molto importanti per la città. Penso alle opere del PNRR e dei lavori pubblici, al Porto di Cecina, alle permute con il Demanio, al Polo Tecnologico, al Piano Strutturale, tutte in una fase procedurale delicatissima».

Lippi conclude così il post: «Io credo di aver fatto umanamente il possibile con questa mia dichiarazione. Con lo stessa tenacia e dedizione con cui ho affrontato e risolto le tante questioni cecinesi con altrettanto piglio affronterò questo mio percorso personale. Sono certo che tutti faranno al meglio la loro parte, soprattutto a tutela della mia famiglia, di mia moglie, dei miei bambini e dei miei genitori. Grazie a tutti».

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