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Una Fabo incerottata ospita la Pielle Livorno

di Lorenzo Carducci
Una Fabo incerottata ospita la Pielle Livorno

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MONTECATINI. Stavolta niente tango argentino. Adrian Chiera - che decise l’ultimo precedente di campionato lo scorso febbraio col canestro allo scadere al PalaMacchia - quasi sicuramente non sarà della partita. La febbre ne ha rallentato il recupero, la spalla sta meglio ma non è ancora il caso di rischiare e dunque Mateo Chiarini, il Maradona di questa Pielle, resterà senza alter ego. Considerando la caviglia dolorante di Lorenzetti, che se giocherà lo farà stringendo i denti, e le condizioni non ottimali di Dell’Uomo e Carpanzano, le premesse con cui la capolista Fabo arriva alla super sfida di stasera con la Pielle Livorno (ore 20,30) non sono delle migliori, mentre degli ospiti l'unico in forse sembra Campori.

Ma senza Chiera gli aironi ne hanno già superate due di fila, e di motivi per chiudere l’anno esultando una terza volta non ne mancano. Il tris invece che aspetta solo l'ufficialità, viste le previsioni di afflusso, è quello di gare al Palaterme sopra i 2mila spettatori, dopo la stracittadina con Gema e la sfida con la Libertas, entrambe vinte. Occhio però alla confidenza di Rubbini, Lo Biondo e compagni con via Cimabue, dove una volta eliminati gli Herons al secondo turno di Supercoppa, a fine settembre alzarono il trofeo pre-stagionale davanti a più dimille tifosi biancazzurri. Stasera ce ne saranno almeno la metà a sostenere la squadra di Cardani per il quarto e penultimo valzer d’alta classifica tutto tra Montecatini e Livorno (ad ora la Fabo è a +2 sulle altre tre seconde a pari merito), prima del derby del 7 gennaio al PalaModigliani.

Vincendo stasera gli aironi si confermerebbero campioni d’inverno del girone A e lo farebbero da imbattuti in casa, a prescindere dalla trasferta a Crema post Befana. Ma strapperebbero matematicamente da primi anche il pass per le finali di Coppa Italia che si giocheranno a marzo. Battere la Caffè Toscano, specialmente adesso, ha tuttavia i crismi dell’impresa.

Le triglie arrivano da 4 successi consecutivi (striscia inaugurata dopo il ko con Gema sempre al Palaterme), con 86 punti segnati di media e uno scarto di 15 lunghezze per gara. «Dovremo fare ancora di necessità di virtù, ma sul cuore e sulla grinta di questo gruppo posso scommettere ad occhi chiusi – esordisce il coach della Fabo Federico Barsotti riferendosi agli acciacchi – Affrontiamo una delle due favorite che per me restano le livornesi, una squadra forte e che conosciamo, simile a noi nella corsa e nel penetra e scarica ma che rispetto a noi ha due lunghi molto interni (Pagani e Diouf, nda), perciò sarà fondamentale la lotta a rimbalzo. E poi hanno Chiarini che può inventarsi di tutto». «Ci terrei molto a chiudere imbattuto in casa il 2023 che per noi è stato un anno fantastico – continua Barsotti –, la qualificazione in Coppa Italia ci farebbe piacere ma è ancora più importante dare continuità ai risultati in campionato. Non credo che sarà una partita molto tattica, vincerà chi riuscirà a essere più se stesso. Dovremo partire bene e coinvolgere subito il pubblico, per certi versi abbiamo bisogno di una gara incosciente».

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