Rapina a Viareggio, il racconto choc della testimone: «Ho gridato per salvare quella donna»
Scaraventata a terra e scippata lungo il marciapiede di via Vespucci all’altezza della pineta di Ponente
VIAREGGIO. È stata ricoverata nel reparto di Traumatologia dell’ospedale Versilia la donna di 89 anni che mercoledì pomeriggio, 26 giugno, intorno alle 17,30, è stata scippata e scaraventata a terra lungo il marciapiede di via Vespucci, all’altezza dell’ingresso della pineta di Ponente.
Cos’è successo
La signora ha riportato la frattura di un femore e del bacino ed è stata prontamente soccorsa dall’ambulanza inviata dalla centrale operativa 118. A testimoniare cosa è accaduto è Marzia Biancalana, volontaria Auser che insieme ad altri tiene aperto il chiosco di abiti usati della associazione di volontariato, proprio all’inizio di viale Capponi, lato via Vespucci. «La signora mi è passata davanti, lungo il marciapiede. Camminava molto lentamente, in compagnia di un’altra donna, un po’ più giovane. Quando ha imboccato il marciapiede dopo l’ingresso della pineta andava ancora più lentamente, facendo tanta attenzione alle tante buche. Spuntando dalla pineta, un uomo, secondo me giovane per l’agilità mostrata, le è letteralmente saltato addosso da dietro, aggrappandosi alla collana che la signora portava al collo».
Istintivamente, prosegue il racconto, «la donna ha portato le mani a difendere la collana, e allora l’uomo, che aveva capelli chiari, lunghi sul collo, molto magro e molto agile, ha tentato di portarle via la borsa. Nel portarsi le mani al collo, la signora ha perso il bastone che aveva con sé. Alla fine dello “scontro” è andata a sbattere contro il muretto di recinzione e poi è piombata a terra».
La fuga dell’uomo
L’uomo «con uno scatto da atleta» si è allontanato e c’è chi lo ha visto salire su uno scooter elettrico, di quelli che viaggiano senza targa, in sella al quale lo attendeva una ragazza con i capelli lunghi e molto bella, così i testimoni.
«Ho gridato più che potevo chiamando aiuto, ero sconvolta», racconta ancora la volontaria Auser. «E mi sono anche avvicinata alla signora, ma ho capito subito che le ferite erano gravi e che non andava toccata. Polizia di Stato e soccorsi sono arrivati subito, perché li abbiamo chiamati davvero in tanti, sconvolti per quello che era accaduto in pieno pomeriggio, con la pineta affollata di persone». Pineta che ha una richiesta a gran voce: personale delle forze di polizia che si muova agile e non visto nel parco pubblico della città, regno dello spaccio.