Un luogo in cui si incontrano il “green” e il blu dell’acqua
Acquedotto del Fiora - AdF - Isola del Giglio, quasi 5 milioni di euro dal bando Pnrr “Isole verdi”
Il primo settembre 1938, 16 Comuni della Provincia Grossetana si costituiscono nel Consorzio del Fiora con il Decreto n. 11769 del Prefetto di Grosseto al fine di: «Attuare la costruzione, la manutenzione e l’esercizio dell’Acquedotto del Fiora, per l’approvvigionamento dei comprensori di bonifica inclusi nel territorio di detti comuni, nonché per l’approvvigionamento idrico di tutto il territorio rurale rimanente per il quale esiste la possibilità tecnica del servizio, per l’approvvigionamento altresì degli aggregati a carattere urbano». Con la successiva nascita dell’Ente per la colonizzazione della Maremma Tosco-Laziale (Ente Maremma), che ha, tra i suoi compiti, anche quello di rifornire di acqua potabile i territori del Comprensorio di riforma, nel 1951 vengono avviati i lavori per la realizzazione dell’Acquedotto del Fiora (AdF). A seguito del profondo processo di riorganizzazione del settore idrico avviato negli anni Novanta, AdF diventa, nel 1999, una Società per azioni e, tre anni più tardi, viene nominato Gestore unico del servizio idrico integrato (S.i.i.) nella Conferenza territoriale ottimale n.6 «Ombrone», occupandosi dell’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a uso civile, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. AdF diviene così il più vasto Ambito territoriale ottimale (Ato) della Regione Toscana trovandosi a gestire le reti (acquedotti e fognature) e gli impianti (potabilizzatori, depuratori, dissalatori) di 55 Comuni, tutti e 28 quelli della provincia di Grosseto e i 27 della provincia di Siena, che insieme compongono l’Ato n.6 «Ombrone». Nel 2004, recependo il quadro normativo introdotto dalla «Legge Galli» e la strada legislativa intrapresa dalla Comunità Europea, a seguito della gara indetta per la scelta del socio privato al quale affidare il 40% del capitale sociale, c’è l’avvio della gestione “mista” pubblico-privata: a fianco dei Comuni entra quindi in squadra Ombrone Spa.
È una storia di successi quella portata avanti dal Comune di Isola del Giglio in collaborazione con AdF, due realtà capaci di cogliere le opportunità del Pnrr con quasi 5 milioni di euro di investimenti che mettono la sostenibilità e l’acqua al centro del futuro dell’isola. Se il Pnrr avesse dei colori, all’Isola del Giglio sarebbero il verde e il blu: verde come il “green” e blu come l’acqua. Non solo quella cristallina del mare, ma anche quella potabile, perché grazie al dissalatore del Bonsere l’acqua arriva ai rubinetti di tutta l’isola: buona, sicura e senza la necessità di utilizzare bottiglie di plastica. Proprio grazie al dissalatore, il Giglio è ormai da decenni autonomo dal punto di vista idrico sia in inverno che in estate, quando la popolazione aumenta di oltre dodici volte rispetto ai mesi freddi. Un punto di riferimento nazionale che garantisce, con continuità, acqua potabile di qualità ai gigliesi e ai molti turisti che sbarcano sull’isola, attratti dal suo fascino e dalla sua bellezza. Ma anche una sicurezza importante che consegna al passato la memoria delle cosiddette “bettoline” per l’acqua potabile, con i gigliesi costretti ad attenderne ogni volta l’arrivo su una cisterna via nave.
I 5 milioni di euro del bando «Isole verdi» verranno investiti in opere infrastrutturali, di carattere strategico, che verranno realizzate da AdF con il finanziamento dall’Unione Europea grazie al Next Generation Eu. Tra gli interventi in programma spicca l’intervento di revamping sul dissalatore del Bonsere, che prevede l’installazione di tre nuovi moduli a osmosi inversa e di una nuova sezione di microfiltrazione, la razionalizzazione del sistema di filtrazione e in generale del layout dell’impianto, l’installazione di un impianto fotovoltaico con la potenza massima di 100 kW e, infine, l’adeguamento dell’impianto elettrico. Anche l’opera di presa sarà oggetto di interventi, soprattutto a carico dei quadri elettrici, ai quali si accompagnerà la manutenzione straordinaria dei serbatoi del Castello, che prevede anche il recupero di alcuni volumi di accumulo.
«L’Amministrazione - dichiara il sindaco Armando Schiaffino -, è impegnata a portare avanti con convinzione questo progetto, iniziato negli anni scorsi, per il bene della nostra isola». «Grazie al patto di fiducia e alla costante collaborazione con il Comune di Isola del Giglio - spiega il presidente di AdF, Roberto Renai -, sono stati definiti gli investimenti Pnrr che l’azienda metterà in campo per il futuro sempre più sostenibile dell’isola». «AdF guarda al futuro ed è impegnata in una costante ricerca di innovazione, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia insieme alle istituzioni e alla comunità - sottolinea l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari -. Con queste opere Pnrr realizziamo infrastrutture avanzate per la transizione ecologica, energetica e idrica del territorio. Coniugare capacità di visione e azione è il senso del nostro impegno industriale».
AdF investe molto anche sui progetti educativi. Negli ultimi anni, infatti, ha rafforzato l’offerta didattica e scelto di aprire sempre di più alle scuole del territorio le porte di sorgenti, impianti, sedi e laboratori di analisi, per diffondere la cultura della sostenibilità e far conoscere il complesso lavoro di gestione del servizio idrico integrato, tra acquedotto, fognature e depurazione. È di recente attuazione l’iniziativa che ha portato quattro classi dell’istituto nautico statale d’istruzione superiore R. Del Rosso - G. Da Verrazzano di Porto Santo Stefano alla scoperta dell’impianto di dissalazione del Giglio. Ad accompagnare i 46 ragazzi, insieme ai docenti, c’erano anche i responsabili e i tecnici di AdF, che hanno illustrato storia e funzionamento dell’impianto di dissalazione. Agli studenti sono stati consegnati, oltre ad una borraccia AdF, alcuni materiali informativi di supporto, sia sugli aspetti tecnici di funzionamento dell’impianto sia sull’attività dell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato, come la sintesi del bilancio di sostenibilità che AdF pubblica ogni anno. Una visita, quella degli studenti dell’istituto nautico di Porto Santo Stefano, con il quale la società ha costruito una proficua collaborazione, che si inserisce nei progetti educativi portati avanti da AdF e che ha rappresentato un’occasione unica di crescita e di formazione per gli studenti che hanno potuto toccare con mano e vedere in funzione quello che ogni giorno studiano in classe e che caratterizza il loro percorso di studi, altamente specializzato.
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Acquedotto del Fiora Spa
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