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Pistoia

Il bilancio

Crolla il solaio al matrimonio, ancora ricoverate 28 persone. La Procura sequestra l’ex convento: si indaga per lesioni colpose – Video


	Il crollo del solaio all'ex convento di Giaccherino e gli sposi, Paolo e Valeria
Il crollo del solaio all'ex convento di Giaccherino e gli sposi, Paolo e Valeria

Pistoia, in 64 hanno fatto un volo di circa cinque metri finendo nel locale sottostante: in 39 hanno avuto bisogno delle cure mediche, tre sono ancora in prognosi riservata. Il bilancio dei feriti e il racconto dei testimoni

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PISTOIA. Sono 28 le persone ancora ricoverate (ndr, aggiornamento ore 16) negli ospedali in seguito al crollo del solaio del primo piano dell'ex convento di Giaccherino, in località Pontelungo, nella prima periferia collinare di Pistoia, dove sabato sera, 13 gennaio, era in corso una festa di matrimonio. La Procura, diretta dal procuratore capo Tommaso Coletta, ha disposto il sequestro dell'edificio e ha aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, per lesioni colpose (articolo 590 del codice penale) e omissione di lavori necessari per i rimuovere i pericoli (art. 677). Saranno le indagini ad accertare le cause del tragico incidente e le eventuali responsabilità anche sulla base dei risultati delle perizie che verranno effettuate. Al momento si ipotizza un cedimento strutturale del pavimento.

Il bilancio dei feriti

Il crollo è avvenuto mentre gli invitati stavano ballando: in 64 hanno fatto un volo di circa cinque o sei metri atterrando nel sottostante refettorio, che in quel momento era vuoto. Sei i feriti più gravi (codice rosso) ma nessuno sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto fanno sapere dall’Asl centro al momento sono cinque le persone ricoverate ricoverate a Lucca: uno in rianimazione con prognosi riservata ma non in pericolo di vita; due pazienti sono ricoverati in area chirurgica e sono attualmente in buone condizioni di salute; due pazienti sono stati trattenuti in osservazione per traumi più lievi.

Sta bene la donna incinta

Dei 12 pazienti ricoverati, sempre ieri sera nel presidio San Jacopo ne restano ricoverati 3: la donna incinta che sta bene, ma resta in osservazione nel reparto di ostetricia e ginecologia, e due pazienti, donne, che hanno riportato traumi. Gli otto pazienti arrivati a Pescia, tutti in codice verde, sono ancora in valutazione per eventuale ricovero per fratture. Al Santo Stefano di Prato resta ricoverato un ragazzo in Terapia Intensiva, non in pericolo di vita e nel pomeriggio verranno dimessi altri due ragazzi: entrambi avevano riportato lievi fratture.

Al San Giovanni di Dio restano 4 i ricoverati, in osservazione, per contusioni multiple, degli otto giunti ieri sera in pronto soccorso. I due giovani, un ragazzo e una ragazza, ricoverati a Careggi per politraumi sono ancora ricoverati in prognosi riservata, ma le loro condizioni cliniche risultano stabili. All'ospedale di Empoli 3 pazienti sono stati dimessi e rimane ricoverato un paziente in osservazione.

(*Paolo e Valeria in ospedale)

In ospedale anche gli sposi

Tra coloro che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale San Jacopo di Pistoia anche lo sposo e la sposa. I due, sempre secondo quanto fanno sapere dall’Asl centro, sono stati dimessi ieri notte dall’ospedale di Pistoia. Paolo Mugnaini, 26 anni, residente a Lastra a Signa (Firenze) e Valeria Ybarra, residente a Roma ma originaria di Houston, nel Texas (Usa). Dei 35 feriti, 12 sono stati portati all'ospedale pistoiese, gli altri nei nosocomi di Lucca, Pescia, Prato, Firenze Careggi e Firenze Torregalli. Le persone presenti alla festa erano inizialmente circa 150. 

Il racconto dei testimoni

I testimoni raccontano scene da incubo mentre cadevano nel vuoto tra i calcinacci, i detriti e le assi di legno del pavimento che si era sbriciolato sprofondando. Urla e disperazione tra gli invitati, molti dei quali finiti sotto shock. Straziante il grido dello sposo che si è levato a un tratto su tutti gli altri: «Perché proprio a noi è capitata questa sciagura?».

Gli invitati

Al momento dell'incidente nel salone adibito a ristorante erano in corso i balli dopo il lungo pranzo: erano presenti una settantina di persone (su circa 200 invitati, in gran parte già rientrati a casa). Alla festa danzante partecipavano molti giovani per lo più della provincia fiorentina, c'erano anche dei bambini, una donna incinta, e diversi invitati stranieri, cittadini americani, amici e parenti della sposa. Il custode dell'ex convento si è sentito male per lo shock ed è stato portato via in ambulanza. Fortemente provati anche tutti i componenti del catering che avevano preparato il pranzo di nozze.

L’attivazione della Maxiemergenza

Tutto è accaduto poco prima delle ore ore 20 circa, quando è arrivata la chiamata al 112 che a sua volta ha attivato la Centrale Operativa 118 Empoli-Pistoia che si è subito attivata come Coordinamento Regionale Maxiemergenze e, a sua volta ancora, ha attivato le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri. Fin da subito c'è stata una fortissima interazione, con le relative reazioni operative, da parte degli Ospedali coinvolti anche di altre Aziende Sanitarie come la Nord-Ovest e l'Azienda di Careggi. In Centrale è subito giunto il direttore Piero Paolini che ha gestito la catena dei soccorsi e deciso, nel più beve tempo possibile, gli interventi da effettuare. Sul posto sono state inviate 2 automediche, 5 ambulanze infermieristiche (di cui 4 allestite per l'evento), 8 ambulanze BLSD (di cui 5 allestite per l'evento) e 10 ambulanze BLS (di cui 8 allestite per l'evento), 4 pulmini. Al fine di garantire le operazioni di soccorso per l'evento, e al contempo il mantenimento della normale operatività della Centrale, sono state allestite 2 ambulanze con medico e infermiere a bordo e 7 ambulanze BLSD a copertura del territorio.

