Dopo l’alluvione, Montemurlo si candida a diventare una “città spugna”
I progetti del Comune per prevenire nuovi allagamenti: il sindaco Calamai ha fatto un bilancio del passato e ha illustrato i progetti per il futuro
MONTEMURLO. Un anno dopo l’alluvione che l’ha mandata sott’acqua, Montemurlo si candida a diventare una “città spugna”, «capace di assorbire, filtrare e gestire l’acqua in modo naturale ed efficiente». E’ l’idea del sindaco Simone Calamai, che oggi, 21 dicembre, ha tracciato un bilancio dell’anno che si sta per concludere e illustrato i progetti per quello che sta per iniziare.
Quanto al passato, la priorità assoluta è stata la messa in sicurezza idraulica del territorio dopo l'alluvione del 2 novembre 2023. «Non ci siamo mai fermati né arresi nel chiedere risorse adeguate per la messa in sicurezza del nostro territorio – ha detto Calamai – In questi giorni sono partiti gli interventi di rimozione dei detriti dal torrente Funandola e dallo Stregale, a cura del Consorzio di Bonifica per conto del Genio civile, ma le opere da fare sono ancora tantissime, quelle cosiddette “lettera d”, che ammontano a diverse decine di milioni euro. Serve un piano nazionale di mitigazione del rischio idraulico con lo stanziamento di risorse in bilancio, cosa che ancora, purtroppo, non ho visto. Evidentemente questa non è una priorità per il governo nazionale. Non possiamo ignorare i cambiamenti climatici in atto ma dobbiamo affrontare insieme le nuove sfide. Il territorio di Montemurlo, come migliaia di Comuni in Italia, deve fare i conti con fenomeni meteorologici sempre più intensi che richiedono opere strutturali adeguate. Senza risorse, però, i Comuni, da soli, non possono affrontare queste problematiche. Servono fondi e una maggiore semplificazione burocratica».
Il sindaco Calamai sottolinea come quella di Montemurlo sia considerata “esperienza pilota” a livello regionale grazie a due studi sul reticolo idraulico portati avanti da Publiacqua e Genio civile: «Abbiamo affidato uno studio complessivo a Publiacqua, su autorizzazione di Ait, Autorità idrica Toscana, sulla rete fognaria e su tutto il sistema idraulico del nostro territorio, comprese le interconnessioni degli effetti del reticolo idraulico, del drenaggio urbano e di quelli che sono i convogliamenti delle acque dal territorio collinare e dai terreni agricoli. E' inoltre partito uno studio sul reticolo idrografico del torrente Bagnolo da parte del Genio civile. Due strumenti di analisi e soluzione che fanno di Montemurlo un “Comune pilota” a livello regionale. A breve avremo le risposte ma per attuare gli interventi strutturali necessari abbiamo bisogno delle risorse».
In questi mesi è stata completata la pulizia di fogne e caditoie su tutto il territorio, con video ispezioni nei punti più critici. Intanto, a fine anno sono arrivate buone notizie circa l'autorizzazione della Regione Toscana al Consorzio di Bonifica Medio Valdarno per avviare l'intervento straordinario per il miglioramento e potenziamento dell'impianto idrovoro e della cassa di espansione presso il torrente dell' Agnaccino a Oste. Un lavoro di fondamentale importanza che ha un valore di 700 mila euro e che servirà per mettere in sicurezza idraulica tutta la zona di Oste.
Il post alluvione
Il Comune di Montemurlo ha messo in campo varie forme di sostegno nella difficile fase della ripartenza. Attraverso l'attività del Comitato Montemurlo Solidale, promosso dallo stesso Comune e da varie associazioni del territorio, sono stati raccolti oltre 80mila euro, fondi che sono stati distribuiti attraverso l'erogazione di bonus del valore di 220 euro per l'acquisto degli elettrodomestici andati distrutti durante l'alluvione. Sono 400 le richieste di sostegno pervenute. A Montemurlo, inoltre, per il 2024 il Comune ha azzerato la Tari, tassa rifiuti, a 230 famiglie che hanno subito i danni dell'alluvione. Tra le altre misure di sostegno ed accompagnamento dei cittadini per l'ottenimento delle risorse regionali (3 mila euro) e quelle statali dell'immediato sostegno (5 mila euro) il Comune ha aperto una casella di posta elettronica risarcimentialluvione2023@comune.montemurlo.po.it, alla quale i singoli cittadini, che hanno registrato difficoltà con l’istruttoria delle domande, potevano fare riferimento per ricevere un sostegno per sbloccare le pratiche. Grazie allo stanziamento di 15mila euro di risorse comunali è partita anche la convenzione con alcuni Caf e patronati del territorio per aiutare i cittadini nella compilazione della pratica per ottenere i 5mila euro di fondi statali dell’immediato sostegno post alluvione.
Interventi Pnrr
Con la posa della prima pietra, mercoledì scorso, del progetto di rigenerazione urbana della ex Fabbrica Rossa ad Oste, come annunciato nel 2023, sono partiti tutti gli interventi Pnrr sul territorio che hanno un valore complessivo pari a 15 milioni di euro. Del “pacchetto Pnrr” fanno parte il cantiere per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia di Morecci, finanziato con 1 milione e 989mila euro di fondi Pnrr, il nuovo asilo nido di via Venezia a Oste (finanziamento di 1 milione e 350mila euro della Misura 4 – Istruzione e Ricerca), il centro polifunzionale per famiglie di via Deledda (finanziamento di 750mila euro) e la ristrutturazione della scuola dell’infanzia Deledda a Fornacelle (320mila euro). Il progetto di rigenerazione urbana della Fabbrica Rossa ha un quadro economico pari a 7 milioni e 300mila euro, nei quali sono compresi i 5 milioni di euro del finanziamento Pnrr, i 500mila euro del Fondo opere indifferibili (a cui ha fatto ricorso il Comune per affrontare il rincaro inflattivo per i maggiori costi dei materiali). Infine sono partiti e si concluderanno a gennaio i lavori per la creazione della prima casa del “Dopo di noi” in via Indipendenza per favorire l'autonomia delle persone con disabilità. Proprio in questi giorni è il corso la realizzazione delle fondazioni della Casa della Comunità di via Pertini.
