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L’intervista

Allergie di cani e gatti: sintomi, rischi e cure, i consigli del veterinario

di Elena Andreini
Un cane si rotola in un prato fiorito
Un cane si rotola in un prato fiorito

Dermatite, congiuntivite e otite in cani e gatti: ecco il parere e le linee guida dell’esperto

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Una raffica di starnuti e gli occhi arrossati sono i primi segnali, per gli allergici da polline, dell’arrivo della primavera. L’allergia stagionale non è prerogativa solo degli uomini e delle donne, anche gli animali domestici come cani e gatti possono soffrire di questo fastidio. Magari non hanno i nostri stessi sintomi, ma se ne vengono colpiti per loro è una grande sofferenza. Per fortuna per i nostri amici pelosetti, ci spiega il veterinario Antonio Bartoli, titolare dell’ambulatorio veterinario di Empoli, ci sono rimedi in grado di rendere loro il benessere in tutte le stagioni dell’anno.

In primavera anche cani e gatti possono soffrire di allergie?

«La stagionalità comporta la presenza di molte più sostanze e allergeni disciolti nell’aria e nel terreno e quando abbiamo di fronte soggetti potenzialmente allergici ce ne accorgiamo facendo le prove allergiche perché diventano positivi a polveri e pollini tipiche della primavera come la fioritura della graminacee, del cipresso o del pino. Le prove allergiche sono veritiere soprattutto nel cane. Nel gatto, invece, dosare queste risposte allergiche non è così facile e i risultati non sono così veritieri come invece lo sono nei cani».

Come mai non funzionano le prove allergiche nei gatti?

«Perché nel piccolo felino la risposta immunitaria degli anticorpi alle risposte allergiche non è così leggibile come nel cane che è sovrapponibile a quella umana».

Le persone allergiche al polline in primavera starnutiscono e hanno gli occhi arrossati: nei cani e nei gatti come si manifesta l’allergia?

«Nei nostri animali è più facile la risposta cutanea e quasi sempre si parla di dermatite, congiuntivite o otite, ma siamo sempre di fronte ad una manifestazione da contatto diretto. Se l’animale è allergico lo è in modo intenso senza che ci sia bisogno di portarlo in luogo all’aperto. Ad là del fatto che si possa trovare nell’animale un’allergia legata alle fioriture, il faro che deve condurre in porto è prima di tutto la lotta al parassita, come le pulci, e bloccare la puntura d’insetto. Anche per il cane che vive in appartamento non si può escludere in periodi estivi la presenza di insetti. C’è poi un altro aspetto».

Quale?

«Nei periodi primaverili ed estivi il ciclo biologico degli insetti è accorciato: la pulce cresce in modo diverso a seconda delle condizioni di temperatura, se è molto caldo il ciclo si accorcia, se è freddo il ciclo si allunga. Quindi anche animali tenuti bene, ma non protetti quando arriva la bella stagione, rischiano di essere infestati dalle pulci e allora si grattano».

Perché le pulci creano prurito?

«La Dap è un acronimo che indica la dermatite allergica da puntura di pulci ed è dovuta al fatto che la pulce che succhia il sangue, prima di farlo inietta la sua saliva con un anticoagulante rendendo più semplice l’assunzione della materia liquida. Questa materia liquida è una proteina che provoca prurito e significa essere allergico alla proteina».

Quali sono i rimedi alle allergie e alle punture di insetti e pulci?

«Oggi c’è una vasta gamma di trattamenti. Si può scegliere tra i classici repellenti come fialettine e collari e compresse che hanno un effetto rimbalzo sulle pulci che muoiono. Ci sono anche prodotti che permettono di liberare l’animale per un lungo tempo».

Le allergie nei cani e nei gatti oggi sembrano più frequenti del passato è un’impressione?

«Sono cambiate le condizioni di vita anche per gli animali, mentre in passato si studiavano soprattutto le malattie classiche oggi si assiste a una presenza maggiore di allergie nei nostri amici animali».


 

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