Il Tirreno

Pistoia

L’intervento

San Bartolomeo è pronta, ma la nuova piazza divide

di Lorenzo Carducci
San Bartolomeo è pronta, ma la nuova piazza divide

Chiuso il cantiere da 100mila euro, 42 cittadini scrivono al sindaco: «Sedute lugubri e senza spalliere, luci inadeguate, cestini assenti»

04 maggio 2024
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PISTOIA. Da pochi giorni sono terminati i lavori di riqualificazione in piazza San Bartolomeo, cominciati a gennaio. E presto ci sarà l’inaugurazione, rimasta in sospeso per il maltempo. Un intervento costato intorno ai 100mila euro, per cambiare volto ad una delle piazze più iconiche della città, nota per la tradizionale unzione durante la festa dei bambini a fine agosto.

Il progetto, presentato nel 2021, ha subito diverse modifiche su indicazione della Soprintendenza. L’intento è stato quello di «inserire l’arredo urbano nella piazza rendendola più fruibile, inclusiva e vivibile per turisti e cittadini» disse l’assessore Leonardo Cialdi alla partenza dei lavori, ponendo al contempo fine alla sosta selvaggia, grazie anche al posizionamento di delimitatori ai lati delle due aree tagliate da via Porta San Marco. L’arredo è composto da croci di panchine in cemento e rifinite in marmo, ciascuna con al centro alberi (donati dalla Vannucci Piante) dotati di punti luce. Chiuso questo cantiere, il Comune potrà dare il via a quello atteso nella vicina piazza San Lorenzo, progetto rispetto al quale non sono mancate le polemiche, relative all’abbattimento dei pini e alla pavimentazione.

A proposito di polemiche, 42 cittadini sono rimasti insoddisfatti dalla nuova piazza San Bartolomeo e alcuni di questi, trattandosi del solito quartiere, sono gli stessi che avevano firmato e depositato in Comune la lettera nella quale si chiedeva una revisione dei piani in San Lorenzo. Anche in questo caso si tratta di una lettera, sempre rivolta al sindaco Alessandro Tomasi. «Quando abbiamo visto iniziare i lavori abbiamo pensato: finalmente niente più vetture, finalmente una bella piazza. Sono state installate tante sedute, troppe, messe a croce con dei Ginkgo Biloba al centro (sopravviveranno?). Le sedute non solo sono lugubri e cimiteriali, ma saranno gelide d'inverno e bollenti d'estate. Sarebbe stato molto meglio che fossero rivestite in legno. Possiamo dire che, anche rispettando sostanzialmente il progetto, fra tutte le soluzioni presenti nel catalogo della ditta fornitrice (Co.Edil di Montemurlo, ndr) sono state scelte le più brutte? O forse erano le più economiche? Infine la nuova piazza ha quattro lampade che ricordano dei ceri e mantengono una luce bianca che abbacina». «Purtroppo siamo consapevoli che i ceri non saranno sostituiti – continua la lettera – Chiediamo sedute e spalliere di legno. Lo stile contemporaneo davanti alla chiesa romanica avrebbe potuto creare un contrasto gradevole e affascinante. Ma purtroppo, secondo noi, non è stato così».

In questo modo, con ritocchi suggeriti, secondo i cittadini «l'aspetto sarebbe più accogliente, il progetto resterebbe sostanzialmente invariato e si incrementerebbe l'utilizzo della piazza e della vita di relazione. Aggiungiamo la richiesta di installare cestini per i rifiuti, visto che attualmente sono stati rimossi, d di inserire almeno una rastrelliera per le soste delle biciclette». I cittadini chiudono la missiva sottolineando la mancanza di incontri per illustrare il progetto.

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