Luci di Natale a Pisa: «Quelle due scritte non sono corrette»
Critiche sui social per alcune installazioni che hanno come protagonisti Galilei e Fibonacci
PISA. Si sa che il diavolo sta nei dettagli. E questo vale anche per le luci di Natale. In particolare quelle installate e accese da qualche giorno nel centro di Pisa che, oltre ai classici festoni e stelle prevedono anche scritte luminose. Che però non hanno convinto alcuni cittadini, che non hanno mancato di far presente quelli che – a loro avviso – sono errori (comunque veniali).
Due, in particolare, le scritte “contestate”.
La prima è quella che si trova all’inizio di via Santa Maria, lato Torre. L’intenzione è di omaggiare uno dei più grandi matematici della storia, il pisano Leonardo Fibonacci, vissuto a cavallo tra dodicesimo e tredicesimo secolo. E quale idea migliore di utilizzare la sua successione, allora: quella in cui ogni numero è la somma dei due precedenti. Con una postilla, però: i primi due – 0 e 1 – sono posti come dati. E proprio questi sono quelli che mancano nella scritta in via Santa Maria, che riporta le cifre 1, 2, 3, 5, 8, 13.
Il secondo caso è quello che riguarda invece direttamente Galileo Galilei, al quale è dedicata la scritta in largo Ciro Menotti, tra l’altro a due passi dalla statua dedicato al grande scienziato. Niente numeri, stavolta, ma una frase che di numeri parla: «La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’universo».
Sono però diverse le persone che hanno fatto notare che Galileo non ha mai scritto questa frase.
Certo, questo è – con buona approssimazione – il suo pensiero. Ma le parole che si trovano nel Saggiatore sono diverse: «La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche».
Curiosità per un paio di peccati veniali, come abbiamo detto. Perché quello che conta è che Pisa è illuminata, al termine di una procedura burocratica che non si è rivelata priva di intoppi , visto che il Comune si è trovato a dover ripetere la gara per l’affidamento a causa di problemi formali nella prima procedura.
Ora la partita è sull’organizzazione di mercatini e pista del ghiaccio: dopo due gare andate deserte ieri è scaduto il tempo per presentare le offerte.
L.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA