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Susy, la donna che in Toscana alleva 12mila galline e vende uova bio

di Paola Silvi
Susy e il suo allevamento sulle colline toscane
Susy e il suo allevamento sulle colline toscane

L’azienda in espansione è nata tre anni fa: «Abbiamo deciso di scommettere su un prodotto che era poco presente»

02 luglio 2024
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CHIANNI. Niente gabbie e nessuna voliera ma duemila metri quadrati di capannoni e cinque ettari di verde recintato tra le colline di Chianni e Lajatico dove 12mila galline possono razzolare felici.

L'avventura imprenditoriale
È questo il segreto della società Susy Bio che, nata con coraggio subito dopo la pandemia, a dicembre 2021, in soli due anni ha più che quintuplicato le vendite. E trovato sul campo la soluzione all’eterno quesito. Per loro indubbiamente meglio tante uova oggi, in media quasi novemila al giorno e altrettante galline domani. «Abbiamo deciso di scommettere – racconta la titolare Susy Bettini – sul biologico, puntando su un prodotto che in Toscana era poco presente». E il mercato sta dando ragione all’azienda che non solo è sbarcata nella grande distribuzione diventando fornitore ufficiale di Coop Firenze e di Conad Nord Ovest ma arriva a proporre le sue uova fino a La Spezia.

L'idea

«L’idea è stata quella di certificare l’intera filiera, dal pulcino di appena un giorno fino al mangime biologico. Lavoriamo – aggiunge Bettini – all’insegna del benessere animale, della tutela dell’ambiente e della salute». In una parola della sostenibilità. Tanto che pure i capannoni si intonano al contesto e le strutture all’avanguardia hanno ridotto al minimo l’impatto sulla zona. Così le galline, non più costrette in spazi ridotti, in una convivenza forzata con troppi esemplari, non si feriscono, non sono aggressive e tornano a produrre uova d’oro. «Ci sono delle regole da seguire – spiega – per ottenere la qualifica bio. Perché le uova possano essere biologiche, la legge prevede che le galline abbiano accesso a luoghi esterni e possono contare su metri quadrati a disposizione. Non devono passare tutta la vita rinchiuse. Noi abbiamo spazio in quantità e ci differenziamo dai classici allevamenti a terra». E la diversità si vede e soprattutto si gusta.

Progetti di sviluppo

Oggi Susy Bio occupa un terreno di quasi 28 ettari ma c’è già allo studio un progetto di ampliamento che preannuncia la realizzazione di altri capannoni e l’incremento del numero delle galline, fino a una capacità di circa 40mila capi. Del resto a Bettini, figlia d’arte, entusiamo e grinta non mancano. «Le uova di Susy Bio vengono confezionate e trasportate dall’azienda di famiglia Ovobettini, attiva dal 1970. Fu mio nonno Loris – ripercorre le tappe – il primo ad avventurarsi in questo settore. Poi mio padre e adesso io con questo nuovo viaggio. L’impronta familiare è stata sempre quella di dare importanza e valore alla qualità ma il nostro prodotto, sia in termini di freschezza sia da un punto di vista organolettico non solo è ben radicato sul territorio ma è tra i pochi biologici in Toscana». Un boom di richieste insomma per Bettini che ha saputo intercettare le tendenze, si è rimboccata le maniche e ha trovato la formula perfetta che unisce esperienza, competenza e rispetto per la natura e il consumatore. «Pur essendo un’azienda giovane, siamo soddisfatti del percorso che abbiamo avviato. In tanti si meravigliano della forza che abbiamo avuto nell’investire in un momento che non era dei migliori. Ringraziamo chi ci ha sostenuto e il Comune di Chianni che non ci ha mai fatto mancare il suo supporto» conclude. Il sindaco Giacomo Tarrini conferma: «È una realtà che si lega bene al territorio» dice.


 

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