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Calcio: il personaggio

Immobile ma imprendibile: storia, segreti e numeri di Ciro “Mister 200 gol”

di Tommaso Silvi

	Ciro Immobile bambino e in veste di capitano della Lazio
Ciro Immobile bambino e in veste di capitano della Lazio

Dai primi calci nel Torre Annunziata ’88 all’ultima perla con la Lazio: il percorso di uno degli otto centravanti italiani più forti di sempre

12 febbraio 2024
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Mario Monti presidente del consiglio dopo la caduta del governo Berlusconi. Sulle spiagge d’Italia si balla al ritmo di Gustavo Lima con il tormentone brasiliano Tchê tcherere tchê tchê. Sembra passata una vita, e forse è davvero così. Di sicuro, in quel bollente agosto del 2012 il calcio assisteva alla prima scia luminosa di una delle sue stelle più grandi in assoluto.
Il bimbo biondo
Il 26 agosto 2012 si gioca Genoa-Cagliari, prima giornata del campionato di Serie A. Finisce 2-0 per il Grifone e a 5 minuti dalla fine segna il suo primo gol nell’olimpo italiano del pallone quel ragazzino di 22 anni che aveva già esordito in A con la maglia della Juve. Si chiama Ciro Immobile e ancora non lo sa, ma a quella esultanza sotto la curva rossoblù ne seguiranno altre 199: quattro con la maglia del Genoa in quella stagione e poi le altre con i colori del Torino, e soprattutto, della Lazio. La perla numero 200 di Ciro è arrivata nel match col Cagliari di sabato 10 febbraio. Nella storia della Serie A solo altri sette giocatori l’hanno buttata dentro così tante volte. E solo Nordahl è riuscito a farlo più rapidamente rispetto alle 341 partite di Ciro.
Torre Annunziata ’88
I primi tiri al pallone di Ciro si consumano nella scuola calcio del suo paese: la Torre Annunziata ’88. Poi si trasferisce nella società Maria Rosa e infine nel vivaio della Salernitana, dove però non riesce a emergere. Approda quindi nelle giovanili del Sorrento: con la formazione Allievi nella stagione 2006-2007 realizza 30 reti. A 17 anni la Juve lo acquista per 80mila euro. Esordisce in prima squadra e in Serie A a 19 anni, il 14 marzo 2009, in Juventus-Bologna (4-1), subentrando nei minuti di recupero ad Alessandro Del Piero. La stagione successiva fa il suo esordio anche nelle coppe europee, rilevando ancora Del Piero al 68' della partita di Champions col Bordeaux, il 25 novembre 2009.
Toro, Borussia e Spagna
Siena e Grosseto in Serie B senza impressionare particolarmente, poi Ciro esplode nel Pescara di Zeman che conquista la Serie A: 28 gol in 37 partite. Quindi il Genoa e i 22 gol in A col Torino nel 2013-2014, che gli valgono il passaggio al Borussia Dortmund. In Germania l’avventura è opaca, lo stesso l’anno successo a Siviglia. A gennaio 2016 torna al Toro in A e segna 5 reti in 14 partite. Nell’estate dello stesso anno sceglie la Lazio, dove oggi è all’ottava stagione consecutiva.
Altri record e la Nazionale
Nel maggio 2022 con 27 gol Immobile vince per la quarta volta – la terza con la Lazio, l’altra con la maglia del Toro – il titolo di capocannoniere della Serie A come nessun altro era mai riuscito a fare. L’unico cruccio di Immobile resta la Nazionale. Pur essendosi laureato campione d’Europa da centravanti titolare dell’Italia di Mancini, Immobile è molto meno prolifico quando veste l’Azzurro: 17 gol in 57 gare.

 

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