L’indagine
Il nuovo comandante dei vigili di Livorno e la sua filosofia: «Meno vigili in ufficio e più in strada»
Joselito Orlando, 53 anni, si insedierà il 30 settembre. Le sue prime parole al Tirreno: «Sono contento di arrivare in questa città».
LIVORNO. Un agente locale che ha girato l’Italia, ricoprendo incarichi di responsabilità da nord a sud. Senza paura di esporsi, dicendo le cose chiaramente e mettendo in atto, sul campo, le sue idee di polizia municipale. Come a Città di Castello, in Umbria, quando fu scelto come comandante temporaneo e poi arrivò secondo nel concorso pubblico per il tempo indeterminato: «Serve un maggior numero di operatori per svolgere i servizi esterni e organizzare servizi sul territorio mirati, sia come pattuglie in forma dinamica, che come posti di controllo statici per verificare i veicoli che circolano sul territorio», la sua ricetta. In pratica «meno vigili in ufficio e più in strada».
La nomina Livorno, dal 30 settembre, accoglierà Joselito Orlando, il nuovo comandante della polizia municipale. Ha 53 anni, è nato e cresciuto a Roma (dove si è laureato in giurisprudenza alla Sapienza), ma come agente ha girato lo Stivale: «Sono contentissimo di venire a Livorno», le sue parole, mentre per entrare più nel dettaglio sulle sue idee preferisce «aspettare la firma del contratto», che avverrà fra nove giorni. Il dirigente pubblico, che è ancora (per poco) il responsabile del servizio di coordinamento strategico operativo della polizia municipale di Napoli, ha approfittato del bando del Comune di Livorno, il quale ha deciso di scegliere il nuovo comandante dei vigili avvalendosi delle graduatorie di altri enti. Così, visto che era arrivato secondo alla selezione a tempo indeterminato di Città di Castello (dove prima era stato comandante su nomina del sindaco ndr) ha chiesto alla stessa amministrazione di mettere a disposizione la graduatoria per Livorno e il dirigente delle risorse umane, Massimiliano Lami, due giorni fa lo ha “chiamato” con una determina. Ma come si è arrivati alla nomina di Orlando? L’amministrazione doveva scegliere, come da regolamento, da quale altra graduatoria attingere, visto che ha deciso di non procedere a un concorso, di non avvalersi dei funzionari interni e di non procedere alla cosiddetta “chiamata dirigenziale” a tempo determinato, come avvenuto quattro anni fa con Annalisa Maritan. Non c’era solo l’ente umbro in lizza, e quindi Orlando, ma anche altri.
Fra loro proprio Maritan, comandante (nominata dal sindaco, dopo una selezione, come dirigente temporanea) fino a quest’estate, che sarebbe stata la prima a essere chiamata se fosse stato scelto Forte dei Marmi come territorio da cui reclutare il nuovo responsabile del corpo. È stata però individuata Città di Castello, seguendo il criterio della “lista” più vecchia fra quelle messe a disposizione (risale al 3 ottobre 2022) e il primo (e unico, dato che accetterà) a essere chiamato è e sarà Joselito Orlando. Comandante carismatico Diversi agenti della polizia municipale labronica, in questi giorni, hanno chiamato Napoli (o altri comandi) per chiedere informazioni su di lui. Orlando emerge come un comandante carismatico, che in passato non ha avuto paura di scontrarsi nemmeno con i sindaci per portare avanti le proprie idee. Nel capoluogo campano si è confrontato, anche duramente, con l’attuale comandante, lamentando di essere stato demansionato. Come responsabile dell’area Vomero-Arenella, proprio per portare avanti la sua linea sul maggior numero di agenti in strada, ha rimosso otto vigili dal controllo del garage sostituendoli con le telecamere, guadagnando risorse per controlli sul campo. Nel 2012, oltre dieci anni fa, aveva invece vinto il concorso pubblico per diventare il comandante della municipale di Cameri (Novara), ma dopo i sei mesi di prova è stato “bocciato”: non ha comunque perso il lavoro, tornando dov’era prima: a Casalpusterlengo. Il suo passato parla di una persona con le idee chiare, che verrà qui per proporle: sarà un comandante carismatico, del quale probabilmente ci ricorderemo anche negli anni a venire. Il curriculum Napoli, per lui, ha rappresentato l’ultimo di una lunga serie di incarichi. È entrato nella polizia locale come agente a Roma, sua città natale, nel 1999. Nel 2009 è stato vice comandante ufficiale ad Arluno (in provincia di Milano), nel 2010 ufficiale a Tivoli (Roma), poi nel 2012 comandante a Cameri (Novara) per poi trasferirsi appunto a Casalpusterlengo (nel Lodigiano), come vicecomandante.
Una funzione che mantenuto anche a Casoria (Napoli), nel 2014, mentre il primo vero incarico al comando dei vigili è stato nel 2017 a Casale Monferrato, nella provincia piemontese di Alessandria. Nel 2019 lo stesso incarico a Città di Castello, in Umbria, dove poi è arrivato secondo nel concorso per ottenere il tempo indeterminato, poi è salito ai vertici della polizia provinciale di Perugia e, a Napoli, termina ora l’ultimo incarico dirigenziale per trasferirsi a Livorno.