Piombino, sognare col calcio? «Si può, con un nuovo stadio e una nuova squadra. Vi spiego il progetto di società e Comune»
Il presidente del club nerazzurro Massimiliano Spagnesi rinnova il suo impegno dopo la salvezza conquistata in Promozione: «Vogliamo dare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi»
PIOMBINO. Una salvezza conquistata nel fango, nello spareggio playout contro la Geotermica. Un’altra annata di sofferenza sportiva, ma che per fortuna si è conclusa con la permanenza in Promozione. Lo spavento è passato, ma è già tempo di guardare avanti, con la consapevolezza che resistere senza però avere una prospettiva di crescita è una strada che porta necessariamente al fallimento. Una strada che di certo il presidente dell’Atletico Piombino Massimiliano Spagnesi non vuole percorrere. Smaltita la gioia per la meritata salvezza in viale Regina Margherita si sta già lavorando per porre le fondamenta della nuova stagione sportiva e, in prospettiva, del futuro nerazzurro. L’idea è quella di riportare alla base alcuni ex nerazzurri eccellenti che nelle ultime stagioni si sono allontanati dal Magona per costruire una squadra competitiva e ancor più attaccata alla maglia. Poi gli occhi sono sul progetto di riqualificazione dello stadio (per il quale la Regione ha stanziato 4 milioni di euro) che l’amministrazione dovrà definire: una vera sliding door per il futuro del calcio cittadino. Crescere o esaurirsi lentamente, vivendo solo di ricordi. Il presidente nerazzurro non ha subbi su quale sia la risposta giusta.
Presidente Spagnesi, partiamo dal risultato sportivo. Siamo salvi, ma quanta sofferenza...
«Sono estremamente soddisfatto per aver raggiunto l’obiettivo della salvezza nel campionato di Promozione. È stato un percorso intenso, fatto di sacrifici, lavoro e dedizione, e voglio fare i miei complimenti ai ragazzi che hanno lottato con il cuore fino all’ultima giornata, dimostrando attaccamento alla maglia ed un forte spirito di squadra. Un grande ringraziamento va anche allo staff tecnico e dirigenziale che ha saputo guidare il gruppo con passione e professionalità e ad Enzo Madau, un professionista che sa sempre incidere sulle vicende sportive con la sua esperienza e capacità».
Ok, i nerazzurri restano in Promozione. Ma adesso che succede?
«Questo traguardo rappresenta per noi un punto di partenza. Stiamo già lavorando con determinazione per programmare la prossima stagione, con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva che possa regalare soddisfazioni non solo alla nostra società, ma anche ai nostri tifosi e alla città di Piombino, che merita un calcio ambizioso e ricco di entusiasmo».
Sì, ma per crescere servono giocatori di livello...
«C’è una concreta volontà di riportare a Piombino atleti validi e competitivi che in passato hanno già fatto parte del nostro ambiente (sono diversi i grandi ex nerazzurri che hanno rafforzato le squadre del comprensorio, ndr) e che oggi potrebbero essere protagonisti di un progetto serio, motivante e ben strutturato. Vogliamo costruire qualcosa di importante, partendo dall’identità e dal senso di appartenenza: valori fondamentali per tornare ad essere un punto di riferimento per il nostro territorio. Vogliamo riaccendere la passione dei nostri tifosi, riportare lo stadio a pulsare di energia e di entusiasmo e che ogni partita sia un evento, un momento di condivisione e di orgoglio per tutta la città. Sappiamo quanto il calcio sia importante per il nostro tessuto sociale, quanto possa unire le persone e creare un senso di appartenenza».
Tutto condivisibile. Ma qualsiasi progetto, tuttavia, deve poggiarsi su una struttura all’altezza. E il Magona, oggi, non lo è...
«Io ritengo che dobbiamo volgere lo sguardo al futuro del nostro amato calcio cittadino, un futuro che si sta concretizzando attraverso l'importante progetto del nuovo stadio su cui il Comune sta lavorando. L'impegno della amministrazione comunale nel portare avanti questo ambizioso progetto è un segnale forte e inequivocabile dell'attenzione che viene posta sulle vicende sportive della nostra squadra di calcio. Non si tratta semplicemente di costruire un'arena moderna, funzionale e accogliente, ma di investire nel cuore pulsante della nostra comunità sportiva, in un luogo che possa diventare un vero e proprio punto di riferimento per i tifosi, per i giovani e per l'intera città».
Che tipo di struttura ha in mente?
«Un nuovo stadio rappresenta molto più di una struttura sportiva. È un simbolo di ambizione, di crescita e di rinnovamento. Può diventare un motore di sviluppo economico e sociale per il nostro territorio, attirando eventi, creando opportunità di lavoro e rafforzando il senso di appartenenza alla nostra identità cittadina. L'attenzione che la nostra amministrazione sta dimostrando verso la squadra di calcio va ben oltre la semplice realizzazione di un nuovo impianto. È un riconoscimento del ruolo fondamentale che lo sport riveste nella nostra società, come veicolo di valori positivi, di aggregazione sociale e di promozione di uno stile di vita sano. Sostenere il Piombino calcio, stiamo valutando di fare anche una variazione della sola denominazione sociale (da Atletico Piombino a Piombino Calcio ndr), significa sostenere i nostri giovani atleti, le famiglie che li accompagnano, i volontari che dedicano il loro tempo e la passione per far crescere il movimento sportivo locale. Il nuovo stadio può e deve diventare la casa di un Piombino sempre più competitivo, un luogo dove i nostri giocatori possano sentire il calore e il sostegno incessante dei propri tifosi, un fattore cruciale per raggiungere risultati ambiziosi. Un impianto moderno può anche attrarre un pubblico più ampio e diversificato, coinvolgendo nuove generazioni e famiglie, e contribuendo a creare un'atmosfera ancora più vibrante e appassionante durante le partite».
Insomma, non ci dobbiamo abituare alla decadenza del Magona...
«Guardiamo con fiducia al futuro, consapevoli che il lavoro sinergico tra l'amministrazione comunale, la società sportiva e la passione dei nostri tifosi potrà portare a risultati importanti, sia sul campo da gioco che nel tessuto sociale della nostra città. Il nuovo stadio è una promessa di crescita, di entusiasmo e di un legame ancora più forte tra la squadra, i suoi sostenitori e la nostra comunità».