Carnevale di Viareggio, finalmente la festa può cominciare. Un'edizione dedicata alla pace
Allerta meteo superata, alle 15 il via a carri e maschere. Poi il gran finale con lo spettacolo dei fuochi d’artificio
VIAREGGIO. Ed eccoci qui. Abbiamo dovuto aspettare un giorno in più, ma ne è valsa davvero la pena. Lo spirito del Carnevale è tornato a Viareggio, tra bandiere e festoni che svolazzano dai terrazzi, i carristi che hanno effettuato gli ultimi ritocchi ai mascheroni in cartapesta e le pasticcerie che sfornano i cenci e le frittelle di riso. Sì, è il giorno del gran debutto: oggi, domenica 9 febbraio, alle 15 saremo tutti sui viali a mare, pronti per i colpi di cannone che daranno il via al primo, bramatissimo corso mascherato. E rimarremo lì anche tre ore dopo, quando tutto sarà finito, per ammirare i fuochi d’artificio che coloreranno il cielo sopra la città.
Scelta saggia
“Vinca il buonsenso” era l’auspicio nel 1991 di Giovanni e Stefano Strambi con il loro carro di seconda categoria. E di buonsenso bisogna parlare oggi in relazione alla scelta della Fondazione Carnevale di rinviare a oggi la sfilata inaugurale, una decisione presa nel tardo pomeriggio di venerdì dopo una riunione tecnica in Cittadella con i volontari della squadra corsi e con i carristi. Certo, dispiace per i turisti che hanno prenotato negli alberghi e già pregustavano di vedere le costruzioni rincorrersi giocosamente sui viali a mare. Ma chi si sarebbe preso la responsabilità di farli sfilare con tanto di allerta meteo gialla diramata dalla Protezione civile, con la chiusura obbligata delle pinete che – nei giorni di enorme afflusso di spettatori – vengono eccezionalmente aperte al traffico delle auto per offrire ancor più parcheggi?
L’attesa del piacere
Quello che da anni è lo slogan d’una nota bevanda alcolica sarebbe, in realtà, un aforisma del drammaturgo tedesco Gotthold Lessing: l’attesa del piacere è essa stessa il piacere. E sì, non c’è niente di più godibile che vivere la sfilata dei carri in mezzo alla folla in Passeggiata. Quantomeno, il rinvio del corso mascherato – a proposito: era già successo nel 1946 di posticipare d’un solo giorno la sfilata inaugurale, ma la pioggia costrinse a un altro rinvio e si dovette procedere direttamente all’indomani con il corso mascherato di Martedì Grasso – ha fatto sì che i viareggini si godessero ancor di più la prima notte del Rione Storico tra piazza San Francesco e piazza Santa Maria oppure la “Notte dei giganti” in Cittadella, con i carri che hanno provato movimenti e giochi di luce. Carnevale nettare di pace L’edizione che prende il via oggi con qualche ora di ritardo sull’iniziale tabella di marcia invita i grandi del mondo a deporre le armi: la Fondazione ha già lanciato prima di Natale la nuova linea di gadget, con Burlamacco sorridente che allarga le braccia e il vessillo arcobaleno della pace sullo sfondo. Un messaggio ribadito anche ieri durante la cerimonia d’apertura dal sindaco Giorgio Del Ghingaro e dal presidente della Regione Eugenio Giani, che ha ricordato gli “scenari di guerra” dal Medio Oriente all’Ucraina fino al Congo. Naturalmente, l’idea che i conflitti cessino come avveniva nell’antica Grecia in occasione dei Giochi olimpici è pura utopia. Epperò era doveroso mandare anche un minimo segnale di distensione.
Tutti in pista
Dimentichiamoci, guardando le carte meteorologiche, il sole di qualche giorno fa. Però, che faccia tempo bello o brutto, a Viareggio ci divertiamo comunque: conta “quel nostro sentimento” che, citando Ernico Casani, “non si può comprar”. E così sono pronti a sfilare i nove carri di prima categoria, i quattro di seconda, le otto mascherate di gruppo e le otto maschere isolate, oltre alle sei pedane aggregative fuori concorso più quella di m2o, per il terzo anno di fila radio ufficiale del Carnevale. Tra i media arrivati per il primo corso una tv olandese, Rai e Mediaset con servizi e collegamenti in diretta durante i notiziari e La7 che racconterà la sfilata in un reportage per la trasmissione che fa “L’aria” di nome e “che tira” di cognome. È Viareggio una follia quando viene Carneval!.