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Viareggio, al via i primi interventi per ridare vita all’Eden: tempi e fasi del progetto

di Gabriele Buffoni
Il teatro Eden in Passeggiata a Viareggio (Foto Paglianti)
Il teatro Eden in Passeggiata a Viareggio (Foto Paglianti)

L’obiettivo è riaprirlo in tempi brevi, pur a capienza ridotta: dopodiché partiranno i lavori di ristrutturazione più ingenti

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VIAREGGIO. C’è fermento intorno al teatro Eden. Dopo averlo annoverato nuovamente (con atto notarile dello scorso 24 luglio) nel patrimonio del Comune di Viareggio, l’obiettivo dichiarato dall’amministrazione era quello di restituire l’immobile alla comunità dopo gli opportuni lavori di ristrutturazione. Ma la prospettiva di tenere chiuso lo storico teatro in Passeggiata per un periodo tanto lungo quanto quello richiesto dai lavori – ingenti, soprattutto per l’area retropalco che è completamente da ripristinare – non è piaciuta nelle sale del municipio. E così il Comune ha deciso di percorrere una nuova strada, ovvero quella di procedere su due binari paralleli: da un lato fare il possibile per riaprire quanto prima il teatro e renderlo nuovamente fruibile al pubblico (anche alla luce dell’assenza di un vero e proprio teatro di grandi dimensioni in città), dall’altro portare avanti, in contemporanea, la progettazione di quelle opere di ristrutturazione più ingenti che, inevitabilmente, dovranno coinvolgere anche la Soprintendenza ai Beni culturali.

Il via al progetto

Quello che sembra ormai prossimo a partire è quindi il cantiere che riguarda la prima fase di questo progetto per dare nuova vita al teatro Eden. Una serie di interventi per così dire minori – il costo stimato, alla fine, è di circa 245mila euro (con uno stanziamento complessivo di 340mila euro già previsto dal Comune) – ma essenziali per garantire nuovamente l’accesso al pubblico in platea e l’agibilità per spettacoli e eventi cittadini di proporzioni contenute. Nei giorni scorsi il dirigente del settore opere pubbliche ha così affidato il servizio di redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e di quello esecutivo (oltre che l’incarico di direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza) allo studio tecnico viareggino degli ingegneri Grossi e Polvani: un appalto da oltre 66mila euro (complessivamente, Iva e contributi compresi, la spesa per il Comune sarà di oltre 84mila euro) che però permetterà in tempi brevi al Comune di avviare il bando di gara per assegnare i lavori e dare il via al cantiere vero e proprio. L’attesa sembrerebbe ridotta ai minimi termini: secondo indiscrezioni, sarebbe questione di giorni. Con l’obiettivo – per adesso soltanto sussurrato, forse pure per un riflesso dettato dalla scaramanzia – di riaprire le porte del teatro prima del periodo di Carnevale.

La prima fase

Questa prima fase dei lavori sarà appunto mirata a completare una serie di interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza del teatro, in particolare nella sua parte anteriore, così da poterlo rendere agibile per il pubblico spettacolo. Questi interventi riguarderanno soprattutto la messa in efficienza degli impianti e la predisposizione delle opportune vie di fuga dell’edificio. Dovrà inoltre essere compresa anche la sistemazione di una guaina nella copertura dell’edificio che impedisca le infiltrazioni in caso di forti piogge all’interno della struttura. Infine sarà installato un palco provvisorio – in attesa della ristrutturazione vera e propria – che ridurrà la capienza della platea (dai circa 800 posti in totale, il numero massimo di spettatori sarà probabilmente ridotto di qualche centinaio di unità) ma permetterà lo svolgimento anche di spettacoli.

La seconda fase

Nel frattempo, il piano del Comune è quello di provvedere alla progettazione del restauro. Una serie di interventi più massicci e che inevitabilmente comporteranno tempi più lunghi, maggiore burocrazia e costi molto più alti di quelli per i lavori di manutenzione e messa in sicurezza (comunque propedeutici anche al restauro definitivo).

Per questa “fase due” del piano di ripristino del teatro Eden – che riguarderà nello specifico la parte più lesionata dell’edificio, ovvero la zona retropalco che attualmente è del tutto inagibile – non sono stati ancora affidati incarichi ma l’idea di fondo è di procedere in contemporanea alla realizzazione dei lavori del primo stralcio così da accorciare quanto più possibile i tempi.

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