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Violenza in ospedale

Pontedera, infermiera aggredita da un paziente: «Serve una protezione al triage»

Pontedera, infermiera aggredita da un paziente: «Serve una protezione al triage»

Due episodi simili in pochi giorni al pronto soccorso, l’allarme del Nursind

05 maggio 2024
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PONTEDERA. «Serve una protezione per gli operatori che stanno al triage del pronto soccorso di Pontedera». È l’allarme lanciato da Daniele Carbocci, segretario del Nursind dopo la seconda aggressione in due giorni al personale sanitario dell’ospedale Lotti di Pontedera. L’appello all’Asl Toscana Nord Ovest da parte del sindacalista arriva dopo i colpi dati da un paziente a un’infermiera che, appunto, si trovava al bancone di quella che può essere definita l’accettazione del reparto. «Era di spalle, senza poter vedere l’uomo che l’ha aggredita con alcuni colpi alla schiena – riprende il sindacalista –. È un problema di spazi ma che l’azienda dovrà risolvere così com’è stato fatto all’ospedale di Cisanello a Pisa».

Quello accaduto la sera di giovedì, segue quanto avvenuto il primo maggio, quando un paziente è andato in escandescenza senza aggredire fisicamente nessuno, ma obbligando gli addetti del pronto soccorso presenti in quel momento a chiedere l’intervento dei carabinieri. «Siamo in una situazione difficile – dice ancora Carbocci – perché è vero che ci sono i vigilantes, ma è altrettanto evidente che hanno dei limiti dal punto di vista della possibilità d’intervenire. E, nel caso dei colpi ricevuti dall’infermiera al triage, sarebbe stato difficile che fossero presenti in quel momento, perché sorvegliano soprattutto il corridoio dove si trovano gli ambulatori e l’area dei codici minori».

Insomma, un quadro complicato a cui la direzione dell’ospedale di Pontedera, secondo il Nursind, è chiamata a prendere una decisione. «Occorre aumentare il controllo per tutelare gli operatori – attacca Daniele Carbocci – perché al pronto soccorso c’è un afflusso che spesso risulta complicato gestire. E casi come quelli di pochi giorni fa si verificano troppo spesso».

L’infermiera colpita alle spalle, per ora, non ha intenzione di presentare una denuncia formale alle forze dell’ordine. Farà la segnalazione all’azienda per far aprire un’indagine interna. «Ma il nostro sindacato – aggiunge il segretario del Nursind – si è già mosso per avere una risposta concreta da parte dell’Asl».

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