La macchina dei soccorsi

Le persone soccorse sono state 39 con l'iniziale attribuzione dei seguenti codici: 6 codici Rossi, 5 Gialli e 28 Verdi. In particolare il presidio ospedaliero di Pistoia si è attivato per fare posto all'arrivo di un massiccio afflusso di pazienti critici. «Rapidamente mi sono recata in ospedale - ha dichiarato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera aziendale - dov'è stato messo in atto il protocollo per la gestione delle Maxiemergenze ed eventi a carattere straordinario denominato Peimaf - Piano di emergenza interno di massiccio afflusso ed è stato richiamato in servizio ulteriore personale sanitario per far fronte all'improvvisa emergenza. Nell'arco di una ventina minuti sono state rese disponibili 3 sale operatorie e attivate le relative équipe chirurgiche e ortopedica; predisposti 4 letti aggiuntivi di terapia intensiva e allestiti ulteriori 4 letti operatori e rese disponibili, sempre in Pronto Soccorso, 3 sale rosse per accogliere i codici rossi e disposto un aumento di 26 posti letto dedicati ad accogliere i feriti che sarebbero sopraggiunti. Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza del personale medico e infermieristico che si è prontamente presentato in servizio con una disponibilità di ulteriori 25 infermieri e 12 operatori sanitari, oltre al personale medico della medicina d'urgenza. Ringrazio tutti - ha proseguito la dottoressa - per la pronta disponibilità e per la professionalità dimostrata. Come direttore della rete ospedaliera devo evidenziare che da parte degli altri ospedali e degli altri pronto soccorsi c'è stata una immediata risposta per fronteggiare la situazione e aiutarsi a vicenda per soccorrere e curare i feriti. È stata determinante l'efficacia della rete tra ospedali, anche tra diverse Aziende Sanitarie, in particolar modo con la Nord-ovest e l'Azienda di Careggi e tra territorio e ospedali, nella gestione dei soccorsi e nell'accoglienza dei pazienti».

La collaborazione fra ospedali

«Gli ospedali di destinazione, - ha riferito il dottor Paolini, oltre a quello pistoiese dove sono stati centralizzati 12 pazienti, sono stati quelli di: Pescia, Firenze AOU Careggi, Empoli, Firenze San Giovanni di Dio, Lucca e Prato. Si fa presente che 4 codici Verdi su Pistoia e 1 codice Verde su Lucca hanno lasciato il cantiere dell'evento in qualità di accompagnatori di altri pazienti, ma una volta giunti in Pronto Soccorso si sono presentati al triage chiedendo assistenza e per questo inclusi nella lista delle persone ferite; inoltre, 2 persone hanno lasciato il luogo dell'evento con mezzi propri senza farsi valutare dai soccorritori, e giunti nel loro Hotel a Firenze si sono rivolti al 112 per essere soccorsi, per cui l'intervento è stato operato dall'emergenza sanitaria di Firenze, che li ha trasportati all'ospedale di Torregalli).

Anche la Centrale Pistoia-Empoli ha raddoppiato il proprio personale per far fronte alla gestione dell'evento di Maxiemergenza e garantire le operazioni di soccorso ordinarie. «Sono stati coinvolti - riferisce Paolini- 2 medici, 2 coordinatori infermieristici, 8 infermieri, 6 operatori tecnici. È stato attivato il gruppo maxiemergenze locale della centrale di Pistoia, che ha provveduto a preparare alla partenza il mezzo logistico e il PMA a disposizione, dei quali successivamente non è stata ravvisata la necessità. Il personale del Coordinamento Regionale Maxiemergenze ha contribuito nell'allertare le Centrali Operative limitrofe e gli ospedali, e a mantenere informato e aggiornato il sistema Regionale di Protezione Civile, rimanendo a disposizione fino a conclusione dell'evento».

Il ringraziamento ai soccorritori

«Poteva essere una terribile tragedia quella a Giaccherino. Ringrazio davvero di cuore ciascuno dei soccorritori e sanitari coinvolti in questa maxiemergenza, la tempestività dei soccorsi e il grande lavoro di squadra dei nostri ospedali con il personale sono stati eccezionali», ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha seguito tutte le operazioni di soccorso. «La situazione delle persone ricoverate in codice rosso e giallo è adesso sotto controllo, hanno riportato ferite anche profonde ma non sono in pericolo di vita. Alcuni dei 30 feriti rimarranno ancora in osservazione, gli altri sono stati già dimessi. Grazie a tutta la macchina dei soccorsi, la Toscana è orgogliosa», ha aggiunto Giani che sui social ha fornito continui aggiornamenti.

Il sindaco Tomasi

«Cosa è successo lo accerteranno i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. È crollato un pavimento dove sopra c'erano dei ragazzi che stavano ballando durante i festeggiamenti di un matrimonio, improvvisamente ha ceduto e quindi sono cascati nella sala sottostante. Ad oggi questo sappiamo, le cause verranno accertate», ha detto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, che è intervenuto sul posto. L'ex convento di Giaccherino è di proprietà di una società privata, la Rinascimento srl, che ospita matrimoni ed altri eventi, in una location tra le più suggestive della provincia pistoiese.

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