Il Tirreno

Falsi addetti e truffe

Falso addetto Enel messo in fuga: «Tentava di rubare in una casa»

Un incontro organizzato dai carabinieri
Un incontro organizzato dai carabinieri

Allarme tra i cittadini che abitano in via Bengasi a Castiglioncello. Un residente ha visto un Fiorino bianco prima che si allontanasse

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CASTIGLIONCELLO. L’allarme corre sui social. «Sventata intrusione in casa – scrive un invalido – Un giovane con un Fiorino bianco ha tentato di entrare in casa dicendo di essere dell’Enel. Tuta anonima ha provato a farmi chiamare un numero dove probabilmente rispondeva un complice. Io ero in allerta e dunque l’ho bloccato. Peccato non avevo il telefono in mano per fare foto. Fate molta attenzione». Comincia così il racconto dell’invalido che ritiene di essere finito nel mirino di personaggi senza scrupoli. Un classico dei furti compiuti da falsi addetti di aziende di servizio che entrano nelle case per rubare e con scuse varie riescono a farsi aprire la porta direttamente dai proprietari. Per un cittadino che sta in guardia c’è sempre chi – lo dimostrano le cronache – si lascia convincere da questi sconosciuti, apre la porta di casa per poi pentirsene amaramente. Nonostante i timori, non risulta che siano stati chiamati i carabinieri o altre forze di polizia.

L’incidente ed il falso carabiniere, la fuga di gas, l’amico di famiglia ritrovato, i contatori di servizi vari da leggere. Sono questi alcuni dei tentativi di raggiro di cui sono spesso vittime gli anziani o le persone che vivono da sole. Per questo i carabinieri, anche in provincia di Livorno, non si stancano mai di organizzare incontri con i cittadini proprio per cercare di rendere più difficile la vita ai malviventi. Incontri a scopo informativo sono stati organizzati anche nel comune di Rosignano Marittimo.

Gli incontri sono rivolti in particolare a quella parte di popolazione “non più giovanissima” che spesso; viene presa di mira dai truffatori.

Oltre 20 finora gli incontri già tenutisi, con la partecipazione di più di 850 persone:

A tenere gli incontri, che si sono svolti un po’in tutta la provincia, sono i comandanti delle Compagnie Carabinieri di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, accompagnati dai Comandanti delle stazioni competenti così che; le persone presenti potessero rivolgere domande ai carabinieri.

Lo scopo è quello di sensibilizzare la cittadinanza a riconoscere i potenziali tentativi di frode, descrivendone il modus operandi ed invitarla a contattare le forze dell’ordine in caso di dubbi (112 Nue – Numero Unico di Emergenza o presso la stazione carabinieri più vicina) ; qualora si sia rimasti vittima anche solo di un tentativo di truffa: è sempre importante segnalare/denunciare per consentire l’individuazione degli autori.

Un altro aspetto importante è quello di fare rete, nel solco di quella prossimità al cittadino che da sempre contraddistingue l’Arma: le segnalazioni da parte di privati cittadini che dovessero notare persone, autovetture o mezzi insoliti nella zona in cui si vive, potrebbero essere risolutive per contrastare l’odioso reato delle truffe nei confronti delle persone anziane.

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