Il Tirreno

Il ritorno degli anni Duemila. Anche dei Novanta. E non solo. Gli uomini sono avvertiti: pullover sulle spalle, camicia bianca e pantalone con la piega. Così il figurone all’aperitivo in spiaggia è garantito.

Il jeans resta un ottimo piano B, «ma assolutamente senza buchi». Tuta? «Meglio di no». Riaprono gli ombrelloni e inizia la caccia alla tendenza estiva. Dal dopocena alla vita in spiaggia. Il bikini in stile uncinetto – “esploso” a cavallo delle ultime due stagioni estive – è ancora alla moda. Ma è tornato attualissimo anche il modello coi laccetti. Proprio lui, già protagonista all’inizio del nuovo millennio. Stop a capi appariscenti e paillettes. Sarà l’estate della sobrietà, ma con fantasia. Così parlò l’alta moda.

“Old money”

La data è il 21 giugno. L’inizio ufficiale dell’estate. Ma la speranza è quella di assaggiare il mare con qualche giorno di anticipo, meteo permettendo. Di sicuro, nei prossimi tre mesi gli italiani di ogni età torneranno ad affollare le battigie. E poi aperitivi in riva al mare, feste sulla sabbia per i più giovani e maratone di tintarella per chi punta alla super abbronzatura. In una parola, che suona dolce e accende il buonumore: ferie. Relax, ma anche cene e ritrovi con amici. Occasioni da affrontare con il giusto stile. «Dopo gli anni degli eccessi, tra piume e carnevalate varie, sarà l’estate dell’Old Money». A parlare è Guillermo Mariotto, stilista che ha lavorato per Gattinoni noto anche per le numerose apparizioni televisive. «La traduzione in italiano è “vecchi soldi” – spiega – e indica chi è benestante da generazioni, chi ha frequentato un’università di prestigio, gioca a tennis e a golf. Borghesi sì, ma non milionari. Detto alla romana, i pariolini». Ecco quindi che tornano di moda «le camicie semplici di Ralph Lauren – prosegue Mariotto –, ma anche le t-shirt e le felpe in cachemire. Un po’ altolocati, un po’ presuntuosi». E allora il primo consiglio è quello di riaprire «gli scatoloni dei vecchi vestiti di famiglia, anni Novanta, Ottanta e primi Duemila. La parola d’ordine è riutilizzare, che vale anche per i jeans, ma attenzione: non quelli con buchi e strappi», avverte lo stilista che proprio sul riutilizzo dei capi d’abbigliamento ha dato vita a un progetto con gli studenti dell’istituto di moda Modartech, in provincia di Pisa.

In spiaggia

Per gli uomini amanti della scena anni Novanta tornano i costumi in stile old school. Il pantaloncino vintage “millerighe” è l’espressione massima del ritorno al passato. Pollice alzato anche per quelli d’ispirazione militare, così come quelli a tinte unite. Colori soft. D’altronde – come detto – sarà l’estate della sobrietà. Ma con un’eccezione: fiori, animali marini, frutta e volatili multicolor sono ancora – è proprio il caso di dirlo – sulla cresta dell’onda. Lo slippino, invece, può restare nel cassetto. E se guarda indietro la moda uomo, lo stesso fa quella rivolta alle donne. Ecco il riscatto del classico costume intero nero. Rivisitato, però, in chiave sensuale e decisamente glamour. Si fa spazio anche il ferretto: il bikini composto da reggiseno con ferretto più slip, di qualsiasi forma. Per chi vuole “distinguersi” c’è il costume in lurex, capace di regalare una luminosità senza paragoni, presente nella stragrande maggioranza delle collezioni estive 2023. E poi il jolly: il bikini a vita alta, iper femminile e adatto a ogni fisico grazie al suo effetto modellante.

Cosa dicono i “big”

I simboli degli anni Duemila ispirano Patrizia Pepe. «La stagione ruota intorno alle macro tendenze “Back to the Roots” ed “Extraverse” – spiega l’azienda – evocando lo stile di icone glamour come Britney Spears e Jennifer Lopez per riaffermare lo spirito sensuale e irriverente. Tornare alle radici significa rendere omaggio ai capi più rappresentativi degli anni Duemila, rivisitando i tagli sensuali, i preziosi ricami a mano e i tessuti naturali». Come il lino, «protagonista in versione lavata per le overshirt, i top lingerie e i pantaloni con le tasche applicate. Mixato con la viscosa sui capi più fluidi», spiega il noto brand. Che per i costumi e l’abbigliamento mare da donna punta su «lycra lucida, stampata e tinta unita, lavorazioni crochet con mix di punti in filati riciclati, e tessuti di tulle stampato per i top, gli abiti drappeggiati e i pantaloni flare anni Settanta».

E quando il sole non c’è?

Mare, ma non solo. Il clima sempre più imprevedibile ci ha insegnato che anche d’estate le giornate di pioggia possono irrompere sulla scena. Ermanno Scervino, quindi, presenta «trench e parka – spiega la firma dell’alta moda – rivisitandoli però in una chiave attuale, avvicinandosi così ad un target di riferimento sempre più giovane e fresco. «Capispalla dove forme, strutture e materiali sono solo alcuni dei punti focali – dichiarano da Scervino – che caratterizzano questi indumenti capaci di catalizzare l’attenzione».

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