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L’intervento

Viareggio, tre ventenni salvati in mare. I bagnini: «La loro fortuna è che eravamo in spiaggia»

di Roy Lepore e Donatella Francesconi
Viareggio, tre ventenni salvati in mare. I bagnini: «La loro fortuna è che eravamo in spiaggia»

Guido Vannucchi, bagnino dello stabilimento balneare Italia, si è buttato in acqua a nuoto per raggiungere i tre ragazzi in difficoltà

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VIAREGGIO. Tre studenti, arrivati da fuori Viareggio, hanno voluto festeggiare – come tanti altri coetanei che si sono riversati sulle spiagge viareggine – la fine dell'anno scolastico. I tre ragazzi, tutti sui 20 anni, una volta che hanno deciso di fare il bagno nelle acque antistanti la Passeggiata si sono trovati in difficoltà. Essendo finiti in un canalone. Guido Vannucchi, bagnino dello stabilimento balneare Italia, si è buttato in acqua a nuoto per raggiungere i tre ragazzi in difficoltà. Con un patino lo hanno seguito Mirko Ricci, esperto bagnino del Danilo, e il giovane Dimas del Tre Stelle. «Siamo riusciti a raggiungerli in tempo prima che potessero bere acqua», racconta Ricci: «Ma la loro fortuna è che eravamo in spiaggia, anche se la sorveglianza non è ancora obbligatoria, tranne che nel fine settimana. Fino a sabato 15, quando inizierà ufficialmente la stagione estiva. Questa è una ulteriore dimostrazione che occorre che la spiaggia sia sorvegliata, perché – come si può notare – i pericoli sono sempre in agguato. Ai tre ragazzi è andata bene, non hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale Versilia, ma se non ci fosse stato nessun bagnino in spiaggia non so come sarebbe potuta finire».

Anche nella zona di piazza Mazzini, confermano altri bagnini, diversi studenti arrivati ieri da Firenze, Prato e Pistoia, nonostante il mare mosso con bandiere rosse e gialle, hanno fatto il bagno in mare. Anche qui la sorveglianza era stata assicurata, anche se non obbligatoria, da parte dei titolare dei vari stabilimenti balneari che hanno potuto così monitorare la situazione.

Tutto lo scorso fine settimana, nonostante il tempo non bellissimo, ha visto persone in acqua, soprattutto giovanissimi e bambini. Così che sono stati parecchi gli interventi di salvataggio, con i bagnini che si sono sgolati a fischiare per tenere le persone lontane dalle buche, non solo a Viareggio ma lungo tutta la spiaggia della Versilia.

La Lega bagnini Versilia-Cavalieri del mare ricorda a tutti i colleghi «l’importanza di compilare le schede salvataggio da inviare in Capitaneria per ogni intervento fatto».

Solo lasciando traccia di tutte le volte che i bagnini si buttano al salvataggio anche e soprattutto durante la settimana, quando per un lungo periodo pre-stagione, la sorveglianza non è prevista, la categoria può dare forza alla propria battaglia per un allungamento del periodo di sorveglianza obbligatoria. Che non significa solo qualche euro in più per i bagnini. Ma soprattutto la garanzia di quella sicurezza che il turista in spiaggia cerca e che, se garantita, è un valore aggiunto per tutta la nostra costa. Anche considerando che in Veneto e Lazio, per esempio, la sorveglianza in spiaggia inizia dal primo maggio. E che per ampi tratti il mare della Versilia presenta correnti forti e buche molto pericolose.

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