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Calcio: Serie C

Rimini-Pontedera 5-1, disastro di società, giocatori e mister – Il commento di Tommaso Silvi

di Tommaso Silvi

	Il tecnico del Pontedera Leonardo Menichini
Il tecnico del Pontedera Leonardo Menichini

Imbarazzanti granata: servono subito provvedimento per evitare la scesa nei dilettanti

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Imbarazzante. Nessuno si offenda, ma è l’unico aggettivo degno della figura rimediata dal Pontedera nella trasferta di Rimini. Una squadra senza carattere, senza grinta, senza orgoglio. Due gol regalati ai romagnoli su altrettanti errori di distrazione ai limiti dell’incredibile. Il secondo subito dopo aver trovato la rete che aveva riaperto la partita. La classifica dice che i granata rischiano grosso. Il campo racconta che questo Pontedera – con questo atteggiamento – non ha neppure mezza chance di mantenere la categoria. La vittoria per 5-1 con la Spal di lunedì 2 dicembre sembrava potesse essere la svolta. E invece, evidentemente, è stata solo un caso. Perché cinque giorni più tardi i fantasmi ritornano. Prepotenti e inequivocabili. A questo punto anche l’operato di mister Leonardo Menichini – cinque sconfitte, tre pareggi e due vittorie –, subentrato ad Alessandro Agostini dopo le prime otto giornate, lascia spazio a molti punti di domanda. É utile continuare con lui? Basta la sua esperienza a questo Pontedera? È l’uomo giusto? I dubbi sono tantissimi. 

Molli e leggeri

A Rimini era l’occasione per uscire definitivamente dalla crisi. Il Pontedera aveva la chance di lasciarsi l’incubo alle spalle. E invece dopo 10 minuti Ianesi confeziona un orrendo passaggio in orizzontale in mezzo al campo spalancando una prateria alla ripartenza del Rimini. Cioffi probabilmente si tuffa in area e il contatto con Ladinetti non è da calcio di rigore – come invece valutato dall’arbitro – ma non è questo il punto. L’1-0 del Rimini ha la maglia granata. La reazione c’è ma è pochissima cosa. In compenso in cinque minuti, prima della fine del primo tempo, arrivano il 2 e il 3-0. Il Pontedera è imbambolato, fragile, in alcuni frangenti sembra che la figuraccia non tocchi neppure l’orgoglio dei ragazzi in campo.

Regali e ingenuità

Menichini inserisce Corona, Ambrosini e Sala. Escono Pietra, Gagliardi e Martinelli a inizio secondo tempo. Qualche minuto di sfuriata, poi arriva il 3-1 di Pretato. E la speranza si trasforma subito in ulteriore imbarazzo. Perché dieci secondi dopo il gol Sala perde palla in mezzo al campo e il Rimini affonda in una difesa granata completamente in vacanza. Tragicomico. 4-1. I romagnoli sbagliano anche un rigore. Ma trovano lo stesso il quinto gol su azione. 

Scelte e responsabilità

La squadra gioca con la testa da un’altra parte e si vede chiaramente. Il mister fa quello che può ma evidentemente fino a questo momento non ha capito bene nemmeno lui quale sia la “malattia” di questo Pontedera. Ma attenzione. Perché nel disastro granata una bella fetta di responsabilità è da attribuire anche alla società, che – lo dimostrano i fatti – ha costruito una squadra inadatta alla categoria. Forse affidare la difesa al quasi 40enne Espeche è stato un azzardo. Strapagare il “fenomeno” Ragatzu – che di fenomenale in maglia granata per ora ha fatto vedere solo il colpo all’avversario per cui è stato squalificato tre giornate – è stato un errore. Gennaio è vicino e il presidente Millozzi ha detto nelle scorse settimane, attraverso una lettera ai tifosi, di essere pronto a intervenire sul mercato. Attaccamento, grinta e attributi, però, non sono in vendita. E sono i primi tre acquisti che servono al Pontedera per evitare il tracollo nei dilettanti. 

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