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Vaiolo delle scimmie in Toscana: come si manifesta, il contagio e i rischi

Vaiolo delle scimmie in Toscana: come si manifesta, il contagio e i rischi

Quali sono i rischi per la popolazione e il ruolo dei rapporti sessuali: le linee guida dell’Agenzia Regionale di Sanità Toscana

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Il cosiddetto vaiolo delle scimmie, o monkeypox, è una patologia infettiva causata da un Orthopoxvirus, un virus simile a quello che causa il vaiolo (da cui si differenzia per minore diffusività e gravità) e il vaiolo bovino. In Toscana negli ultimi giorni sono stati registrati undici casi.

A seguito di consultazioni con esperti globali, il 28 novembre 2022 l'OMS ha deciso l'utilizzo della nuova denominazione "mpox" come sostitutivo dei termini "vaiolo delle scimmie" e "monkeypox". Quando l'epidemia si è sviluppata, è stato osservato l’uso della precedente terminologia con sfumature di linguaggio razzista e stigmatizzante, sia online che in diverse comunità, cosicché molti Paesi hanno chiesto all’OMS di proporre una soluzione per cambiare il nome.

Mentre il vaiolo umano è stato dichiarato eradicato nel 1980 dall’Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organization, Risoluzione WHA 33.3), l'mpox è tuttora presente in forma endemica in Paesi dell’Africa centrale e occidentale. Si tratta di una zoonosi che può colpire l’uomo attraverso contatto con animali infetti, in particolare primati e piccoli roditori. L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi corporei o il contatto diretto  (compresa l’ingestione di carni di selvaggina illegale – bushmeat), mentre il contagio interumano sembra essere scarsamente efficiente e richiedere un contatto stretto (consulta la pagina dell'OMS e la pagina dell'Istituto superiore di sanità). 

Sintomi nell'uomo

L'mpox nell’uomo inizia con sintomi aspecifici (febbre, mal di testa, brividi, astenia, ingrandimento di linfonodi e dolori muscolari). L’eruzione cutanea compare entro tre giorni: interessa prima la faccia per diffondersi a altre parti del corpo, mani e piedi compresi. Le lesioni cutanee evolvono in forma di papula, poi vescicola, pustola e infine crosta. Le lesioni cutanee generalmente hanno un’evoluzione omogenea, differentemente da quello che avviene, per esempio, nella varicella. Per la maggior parte delle persone, l'mpox è una malattia autolimitante, che dura da due a quattro settimane, con guarigione completa (European Centre for Disease Prevention and Control - ECDC. Factsheet for health professionals on monkeypox). 

La definizione di caso sospetto

Una persona di qualsiasi età che presenti dal 1° gennaio 2022 un'eruzione cutanea acuta o una o più lesioni acute della cute. E uno o più dei seguenti segni o sintomi: mal di testa, insorgenza acuta di febbre (>38,5°C), linfoadenopatia, mialgia, mal di schiena, astenia.

E per i quali le seguenti cause comuni di eruzione cutanea acuta o lesioni non spiegano completamente il quadro clinico: varicella zoster, herpes zoster, morbillo, herpes simplex, infezioni batteriche della pelle, infezione diffusa da gonococco, sifilide primaria o secondaria, cancrena, linfogranuloma venereo, granuloma inguinale, mollusco contagioso, reazione allergica (per esempio, alle piante); e qualsiasi altra causa comune localmente rilevante di eruzione papulare o vescicolare.

In presenza di un quadro clinico riconducibile a mpox non è necessario attendere i risultati di laboratorio negativi per le cause comuni sopra elencate di eruzione cutanea per classificare un caso come sospetto. Inoltre, poiché sono note co-infezioni con altri patogeni, l'identificazione di un patogeno alternativo, quale causa della malattia esantematica, non deve precludere l’effettuazione di un test per la ricerca di mpox, quando sussista un sostanziale sospetto di infezione da vaiolo delle scimmie supportato dalle informazioni anamnestiche, dalla presentazione clinica o dalla possibile esposizione a un caso di mpox.

La definizione di caso probabile

Una persona che soddisfi la definizione di caso sospetto. E uno o più dei seguenti elementi:
• ha un legame epidemiologico 
  - esposizione ravvicinata prolungata faccia a faccia, compresi gli operatori sanitari senza adeguati DPI (guanti, camice, protezione degli occhi e delle vie respiratorie)
  - contatto fisico diretto con la pelle o con lesioni cutanee, compreso il contatto sessuale
  - contatto con materiali contaminati, quali indumenti, lenzuola o utensili, con un caso probabile o confermato di vaiolo delle scimmie nei 21 giorni precedenti l'insorgenza dei sintomi
• ha avuto partner sessuali multipli o anonimi nei 21 giorni precedenti la comparsa dei sintomi
• presenta livelli rilevabili di anticorpi IgM anti-orthopoxvirus (OPXV) (durante il periodo da 4 a 56 giorni dopo l'insorgenza del rash); o un aumento di quattro volte del titolo anticorpale IgG basato su campioni prelevati in fase acuta di malattia (fino al giorno 5-7) e in fase di convalescenza (dal giorno 21 in poi); in assenza di una vaccinazione recente contro il vaiolo o monkeypox o di altre esposizioni note all'OPXV
• ha un test risultato positivo per infezione da OPXV (ad es. PCR specifica per l'OPXV senza PCR o sequenziamento specifici per l'MPXV

Rischi per persone con partner sessuali multipli

La trasmissione interumana di mpox avviene attraverso lo stretto contatto con materiale infettivo proveniente da lesioni cutanee di una persona infetta, e anche attraverso droplets, contatto faccia a faccia e attraverso i fomiti. La predominanza, nell'attuale outbreak, di casi diagnosticati tra MSM e le caratteristiche delle lesioni suggeriscono che la trasmissione sia avvenuta durante un rapporto sessuale. La trasmissione attraverso la cute integra è meno probabile ma non può essere esclusa. Sebbene i dati di sequenziamento non siano ancora disponibili, i casi di mpox nella comunità MSM potrebbero essere interconnessi.

Il rischio per la popolazione generale

In base alle evidenze disponibili attualmente, la probabilità di diffusione di mpox nella popolazione generale in Europa e nel mondo, al di fuori delle aree endemiche, è considerata molto bassa. Tuttavia il rischio individuale per bambini piccoli, donne in gravidanza, anziani e soggetti immuno-compromessi tra i contatti di casi mpox può essere alto, a causa del maggior impatto della patologia in questi gruppi di popolazione.

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