Prato, il Museo Pecci resta a galla grazie al contributo dei privati
Il bilancio chiude in attivo, aumentati i ricavi delle mostre. Ogni anno la famiglia dei fondatori sborsa 250mila euro. I visitatori sono tornati sopra i livelli pre-Covid
PRATO. A quasi un mese dall’approvazione del bilancio consuntivo 2024 da parte del Cda, e in attesa della pubblicazione dell’intero report, come impone la legge, ieri il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci ha diffuso un comunicato con alcuni dati parziali sul bilancio, soprattutto riguardo l’aspetto finanziario.
Si parte dall’attivo di 61.727 euro, aggiungendo che i ricavi provenienti dagli ingressi alle mostre sono aumentati del 71% rispetto all’anno precedente, e del 4% rispetto al 2019. I proventi dagli ingressi del cinema sono saliti del 16% rispetto al 2023 e del 3% rispetto al 2019. E ancora i finanziamenti privati, diversi dai soci pubblici, ammontano nel 2024 a 768.724 euro, il 2% in più rispetto al 2023 e oltre il doppio rispetto al 2019. E come negli anni scorsi, aggiungiamo noi, la famiglia Pecci ha contribuito in maniera determinante alla buona salute del museo, versando 250mila euro circa. Nel 2024 il numero complessivo dei visitatori del Centro è stato di 35.278, senza distinzione tra paganti e non paganti, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente, risultando superiore al periodo pre-Covid del 2019. Sono aumentate anche le presenze agli eventi come Centro Pecci Night, Centro Pecci Books e la partecipazione alle attività proposte del Dipartimento Educazione. Il patrimonio netto della Fondazione è aumentato nel 2024 di 300.000 euro, ammontando a 1.975.000 euro. Le acquisizioni di opere sono state di circa 330.000 euro. Nell’arco dell’ultimo triennio il museo ha acquisito opere per un valore complessivo di circa 700.000 euro.
Qui terminano le informazioni sul bilancio presenti sul comunicato, cosìcché per tutti gli altri dati bisognerà attendere la pubblicazione dell’intero report sul sito del Centro Pecci, dato che non verrà fatta la consueta conferenza stampa sul bilancio, come invece era stato annunciato. Tra gli artisti entrati negli ultimi anni nella collezione del Centro Pecci ci sono Jacopo Benassi, Riccardo Benassi, Sylvano Bussotti, Adelaide Cioni, Chiara Camoni, Armin Linke, Lina Pallotta, Hervé Guibert, Timoteus Anggawan Kusno. Il comunicato si conclude con il commento di Lorenzo Bini Smaghi presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana: «Il Centro Pecci chiude il 2024 con un bilancio solido e un patrimonio in aumento. Si confermano i risultati del lavoro svolto degli ultimi anni per arricchire la programmazione e allargare le attività culturali, venendo incontro alle esigenze del territorio e rappresentando un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Italia».
Riguardo alle spese, nel 2024 Il personale del museo ha contato su una trentina di persone, fra collaboratori e dipendenti, cominciando dalla direzione artistica con sei addetti compreso il direttore e il segretario generale, a cui vanno aggiunti due responsabili, uno per il cinema e uno per i books. Il dipartimento educazione conta su sei addetti, altri due per la comunicazione, uno per il reperimento sponsor, quattro addette per la segreteria, mentre tre si occupano dell'amministrazione, tre per il reparto tecnico e solo una per la collezione e una per la biblioteca. A questi va aggiunto il personale per la gestione della biglietteria e custodia sale espositive, che viene gestito da Coopculture. A giorni verrà presentato il nuovo sito web del Centro Pecci.