Autovelox, migliaia di multati pronti all’azione legale collettiva: il caso a Pistoia, cosa è successo
La Provincia ammette l’inesistenza del nulla osta per il limite a 40 orari: cosa dice l’ex comandante della polizia municipale
PISTOIA. Dopo aver a lungo cercato, la Provincia di Pistoia ha gettato la spugna. Il documento che avrebbe dovuto dare il via libera all’ordinanza con la quale il Comune avrebbe a suo tempo potuto stabilire il limite di velocità di 40 chilometri orari sulla Montalese, a Pontenuovo, non esiste nei suoi archivi. E probabilmente, a questo punto, non esiste neppure la relativa ordinanza in quelli del Comune, che, terminata la ricerca nei propri archivi elettronici è passato a darle la caccia nei magazzini che contengono quelli cartacei, più datati. Questo non solo spiana di fatto la strada a una miriade di ricorsi al prefetto e al giudice di pace ma dà l’input anche a una assai probabile azione legale collettiva contro il Comune da parte degli automobilisti multati.
L’ordinanza
L’ordinanza in questione, infatti, anche qualora fosse stata emessa all’epoca (il cartello con il limite si trova sulla Montalese almeno dal lontano 2011, quando era al suo secondo mandato il sindaco Renzo Berti) sarebbe illegittima, in quanto priva del preventivo nulla osta da parte della Provincia, proprietaria della strada, obbligatorio per i tratti in cui una strada provinciale attraversa un centro abitato, su cui compete al Comune decidere i limiti di velocità.
L’ex comandante
«La notizia del mancato ritrovamento del documento – afferma l’ex comandante della polizia municipale di Montale, Cataldo Lo Iacono, che sta seguendo da tempo la vicenda – era largamente attesa. In molti hanno supposto che la lunga ricerca altro non fosse che un espediente per guadagnare tempo. Adesso, in virtù di questa ammissione ufficiale da parte della Provincia, si aprono nuovi spazi di manovra per gli automobilisti alle prese con queste sanzioni. Non vedo proprio come si possa richiedere l’osservanza di un precetto che non è stato codificato con un apposito atto. Chiunque, anche all’asciutto di cultura giuridica, sa benissimo che una sanzione segue l’inosservanza di una norma, ma tale norma, deve essere esistente e comprovata».
Era stata proprio la lunga e appassionata relazione dell’ex comandante dei vigili il “piatto forte” dell’assemblea pubblica che, il 25 settembre scorso, aveva riempito la sala riunioni del circolo Arci di Montale. A organizzare la serata, erano stati l’Auser di Montale e il comitato degli automobilisti multati, che si avvale dell’esperienza dell’ex comandante, alla guida per 40 anni della Municipale di Montale.
Scenari
«Già da oggi – prosegue Cataldo Lo Iacono, autore peraltro di oltre 70 pubblicazioni inerenti la sicurezza sulla strada – contatterò personalmente alcuni studi legali. Intendo innanzitutto verificare se la vicenda presenta, oltre che degli innegabili risvolti civili, anche dei risvolti penali». A mettersi a disposizione per un’azione legale collettiva saranno senz’altro le principali associazioni di consumatori della Provincia di Pistoia, alcune delle quali, come Confconsumatori, hanno già intrapreso un percorso di consulenza e supporto nei confronti degli automobilisti plurimultati. «A parer mio – conclude Lo Iacono – è stata fatta confusione fra l’autorizzazione a istallare l’autovelox con l’ordinanza che ne poteva effettivamente disporre la legittimità. Ci sono moltissimi cittadini che conosco da anni e che so benissimo non essere affatto degli elementi spericolati alla guida che sono alle prese con pacchi di verbali. Occorre a mio parere sanare questa situazione che sta diventando assolutamente insostenibile».
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