Il Tirreno

la storia

Novanta liceali studiano al Cern

di Michele Falorni
La classe quinta F del liceo scientifico Fermi di Cecina che ha visitato il Cern a Ginevra
La classe quinta F del liceo scientifico Fermi di Cecina che ha visitato il Cern a Ginevra

Cecina, dall'istituto Fermi all'esperienza nei laboratori di Ginevra per apprendere i segreti della fisica delle particelle

03 dicembre 2014
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CECINA. Novanta ragazzi del liceo Fermi hanno visitato nei giorni scorsi il Cern di Ginevra. Non una semplice gita, ma un’esperienza nei laboratori dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare che ha permesso agli studenti dello scientifico di approfondire gli argomenti relativi alla fisica delle particelle, loro materia di studio. Prima le quinte C ed E, poi le sezioni A ed F più un gruppo della B e della D. In due volte, insomma, la scuola ha scoperto un mondo, visitando uno dei centri di eccellenza mondiale al confine tra la Svizzera e la Francia.

Se l’idea è divenuta progetto il merito è delle professoresse Gianna Bracaloni, Maria Grazia Nenciati, Franca Berghi, Patrizia Pilegi, Fabiola Toncelli, Elena Bellagotti e Carla Bulichelli, che hanno partecipato a un corso di formazione del Cern per una settimana tornando in seguito a Cecina per raccontare tutto ai loro alunni. I quali hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, pagando le spese di viaggio e di pernottamento in quanto la visita al Cern è gratuita. Al momento in cui le porte dell’istituto si sono aperte, agli studenti si è spalancato un mondo.

Arrivati a Ginevra, i liceali hanno visitato la città. Il giorno successivo sono andati di buon mattino al centro per seguire due conferenze e visitare i rivelatori di particelle. A pranzo, si sono seduti alla mensa con i fisici e i loro colleghi, in attesa del pomeriggio. Quando sono stati divisi in gruppi per prendere parte a un masterclass, ossia all’analisi dei dati reali presi dagli esperimenti con i computer. Un’esperienza non comune. Bracaloni, insegnante di matematica e fisica, racconta che nei liceali alla curiosità si è aggiunto l’entusiasmo, senza considerare quanto gli studiosi del centro li hanno motivati a documentarsi e a chiedere.

A scavare la differenza, oltre all’ambiente, la qualità delle persone. Al rientro in Italia, mille commenti positivi sul viaggio, utile da più di un punto di vista, non solo scolastico. La professoressa conferma che al Fermi pensano già al 2015, quando con le prossime quinte la scuola potrebbe organizzare di nuovo la gita per il terzo anno consecutivo. L’interesse delle classi è andato oltre le aspettative, perché in Svizzera i partecipanti hanno vissuto una giornata diversa dalle altre. Scoprendo l’obiettivo del Cern: fornire ai ricercatori gli strumenti necessari per la ricerca in fisica delle alte energie.

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