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Prato fra le peggiori città d’Italia per valori di vivibilità ambientale

di Alessandro Formichella
Prato fra le peggiori città d’Italia per valori di vivibilità ambientale

I cambiamenti climatici e l’assenza di fattori mitiganti le cause principali: l’anno scorso tante “notti africane”

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PRATO. Caldo estremo e cambiamenti climatici altrettanto estremi. Prato, nel 2023, è stata la quarta città più calda, o meglio colpita da lunghi periodi di caldo estremo, di tutta Italia. E di qui, fanalino di coda, al 106esimo posto su 108 città, per condizioni di vivibilità ambientale e climatica.

Un record negativo dovuto ad un insieme di fattori associati fra di loro; dai cambiamenti climatici globali, al fattore morfologico del territorio, alla cementificazione e copertura del suolo, asfaltature fino alla rifrazione dei valori termici dal suolo coperto. Insomma, mancanza di fattori mitiganti e crescita dei fattori dei cambiamenti del clima. Un mixer esplosivo, si direbbe. A confermare che la città è fra quelle strette nella morsa delle caratteristiche climatiche estreme, e del caldo oltre ogni parametro che ci fa salutare il clima temperato, è la pubblicazione dell'indice di vivibilità 2023 redatto dal Corriere della Sera in collaborazione con sito web il Meteo.it.

Oltre 380 milioni di dati raccolti ed elaborati in venti anni di analisi climatiche. Prato si colloca in una classifica non certo ottimale; nel 2023, dopo Firenze, Caltanissetta e l'area della Sardegna del sud, è la città che ha vissuto ben 28 giorni con una temperatura estiva estrema, il che significa oltre i 35 gradi centigradi fino a raggiungere i 40,5 gradi. Il ristagno delle temperature infuocate e l’assenza di venti, tipico delle zone pianeggianti dell’entroterra, ha giocato e gioca un fattore determinante, compreso lo smog e i fattori inquinanti di un'area ad alta intensità di mobilità lavorativa e industriale. E non solo. Da qui scaturisce anche il perdurare continuativo delle "notti tropicali", quando la temperatura un anno fa non è mai scesa per molte notti al di sotto dei 22 gradi centigradi. Ben 71 le notti con temperature sui 30 gradi centigradi e afa da lasciare tutti insonni, con forti conseguenze anche alla salute delle persone. Fra il 2009 e il 2011, la città e il territorio pratese sono stati addirittura collocati in terza posizione, su tutte le città italiane, per le ondate di calore di forte intensità. Il report sull'indice di vivibilità riporta dati ancora più preoccupanti: superando Milano, Prato è da 22 anni, eccetto un solo anno, la prima città italiana per eventi climatici estremi in valori assoluti, compresi alluvioni, ondate di calore, bombe d'acqua. E’, invece, nella stessa categoria posizionata al quarantesimo posto nel 2023.

Un altro dato negativo, quest'ultimo, per il quale e sul quale sembra assolutamente necessario fare di tutto per mitigare gli effetti di un clima e di un ambiente che stanno rendendo la città con un indice di vivibilità climatica preoccupante. Undicesima città in Italia, fra tutti e 108 i capoluoghi di provincia, per le ondate di calore, Prato è stata fra le prime venti città di tutta la Penisola per intensità di piogge e eventi calamitosi in tutto l’anno scorso. Di nuovo un record che segue gli effetti di un profondo cambiamento climatico di tutta l’area della provincia. Con un indice di calore estremo di ben 51 giorni, Prato nel 2023 si colloca fra le peggiori città d’Italia quanto a valori di vivibilità ambientale. Come dire: alla faccia di chi crede ancora che i cambiamenti climatici siano solo una estemporanea elucubrazione mentale.

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