Morta a 16 anni, a Pisa la scuola dedica un’aula a Benedetta e il padre si commuove: «Il ricovero e il calvario che ci ha distrutto»
Il laboratorio di estetica sarà intitolato alla studentessa, il babbo: «Una cerimonia che ci ripaga di tanta sofferenza»
PISA. Un’aula per ricordare Benedetta Rossi, 16 anni, studentessa iscritta all'indirizzo di estetica presso l’Istituto Santoni di Pisa. Benedetta morì il 6 ottobre 2023, dopo una breve battaglia contro un male che non perdona e un cammino affrontato sempre con gli occhi della speranza, nonostante le cure invasive e gli effetti collaterali, non indifferenti, provocati dai farmaci.
Il ricordo
A un anno e mezzo da quella perdita che gettò nel dolore anche una intera comunità, quella di Santo Stefano Macerata, dove abitava la giovane, e quella scolastica, a Pisa, che l’aveva vista crescere e formarsi, l’istituto Santoni ha deciso di ricordarla. «Una cerimonia – afferma babbo Gabriele Rossi – che ci ripaga di tanta sofferenza. Sapere che il Santoni non ha dimenticato nostra figlia a noi fa molto piacere».
Il babbo
Il 13 marzo un’aula dell'istituto professionale, presso il complesso Concetto Marchesi, per l’esattezza un laboratorio di estetica porterà il nome di Benedetta. «La proposta da parte della scuola – racconta ancora babbo Gabriele – ci è arrivata a dicembre. Per la verità per noi non era un periodo facile. Benedetta in quel periodo, se fosse stata con noi, avrebbe compiuto 18 anni, ed allora abbiamo deciso di posticipare l’evento a marzo. Per questo ringrazio il preside, gli insegnanti e i compagni di Benedetta per la sensibilità dimostrata». Il 13 marzo al Santoni saranno quindi presenti babbo Gabriele e mamma Elisa. Dovrebbe essere prevista anche la partecipazione di rappresentanti della Fondazione Tommasino Bacciotti che ha aiutato molto la famiglia Rossi durante il ricovero della figlia all'ospedale Meyer di Firenze. La ragazza fino a due anni fa frequentava il terzo anno dell’Istituto Santoni di Pisa. Viveva una vita normale, ma andata in frantumi il 14 novembre del 2022. Benedetta, una ragazza dal carattere solare con tanti amici, accusa improvvisamente un problema a un ginocchio. La prima diagnosi non rileva niente di preoccupante, ma successivamente, una nuova complicazione, questa volta a un piede, mette di fronte ad una realtà molto complessa. «Mia figlia – raccontò il padre un anno e mezzo fa - venne immediatamente ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze, fu operata e lì iniziò il nostro calvario fatto di terapie e di speranza». Babbo Gabriele Rossi, 48 anni, magazziniere alla Lidl di Pontedera, dovette chiedere l’aspettativa dal lavoro e insieme a mamma Elisa Mariancini si trasferirono di fatto a Firenze per non lasciare sola la loro ragazza, ospitati gratuitamente nella struttura Tommasino Bacciotti di Firenze, i cui rappresentanti il 13 marzo saranno a Pisa per ricordare Benedetta e quel sorriso spezzato troppo presto da un destino crudele.