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Prato, campione di preferenze ma anche di rimborsi: il doppio record di Claudio Belgiorno

di Paolo Nencioni

	Claudio Belgiorno, consigliere comunale di Fratelli d'Italia
Claudio Belgiorno, consigliere comunale di Fratelli d'Italia

Il Comune ha erogato 34.764 euro in 15 mesi alla società di cui era dipendente il consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Lui: «Guardiamo tutti e cinque gli anni del mandato»

02 luglio 2024
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PRATO. Campione assoluto di preferenze, campionissimo di rimborsi, il denaro erogato dal Comune al suo datore di lavoro. Il doppio record appartiene a Claudio Belgiorno, 38 anni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, confermato alle elezioni amministrative dello scorso 8 e 9 giugno con una valanga di consensi.

Ma se il record di preferenze (1.879) era emerso subito dopo lo spoglio dei voti, in pochi sapevano che Belgiorno deteneva un altro primato, quello dei rimborsi pubblici alla società di cui risultava dipendente per le assenze dal lavoro giustificate dai suoi impegni istituzionali: la partecipazione alle commissioni e alle riunioni del gruppo. Se n’è occupato domenica 30 giugno il Fatto Quotidiano in un articolo di Thomas Mackinson zeppo di cifre che il diretto interessato non smentisce, anche se le spiega e vorrebbe che venissero inserite nel giusto contesto.

Risulta dunque che dal gennaio 2021 al marzo 2022, in soli 15 mesi, il Comune ha versato rimborsi pari a 34.764 euro alla “Mi piace eventi srl”, una società che organizza eventi e aveva un solo dipendente: Belgiorno appunto. Nello stesso periodo, secondo quanto risulta al “Fatto” e che Belgiorno non smentisce, la stessa società ha avuto ricavi molto più bassi, fino a 13.000 euro, anzi con una perdita di 25.000 euro nel 2021. Rimborsi per altri 2.009 euro sono stati chiesti sempre in relazione a Belgiorno nel 2021 dalla Nwg.

I 36.000 e passa euro di rimborsi (più del doppio dei 15.000 euro di “gettoni” che Belgiorno ha incassato per i suoi cinque anni in consiglio comunale) sono giustificati da 810 ore di assenza dal lavoro per impegni istituzionali, con un costo orario (secondo quanto riportato dai prospetti depositati in Comune) di 49 euro.

Dagli atti del Comune risulta che nel 2021 il datore di lavoro del consigliere Belgiorno ha chiesto rimborsi per 29.670 euro (da Mi piace eventi e Nwg), una cifra molto superiore a quella chiesta da altri consiglieri e assessori che hanno un contratto da lavoro dipendente: 7.214 per il consigliere Maurizio Calussi (Quest Global); 6.051 per la consigliera Silvia La Vita (Astrea); 95 euro per la consigliera Silvia Norcia (coop Pane e Rose); 3.446 per l’assessore Luca Vannucci (Cap); 2.551 per la consigliera Elena Bartolozzi (Anpass); 2.617 per l’assessora Cristina Sanzò (Alia).

Anche nel 2022 il datore di lavoro del consigliere Belgiorno ha chiesto rimborsi più alti rispetto agli altri: 7.104 euro. Il presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti ha chiesto 4.490 euro; il consigliere Calussi 2.514; la consigliera La Vita 3.527.

Secondo Belgiorno si tratta di un attacco fazioso, forse ispirato dai suoi avversari politici.

«Queste cifre – prova a spiegare – sono riferite a 15 mesi su una mia permanenza in consiglio che è durata 5 anni. Se facessimo i conti su tutto il periodo uscirebbero numeri differenti. Sono stato tra i più presenti, è normale che mi dovessero pagare i rimborsi. La società “Mi piace eventi” è attiva. È nata nel 2020, non nel giorno in cui sono stato assunto, e ora ha un altro dipendente, io ne sono uscito nel febbraio 2022. Se avessi voluto lucrare su questa situazione ci sarei rimasto. Io non campo di politica. D’altra parte, mi chiedo: se uno ha uno stipendio alto non può fare il consigliere comunale perché poi al Comune tocca pagare troppi rimborsi? Io tra l’altro nella classifica dei redditi non ero certo nelle prime posizioni».

La sede della “Mi piace eventi” è a San Giusto in via della Rimembranza, l’ex Teatro Frassati, uno spazio polivalente gestito dall’associazione di promozione sociale “Accademia di San Giusto”. Negli ultimi tempi, più che per eventi di spettacolo, si è fatta notare soprattutto per la “Pasta tricolore”, una campagna di raccolta alimentare a favore delle famiglie bisognose.

Da lì è partita la campagna elettorale (fatta di volantini e di una presenza costante sui social) che ha fatto volare Belgiorno in cima alla classifica delle preferenze: 1.879 è un record assoluto per Prato ed è ancora più impressionante perché ottenuto in una lista che ha preso la metà delle preferenze andate ai candidati della lista del Partito democratico. 

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