Il Tirreno

Toscana

Violenza sulle donne

Martina ferita a coltellate dall’ex fidanzato a Oslo, il padre: «Operata due volte, rischia la vita». Il racconto della brutale aggressione


	La polizia a Oslo e Martina Voce
La polizia a Oslo e Martina Voce

La giovane fiorentina è stata aggredita nel negozio in cui lavorava. La testimonianza del papà, Carlo Voce: «Salvata da tre colleghi, quel ragazzo non aveva dato segni di squilibrio»

2 MINUTI DI LETTURA





OSLO. «Mia figlia è ancora a rischio vita, però molto minimo per fortuna siamo in un ospedale molto molto ben attrezzato: è il migliore della Norvegia. L'hanno già operata due volte, è sotto controllo, ci sono due dottori che la visitano. Ci sono sempre tre infermiere nella sua stanza. È in terapia intensiva, è intubata, dovrà affrontare molte altre operazioni ma si sta sperando che ce la faccia». Lo ha detto Carlo Voce, padre di Martina, la ragazza fiorentina di 21 anni aggredita e accoltellata dall’ex fidanzato a Oslo, in Norvegia intervista a SkyTg24.

Salvata da tre ragazzi

«Mia figlia lavora in una specie di Eataly di due italiani molto bravi, qui a Oslo. Lei lavorava e lui l'ha trovata, è entrato all'improvviso come un pazzo, le è saltato addosso e ha iniziato ad accoltellarla. Per fortuna sono intervenuti tre colleghi, tre ragazzi giovani, due ragazzi e una ragazza, che sono riusciti a fermare colpendo l'aggressore con un coltello, perché altrimenti non si sarebbe fermato», ha aggiunto il padre di Martina. «Quindi c'è un ragazzo ferito con 50-60 punti alle braccia, un ragazzo con una spalla rotta, mia figlia con tutte queste coltellate: ne ha una sul viso, vicino all'occhio, ne ha tre dietro la testa, ne ha una dietro l'orecchio gravissima. Fortunatamente l'ospedale era vicino e in 5 minuti era arrivata - continua Carlo Voce -. Ha anche ferite allo sterno e alla schiena e un polso rotto e le braccia massacrate. Ma posso dire che è stata molto fortunata che l'ospedale era vicino e ci sono stati questi tre santi ragazzi che l'hanno salvata».

«Non aveva dato segni di squilibrio»

«No. L'ex fidanzato di mia figlia non aveva dato segni di squilibrio. Sono stati fidanzati per due anni, e hanno convissuto per un anno e mezzo a Oslo. Ragazzo tranquillissimo. È venuto in vacanza con noi tante volte, l'ho portato da tante parti, è venuto in Italia», ha aggiunto ancora il padre di Martina. «Si erano lasciati a settembre, io lo avevo rivisto a novembre, e lui non aveva accettato questa cosa - ha aggiunto Carlo Voce -. C'è stata una causa scatenante: mia figlia ora sarebbe venuta in Italia e il fatto che non sarebbe venuto con lei forse... Però tutte le persone che lo hanno conosciuto non avrebbero mai detto che era una persona aggressiva».

In Italia
La tragedia

Roma, muore madre di tre figli travolta da un albero al parco: la procura apre un’inchiesta – Video

Sportello legale