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Luisa Corna a Terricciola canta Mia Martini e rivela: «Sanremo? Mi piacerebbe tornarci» – Video

di Luca Barbieri

	Agnese Buti, Luisa Corna e Cristiano Marcacci
Agnese Buti, Luisa Corna e Cristiano Marcacci

L’artista ospite della rassegna “Dialoghi in Borgo”, organizzata da Il Tirreno in collaborazione con il Comune, intervistata dal direttore Cristiano Marcacci

21 settembre 2024
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TERRICCIOLA (PISA). Si chiude sulle note di Mia Martini – “Col tempo imparerò” –, un breve estratto cantato da Luisa Corna, l’incontro di oggi (sabato 21 settembre) a Terricciola della rassegna “Dialoghi in Borgo”, organizzata da Il Tirreno in collaborazione con il Comune. L’artista Luisa Corna intervistata dal direttore de Il Tirreno Cristiano Marcacci; con loro la consigliera Agnese Buti (con delega a benessere e pari opportunità).

La dedica speciale

Partiamo dalla chiosa speciale, in vista di “Buon compleanno Mimì”, serata organizzata a Milano (il 27 settembre al teatro Manzoni) con l’omaggio a Mia Martini. Ed ecco l’anticipazione di Luisa Corna dal palco di Terricciola: «Il brano doveva essere nel suo ultimo album, ma non riuscì a inserirlo e poco dopo morì: è stata riscoperta, dopo essere finita nel dimenticatoio», spiega Corna che prenderà parte all’evento milanese.

La musica e la tv (e non solo)

E la musica fa inevitabilmente da fil rouge all’intero incontro toscano con l’artista e cantante: «Mi piacerebbe tornare a Sanremo, ma non è facile: ho già qualcosa di pronto. L’edizione con Fausto Leali fu emozionante, ma il Sanremo di oggi è cambiato». Cambiato, riflette, come il piccolo schermo: «Non fa più per me – aggiunge lei, che di tv se ne intende (fu tra i volti storici del programma di calcio Controcampo su Mediaset, ma non solo), ndr –. Non parteciperei a dei reality, anche se me l’hanno chiesto…». E ancora: «Dissing tra Fedez e Tony Effe? Mah, sono telenovele».

La carriera

Poi qualche aneddoto: «Non riesco a leggere il gobbo in tv, perché si muove. Forse ho una dislessia non diagnosticata a suo tempo: studiavo tutto a memoria. La bellezza mi ha ostacolato? Non sempre sembra che ti prendano sul serio. Una volta andai da un importante produttore discografico e mi disse: “Perché vuoi cantare, sei talmente bella, che ti interessa…”. Ci rimasi malissimo: che superficialità», conclude Luisa Corna.

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