Servizi al cittadino
Rimane costante l'investimento del Comune di Montemurlo in servizi al cittadino con una particolare attenzione all'inclusione e al sostegno delle fasce più fragili della popolazione. Per la prima volta a Montemurlo è stato attivato un doposcuola completamente gratuito per tutte le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado che ogni giorno è frequentato da una media di 20 ragazzi. Questo progetto, che ha ottenuto risultati eccellenti, continuerà anche nell’anno scolastico 2025/2026, confermando il nostro impegno per sostenere le famiglie e offrire un supporto concreto al successo scolastico.
Inoltre, con la firma della convenzione da parte del sindaco Simone Calamai, Montemurlo è candidata a diventare “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, il progetto promosso dal Comitato Italiano per l’Unicef che vuole sostenere concretamente le campagne di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il Comune, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ha partecipato ad un avviso pubblico, finalizzato alla realizzazione di nuovi alloggi Edilizia Residenziale Pubblica, in attuazione degli obiettivi della programmazione regionale, volti ad incrementare il patrimonio esistente, attualmente costituito da circa 120 alloggi. Pertanto, è stato richiesto ad Epp di predisporre il progetto di fattibilità tecnico economico per la realizzazione di 14 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, posti in via Cremona a Oste. L’importo complessivo dell’intervento è previsto in 2,5 milioni di euro e gli alloggi saranno disponibili per essere assegnati a nuclei familiari collocati in graduatoria Epp entro il 2027.
La città spugna
La grande sfida per il futuro è la gestione e il drenaggio delle acque superficiali. Il sindaco Calamai ha le idee ben chiare per migliorare le condizioni di sostenibilità ambientale nel contesto urbano. Le parole chiave sono più verde, attuazione di un piano di forestazione urbana, maggior drenaggio delle acque superficiali contro il ruscellamento, un fenomeno che sempre più spesso provoca l’asportazione e il trasporto di detriti e il dilavamento dei terreni, soprattutto in collina. L'idea di Calamai per i prossimi anni è quella di continuare a lavorare ad una Montemurlo sempre più bella e curata, attenta al decoro, nella prospettiva di una “città spugna”, capace di assorbire, filtrare e gestire l’acqua in modo naturale ed efficiente.
Attraverso l’utilizzo di materiali speciali, la creazione di spazi verdi e la progettazione di strutture architettoniche specifiche, infatti, è possibile convogliare la pioggia nel terreno e indirizzarla verso falde acquifere o bacini di raccolta artificiali, con i cosiddetti “rain garden”. Le città spugna rappresentano una soluzione innovativa per affrontare una serie di problematiche ambientali nelle aree urbane. Innanzitutto, contribuiscono significativamente a ridurre il rischio ruscellamento. Questo avviene grazie all’adozione di varie strategie, come la creazione di parchi fluviali, l’installazione di tetti verdi e la realizzazione di bacini di raccolta delle acque piovane permeabili. Queste misure consentono di rallentare il deflusso delle acque e di ridurre il carico sui sistemi di drenaggio, aiutando a prevenire allagamenti e danni alle infrastrutture urbane. Un approccio ecologico per recuperare l’acqua piovana e destinarla a diversi utilizzi come l'accumulo per mantenere rigogliosi parchi e giardini
Rischio idraulico e difesa del suolo
L’assessore alla difesa del suolo, Alberto Vignoli, ricorda il lavoro incessante del Comune su questo fronte: «Sul tema del rischio idraulico e della difesa del suolo l’impegno è massimo e costante. L’elemento centrale sarà determinato dallo studio portato avanti da Publiacqua che ci consentirà di avere un quadro preciso ed aggiornato della situazione del territorio, individuando gli interventi necessari, in modo tale da poter determinare una scala di priorità e mettersi subito alla ricerca delle risorse necessarie». In attesa degli esiti dello studio, il Comune sta andando avanti con tutti gli interventi di mitigazione del rischio idraulico: l’abbattimento del ponte sul torrente Bagnolo, la ricavatura del torrente stesso che sarà eseguita dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, gli interventi sul sistema fognario da parte di Publiacqua. Per quanto riguarda la difesa del suolo il Comune interverrà anche in via Baronese con la sistemazione della frana per la quale il Comune ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Documento operativo difesa suolo della Regione.
Verde, ambiente e cura del territorio
Il Comune ha lavorato per mantenere standard elevati nel livello di cura e manutenzione del territorio, con particolare attenzione alle aree verdi, affinché possano essere fruibili e utilizzate da tutta la cittadinanza. Il 2024 si chiude con l’avvio della procedura per l’affidamento di un incarico tecnico per l’elaborazione di un progetto di forestazione urbana che avrà l’obbiettivo di “inverdire” ulteriormente Montemurlo attraverso una pianificazione puntuale che preveda l’individuazione di aree ben precise nelle quali implementare il patrimonio arboreo. Nel 2025 si prevede la sistemazione e il reinserimento dei giochi nell’area verde pubblica antistante la scuola di Morecci.
Infine, i servizi sociali seguono un totale di 555 persone (di cui 129 nuovi inserimenti).