Il Tirreno

Muore a 43 anni ex calciatore del Cecina

di Michele Falorni
Mirco Galligani
Mirco Galligani

Mirco Galligani aveva giocato in serie C2 con la maglia rossoblù nella stagione 1994-1995

29 marzo 2016
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CECINA. Hanno trovato il suo corpo senza vita in un letto di una struttura alberghiera sabato mattina, 26 marzo, a Calenzano (e non a Montecatini, come riportavano le prime informazioni sulla tragedia). Il personale del Bed & Breakfast dove l'ex calciatore di 43 anni di Chiesina Uzzanese, Mirco Galligani, era arrivato la sera precedente, dopo aver bussato ripetutamente e non aver ricevuto risposta, intorno alle 11,30 è entrato e l'ha trovato ormai morto. La salma è stata successivamente trasportata all'istituto di medicina legale di Prato, dove su disposizione del magistrato verrà eseguira l'autopsia per stabilire le cause della morte. A un primo esame del medico inviato dal 118 non ci sarebbero segni di violenza sul corpo, e come detto la porta della sua camera era chiusa dall'interno. Per cui si è portati a ipotizzare che il decesso sia avvenuto per cause naturali.

Per gli appassionati rossoblù Galligani è stato un punto di riferimento in una stagione in cui la società lottava per rimanere in serie C-2, l'attuale LegaPro, conquistata con merito nella primavera del 1988. Per i dirigenti, fu la penultima stagione nei professionisti, perché l'anno successivo non bastarono gli spareggi e il sostegno degli appassionati e la squadra retrocesse in serie D. Galligani. Giocatore di stazza, non aveva paura degli avversari e, in area di rigore, aveva spesso il colpo vincente.

Al momento in cui arrivò, trovò in panchina non un allenatore, ma un secondo padre: Alberto Lazzerini. Il mister, uomo di calcio, conosceva bene Mirco e sapeva che, per motivarlo, servivano pazienza e tranquillità. Aspetti sviluppati nel corso del tempo mentre il gruppo si formava. E con il passare delle settimane diveniva granitico. E' vero: in campo c'erano calciatori di personalità come il portiere Leonardo Biondi, Massimo Garfagnini e il capitano Stefano Da Mommio, non certo gli ultimi arrivati. Di Mirco, i tifosi ricordano la rete del 2-2 segnata nel derby a Livorno: un guizzo all'altezza del dischetto del rigore che gli regalò i complimenti dei compagni e degli addetti ai lavori, giunti numerosi al seguito.

Il video del pareggio nel derby con il Livorno al minuti 5: 55 (da youtube)

Una curiosità: al cronista che lo intervistava, raccontò di indossare la maglia azzurra con la esse gialla maiuscola di Superman sotto alla casacca ufficiale. Il motivo: era il suo supereroe preferito e gli data fiducia sentirselo vicino. Soprattutto quando, sul prato, la manovra diveniva poco incisiva e occorreva una svolta. O un'invenzione degna dell'uomo d'acciaio, se preferite. All'epoca, lo stadio era pieno. Il Cecina calcio piaceva e, la domenica, riempiva le tribune con circa 2mila sostenitori, pronti ad incitare i ragazzi e, in alcune gare, a raddoppiare le presenze. Mirco, atteso nei bar vicini al comunale, non ancora "Loris Rossetti", beveva volentieri un caffè e raccontava sempre qualcosa. Era socievole e spigliato, forte nel fisico e deciso. Al resto, ossia al carattere e a qualche intemperanza, pensavano lo staff e i senatori. Lui li ricompensava con i gol, otto nei 29 incontri disputati in quel torneo, di cui molti hanno memoria. Negli ultimi anni, non solo per l'età, Galligani aveva chiuso con il calcio giocato, divenendo assicuratore.

 

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