Il Tirreno

Versilia

Sos sicurezza

Viareggio, 14enne aggredito coi caschi in Passeggiata: individuati i primi responsabili

di Donatella Francesconi
Viareggio, 14enne aggredito coi caschi in Passeggiata: individuati i primi responsabili

Perquisizioni della polizia sia al Varignano che a Torre del Lago. Una madre: «Io ho paura per i miei bambini in una Viareggio così pericolosa»

21 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. Sono le 7 del mattino, la città si sta svegliando, e al quartiere Varignano si presentano polizia e carabinieri con numerosi mezzi. L’auto “civetta” del commissariato di Viareggio fa da apripista alla Volante: entrambe raggiungono una abitazione, i poliziotti in borghese varcano il cancello con alcune carte in mano e ne escono poco dopo. La Volante, invece, rimane, parcheggiata all’esterno a lungo. Notifica di atti e perquisizione, si apprenderà intorno all’ora di pranzo. La polizia di Stato, infatti, ha individuato i giovani che si sarebbero resi responsabili dell’aggressione di domenica scorsa in via Modena, nei pressi dello stabilimento balneare Balena. Un 14enne se l’è vista brutta: atterrato e colpito con i caschi da altri quattro giovani. Non c’è scappato il morto solo perché è arrivata un’auto della Capitaneria di porto e la presenza delle divise ha messo in fuga il gruppo di aggressori.

Mentre i poliziotti perquisiscono l’abitazione di uno dei presunti responsabili dell’aggressione, i colleghi provvedono alla notifica e alle perquisizioni su Torre del Lago, mentre i carabinieri iniziano i posti di blocco in più punti del quartiere che inizia ad animarsi e si accorge di cosa sta accadendo.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucca (sostituto Procuratore Paola Rizzo), avrebbero ricostruito il filo che unisce l’aggressione al 14enne di Lammari (Piana di Lucca) ad alcuni video circolati in Rete negli ultimi mesi. E su questo gli inquirenti stanno lavorando mettendo a confronto video, immagini delle telecamere, testimonianze. Una attività che ha dato i primi risultati ieri, con le perquisizioni di ieri e il sequestro di un’arma da taglio.

Il gruppo che ha agito nelle ultime settimane sarebbe composto da meno di una decina di giovani e giovanissimi, non tutti del Varignano alcuni maggiorenni e altri minorenni. Qualcuno abiterebbe a Torre del Lago e altri in comuni della Versilia diversi da Viareggio. Al momento non è ancora noto il numero degli indagati per l’aggressione al 14enne, il cui padre ha raccontato al Tirreno: «All’inizio il gruppetto era di sei, sette ragazzi. Più o meno coetanei, forse qualcuno più grandicello. Sono stati avvicinati e subito provocati e offesi. Uno degli amici di mio figlio ha reagito, ma solo verbalmente, e da quel momento, in pochi secondi, il gruppo si è trasformato in un branco di oltre venti persone».

Ancora sul fronte indagini, gli inquirenti sono al lavoro anche sull’aggressione subita da tre ragazzini pisani che avevano scelto di passare una giornata al mare in Darsena. I fatti sono avvenuti poco prima dell’episodio di via Modena.

«Io ho paura per i miei bambini in una Viareggio così pericolosa», sono le parole consegnate ieri al Tirreno dalla madre di due figli, uno dei quali appena adolescente.

Ed è anche per dare una risposta a questa paura, in una città come Viareggio che altri sentimenti dovrebbe suscitare, che gli inquirenti vogliono stringere quanto prima il cerchio intorno ai responsabili degli ultimi episodi di violenza, commessi da ragazzi contro ragazzi. Senza alcuna percezione della differenza tra essere vivi un attimo prima e d essere morti un attimo dopo per un colpo di casco.


 

Primo piano
Paura in mare

Elba, giovane si ribalta con il catamarano: «Onde alte quasi due metri, ecco come siamo riusciti a salvarlo»

di Stefano Bramanti
Sportello legale