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Stazione di Pisa, undici attività chiuse: «C’è il pericolo di incendio»

di Francesco Loi
Stazione di Pisa, undici attività chiuse: «C’è il pericolo di incendio»

Ordinanza del sindaco: tanto materiale combustibile nei locali

04 ottobre 2024
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PISA. Undici ordinanze di chiusura, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, per altrettante attività commerciali situate nell’area della Stazione Centrale. Le ha firmate il sindaco Michele Conti e i provvedimenti sono stati adottati a seguito di controlli effettuati nelle settimane scorse dal “nucleo annonaria” della polizia municipale tra viale Gramsci e le strade vicine.

Le ispezioni «hanno consentito di verificare – scrive l’amministrazione comunale – come all’interno dei locali fossero presenti ingenti quantitativi di materiale combustibile. Da qui la necessità di adottare misure per imporre la diminuzione del materiale presente, al fine di ridurre il carico di incendio e, di conseguenza, la minaccia per l’incolumità pubblica».

«Si tratta di attività che si trovano al piano terra di edifici condominiali abitati da numerose persone e nelle immediate vicinanze di altri esercizi commerciali e aree pubbliche – dice Conti –, per cui l’eventuale propagazione di un incendio rappresenterebbe un rischio elevatissimo per l’incolumità di persone e cose. Una problematica segnalata peraltro più volte, anche recentemente, dal comitato dei residenti della Stazione».

Il «campanello di allarme», per il sindaco, è suonato nel luglio dello scorso anno quando divampò un incendio in un negozio di via Vespucci. «Come si ricorderà – aggiunge – il rogo coinvolse anche il resto dell’edificio e un’altra attività commerciale, rendendo inagibili i locali e costringendo all’evacuazione alcune famiglie. Siamo quindi intervenuti in maniera decisa sul fenomeno per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e la tutela dell’incolumità pubblica che rappresentano una priorità per la nostra amministrazione».

Dopo i controlli ispettivi degli agenti della polizia municipale, nelle situazioni contestate hanno fatto un sopralluogo anche i vigili del fuoco. «Dalla verifica – si legge, ad esempio, in una delle ordinanze – è emerso che all’interno dei locali dell’esercizio di vendita o nei locali contigui adibiti a magazzino era presente un ingente quantitativo di materiale combustibile composto prevalentemente da giochi e altro materiale vario con relativi imballaggi di plastica e cartone». O ancora, in altri casi, si fa riferimento a «ingente quantitativo di materiale combustibile composto prevalentemente da vestiti con relativi imballaggi di plastica e cartone». Oppure a «un ingente quantitativo di materiale combustibile composto prevalentemente da materiale plastico tipo custodie di cellulari».

Le ordinanze impongono la chiusura dell’esercizio commerciale «con contestuale inibizione di tutte le attività a esso connesse dal giorno successivo alla notifica e fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza dei locali», attraverso la «riduzione della quantità di materiali combustibili e infiammabili presenti all’interno dei locali di vendita o di stoccaggio» e il «mantenimento dei requisiti di conformità dell’impianto elettrico».

«Con la neocostituita polizia amministrativa-annonaria – conclude il sindaco – il Comune è ora in grado di far rispettare i regolamenti e le ordinanze in materia, grazie a sistematiche attività di verifica e controllo».

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