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Parigi 2024

Il primo oro è di Martinenghi, dalla pistola altre due medaglie

di Davide Portioli
Nicolò Martinenghi
Nicolò Martinenghi

Il varesino re nel nuoto: dopo il bronzo di Tokyo, si prende il trono dei 100 rana. Argento e bronzo con Maldini e Monna. Tante delusioni nel fioretto femminile

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Era cominciata con un grande risultato, è finita con un trionfo. In mezzo tante delusioni.

La seconda giornata dell’Olimpiade parigina ci regala la prima medaglia d’oro portata all’Italia da uno strepitoso Nicolò Martinenghi nel nuoto. Bronzo a Tokyo, l’azzurro conquista questa volta l’oro nei 100 rana. «Quasi non so cosa dire - le prime parole a caldo della medaglia d’oro - solo che ancora una volta si è visto come il tempo non conta. Questa è la rana, è strano, ma è così. Ho saputo cogliere l’attimo, posto giusto al momento giusto. Durante la gara non pensavo a niente, sapevo di stare bene. Il podio è quel momento che ho per me stesso: me lo sono goduto a pieno. Tra poco invecchierò di un anno, avrò un modo in più per festeggiare». Il 23enne varesino, con una seconda vasca da urlo, rimonta dalla terza alla prima posizione mettendo alle spalle di soli 2 centesimi il campione in carica e detentore del record del mondo Adam Peaty. Per il britannico argento ex aequo con l'americano Nic Fink.

Sempre in vasca si registrano ottime prove di Thomas Ceccon, passa in finale dei 100 dorso con il secondo tempo, e di Benedetta Pilato in finale nei 100 rana con il settimo crono. Fino all’exploit di Martineghi solo due medaglie (non quella d’oro).

Conquistate al mattino, gli altri due podi di giornata. Doppia medaglia, argento e bronzo appunto, nel tiro a segno specialità pistola 10 metri. Con il punteggio di 240.0 Federico Nilo Maldini si è piazzato alle spalle di Xie Yu che vince l’oro con 240.9. Alle spalle del primo azzurro, con 218.6, Paolo Monna. Si tratta di una doppietta storica. Mai due azzurri erano riusciti a finire contemporaneamente sul podio in una gara olimpica di tiro a segno. Il nostro Paese, inoltre, è tornato a festeggiare in questa specialità dopo l’oro di Roberto Di Donna ad Atlanta 1996 e l’argento di Luca Tesconi a Londra 2012.

«È un’emozione incredibile. È tutto così grande per me. L’ultimo tiro non è stato buono: è stata una gara molto difficile. Ho cercato di fare meglio ma sono comunque molto felice di questo argento che significa molto per me e per i miei compagni». Così Federico Nilo Maldini, 23enne di Bologna. «Non mi aspettavo di vincere una medaglia, ma sono felice perché finalmente questi tre anni di sacrifici dopo Tokyo, sono serviti a qualcosa» le parole di Paolo Monna, 26enne di Carovigno (Brindisi) .

E dopo? Via alle delusioni, alcune condite da recriminazioni. Nel fioretto femminile escono ai quarti la grande favorita Errigo e l’altra azzurra Favaretto. Meglio Alice Volpi che almeno arriva in semifinale, dove però è battuta dalla statunitense Lee Kiefer, prima di uscire sconfitta dalla canadese Harvey nella finalina del bronzo.

Nel judo femminile la campionessa mondiale in carica per la categoria -54 kg Odette Giuffrida deve arrendersi prima in semifinale alla kosovara Distria Krasniqi, così come, sempre allo stesso modo, penalizzata da tre shido, esce battuta nella finalina per il bronzo dalla brasiliana Larissa Pimenta. E anche qui le polemiche non mancano. Il “cerchio” delle delusioni/recriminazioni si chiude con Abbes Aziz Mouhiidine, che nonostante un grande match, ha perso agli ottavi di finale contro l’uzbeko Lazizbek Mullojonov 1-4 nei 92kg uomini.


 

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