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Calenzano, Bientina saluta Davide Baronti: lacrime, applausi e le parole del fratello: «Sempre insieme» – Video


	L'uscita dalla chiesa del feretro di Davide Baronti (Foto di Franco Silvi)
L'uscita dalla chiesa del feretro di Davide Baronti (Foto di Franco Silvi)

Nel paese in provincia di Pisa l’ultimo saluto al trasportatore morto nello scoppio al deposito Eni del 9 dicembre

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BIENTINA. Si è svolto nella mattina di giovedì 19 dicembre, a Bientina, in provincia di Pisa, il funerale di Davide Baronti, una delle cinque vittime della tragica esplosione del deposito di idrocarburi dell’Eni a Calenzano, avvenuta il 9 dicembre. La cerimonia è stata caratterizzata da momenti di profonda commozione, con un lungo applauso e il suono del clacson di una cisterna che hanno accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa.

Il ricordo

In un gesto simbolico, i colleghi di Davide, insieme all’azienda Mavet, al fratello Luca e alla moglie Rossana, hanno portato un’autobotte davanti alla chiesa, un omaggio al lavoro che aveva caratterizzato la vita di Davide. «Il lavoro deve dare serenità e servire alle famiglie per vivere, non si può partire la mattina e non tornare a casa», ha dichiarato Dario Carmassi, sindaco di Bientina, durante il suo intervento. Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Dobbiamo smettere di piangere morti sul lavoro, lo dobbiamo a Davide».

La tragedia del 9 dicembre

La mattina del 9 dicembre, un forte boato ha scosso la zona del deposito di idrocarburi a Calenzano. Una palla di fuoco ha provocato una deflagrazione devastante, investendo le strutture del deposito e danneggiando edifici anche a centinaia di metri di distanza. In quel momento, Davide Baronti si trovava nel sito per caricare un’autobotte. L’esplosione non gli ha lasciato scampo.

Un uomo, una famiglia, una passione

Davide Baronti era originario di Angera, in provincia di Varese, ma aveva vissuto per diversi anni a Cascina prima di trasferirsi a Bientina. Lascia una moglie, Rossana, e due figli di 20 e 16 anni. Dal 2021 lavorava per la Mavet, occupandosi del trasporto di carburante tra i siti di Calenzano e Livorno. Oltre al lavoro, Davide coltivava la passione per il tennis, che praticava a livello amatoriale presso il centro Torretta White di Calcinaia.

Un appello alla sicurezza sul lavoro

Il funerale di Davide Baronti è stato un momento non solo di cordoglio, ma anche di riflessione sulla necessità di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La sua tragica scomparsa ha acceso nuovamente i riflettori su un tema di cruciale importanza, che riguarda la vita e la dignità di ogni lavoratore. «Non possiamo più accettare che tragedie come questa continuino a verificarsi», ha sottolineato il sindaco Carmassi.

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