Calcio: curve Inter e Milan divise tra 'ndrangheta e violenza, pressioni e amici vip
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Milano, 30 set. (Adnkronos) - I legami con la 'ndrangheta da un lato, episodi di violenza e pestaggi dall'altro. Pressioni sulla società Inter e nomi di vip e del mondo della musica - come quello di Fedez - che compaiono come amici della curva milanista. E' un intreccio di tifo, denaro e cognomi noti quello che si ritrova nell'ordinanza, di oltre 530 pagine, firmate dal gip di Milano Domenico Santoro che ha azzerato i direttivi delle curve Nord e Sud. In particolare, al direttivo nerazzurro vengono contestati i reati di associazione a delinquere aggravata dalle finalità di agevolare la cosca mafiosa Bellocco, rappresentata con un ruolo attivo all’interno del gruppo ultrà da Antonio Bellocco, rimasto vittima di omicidio lo scorso 4 settembre. Un delitto che ha "sorpreso" gli stessi investigatori che stavano indagano sulle frizioni per la spartizione dei profitti illeciti all'interno del Meazza. Il ruolo di promotore dell’associazione è stato contestato, oltre che alla stessa vittima, ad Andrea Beretta (in carcere per l'omicidio di Bellocco), Marco Ferdico e il reggente della Nord Renato Bosetti che si sarebbero spartiti la 'piazza' dopo l'omicidio di Vittorio Boiocchi. A carico degli indagati, vengono ipotizzati, oltre ai reati di rissa, lesioni personali, percosse e resistenza, anche episodi estorsivi connessi alla vendita dei biglietti ad altri gruppi ultrà organizzati, all’esecuzione di servizi di catering in realtà mai effettuati e strumentali al pagamento di fatture per operazioni inesistenti e quello di intestazione fittizia di beni. Un ulteriore canale di finanziamento illecito individuato dalle indagini è rappresentato da una somma estorsiva mensile pari a 4.000 euro, versata dal gestore dei parcheggi dello stadio, a sua volta indagato e destinatario di misura cautelare per i reati di falso e concorso nell’accesso abusivo ai sistemi informatici, si legge nella nota della procura. "Un ruolo determinate è stato di un dipendente della società di gestione dei parcheggi, trait d’union con i vertici dell’associazione criminale e, pertanto, indagato per il reato di concorso esterno nel sodalizio". Una seconda ipotesi di reato associativo semplice viene contestato ai vertici del tifo organizzato milanista, noto come Curva Sud, al cui apice si colloca Luca Lucci, arrestato, "con il ruolo di promotore e organizzatore". Anche su questa sponda sportiva vengono contestati, numerosi episodi di violenza organizzata, "commessi non solo in occasione di manifestazioni sportive, ma anche su commissione e per finalità ritorsive, ipotesi estorsive ai danni di una cooperativa addetta ai servizi di vendita e facchinaggio all’interno dello stadio, costretta a versare somme di denaro accantonate attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti". Le indagini hanno evidenziato che i vertici delle due tifoserie hanno siglato un vero e proprio "patto di non belligeranza", evidentemente teso a massimizzare i profitti illeciti, così come emerso in occasione di un ulteriore ipotesi estorsiva finalizzata ad ottenere la vendita mediata e calmierata delle bibite all’interno dello stadio, che viene contestata in concorso ad alcuni appartenenti al tifo organizzato delle due curve".