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Porto di Civitavecchia, sovrattassa sulle merci boom: quanto si paga negli altri porti e i casi toscani

di Maurizio Campogiani

	Uno scorcio dello scalo livornese
Uno scorcio dello scalo livornese

Doveva essere applicata dal giugno 2023 ed era stata sospesa, adesso viene riproposta e con un ulteriore aumento: imprese e sindacati sul piede di guerra

08 luglio 2024
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CIVITAVECCHIA. Si preannunciano giorni di tensione al porto di Civitavecchia. Dopo un anno di silenzio sta infatti per tornare prepotentemente d’attualità l’aumento della sovrattassa sulle merci. Il provvedimento, che era stato varato a giugno dello scorso anno dall’Autorità Portuale e poi sospeso dopo l’insurrezione delle imprese e delle organizzazioni sindacali, sta per essere riproposto con una importante novità.

Cosa cambia e le tariffe

L’aumento, infatti, non sarà, come era stato annunciato nel 2023, di 0,724 euro alla tonnellata, ma ancora più alto, ovvero di 1,274 euro a tonnellata. Sommandolo a quello già in vigore, gli utenti dovranno quindi pagare circa 3 euro a tonnellata per la merce che scaricano al porto di Civitavecchia, quando alla Spezia la tassa è di 1,05 euro, a Genova e Napoli di 1 euro, a Venezia, Savona e Salerno di 0,80 centesimi, mentre a Livorno è addirittura di 0,76 centesimi a tonnellata.

I motivi

Il ritorno dell’aumento della sovrattassa sulle merci si deve principalmente a due ragioni: la prima è che dal Ministero non sono arrivate rassicurazioni riguardo il possibile finanziamento dei lavori riguardanti il prolungamento dell’antemurale, opera giudicata fondamentale per proteggere le nuove banchine a nord dello scalo marittimo e per la quale l’ente ha ottenuto un prestito dalla Bei che attualmente non riuscirebbe a pagare; la seconda è che le previsioni riguardanti il traffico merci si sono rivelate assolutamente fallaci, considerando che la movimentazione del carbone destinato alla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord è praticamente scomparsa, dopo che gli ultimi governi hanno deciso di andare progressivamente all’abbandono di quel tipo di combustibile fossile.

La situazione

Per avere un’idea della situazione riguardante la situazione di Civitavecchia basti considerare che nel 2022 il traffico merci era stato di oltre 4 milioni e mezzo di tonnellate, mentre nel 2023 era già sceso a poco meno di 3 milioni e 900 mila tonnellate. La previsione del 2024, elaborata dalla stessa Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, parla adesso di 2 milioni e 500 mila tonnellate. Di qui, per avere le somme necessarie a pagare il prestito con la Bei che consentirà la realizzazione del prolungamento dell’antemurale, la decisione di aumentare ulteriormente l’importo della sovrattassa sulle merci.

Cosa succederà

Adesso bisognerà vedere quale sarà la reazione delle imprese e dei sindacati, che lo scorso anno avevano praticamente alzato le barricate contro il provvedimento che, a loro giudizio, avrebbe ulteriormente allontanato i clienti del porto. Un primo segnale lo si potrà avere nel corso della prossima seduta dell’organismo di partenariato convocata per la prossima settimana.

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