Maltempo
Podere 414, un’annata segnata dalle sfide climatiche
Vendemmia 2024, adattarsi a stagioni imprevedibili e condizioni estreme richiede un costante monitoraggio delle vigne
La vendemmia 2024 al Podere 414, si è conclusa dopo un lungo e complesso processo di raccolta che è iniziato il 1° settembre e si è chiuso intorno al 15 ottobre. Le condizioni climatiche anomale hanno messo a dura prova i viticoltori, ma il titolare Simone Castelli, con determinazione e una visione lucida del futuro, racconta come siano riusciti a portare in cantina uve di buona qualità, nonostante le difficoltà.
L’estate 2024 è stata caratterizzata da temperature eccezionalmente elevate e dalla mancanza di piogge, condizioni che hanno influenzato negativamente la maturazione delle uve. «Le piante sono rimaste in uno stato di resistenza per tutto il mese di agosto», spiega Castelli, evidenziando come il calore abbia bloccato il normale metabolismo delle viti. Solo nel mese di settembre, con l’arrivo delle piogge, le uve hanno ripreso il loro ciclo, ma le frequenti precipitazioni hanno ulteriormente ritardato la maturazione.
Nonostante queste condizioni, la raccolta al Podere 414 è riuscita a garantire uve di buona qualità, un risultato che Simone Castelli considera un successo, specialmente se si guarda alla situazione di altre zone vinicole toscane, come il nord della regione, colpito da forti grandinate. «Non esistono sempre annate a 5 stelle. Consideriamo questa un’annata discreta, e in un contesto di cambiamento climatico, riuscire a portare l’uva in cantina è già un grande risultato», sottolinea.
Seppur non perfetta, l’annata 2024 ha dato vita a vini che si preannunciano interessanti e accattivanti. Le temperature più fresche di settembre hanno contribuito a preservare la freschezza e i profumi delle uve, elemento che si riflette nei vini prodotti quest’anno. «Abbiamo ottenuto vini molto profumati, dovuto alle temperature basse registrate nel mese di settembre, e una struttura in linea con le annate più piovose, inoltre, il grado alcolico contenuto, intorno al 13-13,5%, rende i vini più commercialmente appetibili e adatti a un consumo più ampio e accessibile».
Tuttavia, la vera sfida è stata combinare la maturazione delle uve con il mantenimento di uno stato sanitario ottimale. Il team del Podere 414 ha dovuto monitorare attentamente i vigneti, bilanciando la necessità di lasciare i grappoli in pianta il più possibile senza comprometterne la qualità. Questo approccio ha permesso di evitare danni e ottenere un prodotto finale in linea con gli standard qualitativi dell’azienda.
Il cambiamento dei consumi condiziona le nostre scelte. Oggi si beve meno vino, ma di maggiore qualità, e il vino sta assumendo sempre più un ruolo culturale, rappresentando la bevanda sociale per eccellenza.
Podere 414, come molte altre realtà vinicole italiane, non considera il vino solo un prodotto commerciale, ma un vero e proprio simbolo della cultura del territorio. Il vino è parte integrante delle tradizioni locali e viene consumato in contesti sociali, come ristoranti ed enoteche, dove rappresenta un’occasione di convivialità e condivisione.
In questo contesto, Simone Castelli tiene a precisare che il vino, se consumato con moderazione e responsabilità, fa parte di uno stile di vita equilibrato. Riferendosi a recenti studi dell’OMS, Castelli afferma che, nonostante alcuni allarmismi, non esistono evidenze scientifiche definitive che dimostrino che il vino sia dannoso per la salute, sottolineando piuttosto il ruolo culturale e sociale che esso ricopre.
Guardando al futuro, l’azienda intende proseguire sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione, sempre con un occhio rivolto alla tradizione e al rispetto per la terra.
PRODUZIONE. I principali vitigni
Il Morellino di Scansano DOCG è il vino più rappresentativo dell’azienda, un rosso che racchiude l’essenza del Sangiovese, vitigno principe della Toscana, e riflette perfettamente le caratteristiche del territorio maremmano. Dal colore intenso e dal profumo ricco di frutti rossi, questo vino presenta un equilibrio perfetto tra freschezza e struttura, con tannini eleganti e un finale lungo e persistente.
Accanto al Morellino, l’azienda produce altri vini di grande pregio, tra cui il Griccio, un blend di Sangiovese e varietà internazionali come Syrah, Alicante e Petit Verdot. Questo mix di uve permette di unire la tradizione toscana con un tocco di modernità, creando vini complessi, armoniosi e capaci di sorprendere. Tra i prodotti più noti dell’azienda vi è anche il Badilante, un altro rosso che esprime l’anima innovativa di Podere 414.
L’AZIENDA. Tradizione e innovazione
Situata nella suggestiva regione della Maremma, Podere 414 è una rinomata azienda vinicola immersa nel territorio del Morellino di Scansano DOCG, una delle zone più vocate per la produzione di vini di alta qualità in Italia. La storia di questa cantina, fondata da Simone Castelli, è profondamente intrecciata con il passato agricolo della Maremma e con la storia di una famiglia che ha saputo trasformare un terreno inospitale in un luogo capace di produrre vini d’eccellenza. Il nome “Podere 414” ha radici storiche che risalgono agli anni ‘60, quando l’Ente di Riforma Fondiaria suddivise i latifondi maremmani in poderi da assegnare alle famiglie di coloni. Il podere assegnato alla famiglia Castelli porta proprio il numero 414, simbolo di un territorio che, nonostante le difficoltà, ha saputo mantenere viva una tradizione agricola radicata. Le famiglie assegnatarie ereditarono un paesaggio ancora selvaggio, difficile da addomesticare, e per molti anni la terra fu utilizzata principalmente per un’agricoltura di sussistenza.
È solo alla fine degli anni ’90 che Simone Castelli, ispirato da una passeggiata nelle campagne maremmane insieme al padre Maurizio e al nonno Giuseppe, inizia a sognare di trasformare questo angolo di Maremma in un luogo capace di produrre grandi vini. Una laurea in Agraria e un profondo rispetto per la terra e le sue tradizioni hanno permesso a Castelli di raccogliere la sfida: nasce così Podere 414, un’azienda che unisce tradizione e innovazione.