Il Tirreno

L’intervento

Barca da pesca semiaffondata al largo di Punta Libeccio: tre persone soccorse

L'imbarcazione
L'imbarcazione

Lo stesso peschereccio era finito sott’acqua poco più di un anno fa nella stessa zona

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PIANOSA. Un peschereccio elbano, la motonave Mimma, è semiaffondato la prima mattina di martedì 18 febbraio a circa 5 miglia a sud dell’isola di Pianosa, al largo di Punta Libeccio. La chiamata di emergenza è stata ricevuta alle 7,24 circa alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio.

La Capitaneria ha disposto immediatamente l’uscita della motovedetta SAR CP 805, oltre ad attivare le procedure di emergenza a bordo facendo calare in mare la zattera di salvataggio del peschereccio con a bordo i tre marittimi imbarcati, soccorsi in prima battuta dalla motopesca San Valentino che si trovava in zona.

La motovedetta SAR CP 805 giunta sul posto ha trasbordato i tre naufraghi confermando il loro buono stato di salute e li ha portati a terra, presso il porto di Marina di Campo. È stata quindi disposta l’uscita della motovedetta CP 2117 della Capitaneria di porto di Portoferraio per monitorare l’area marittima interessata dal sinistro e successivamente, su disposizione della direzione marittima di Livorno, è stato disposto un monitoraggio ambientale della zona con l’elicottero della Guardia Costiera della Base aerea di Sarzana, Nemo 04. Lo stesso peschereccio, secondo quanto ricostruito, era semiaffondato circa un anno fa, grosso modo nella stessa zona al largo di Pianosa. Al fine di tutelare l’area di mare di massimo pregio davanti a Pianosa è stato richiesto alla centrale operativa di Roma un monitoraggio satellitare continuo dello specchio acqueo interessato, che continua a dare esiti negativi non rilevando tracce di inquinamento. A tutela della sicurezza della navigazione la sala operativa della guardia costiera di Portoferraio ha proceduto da subito ad allertare tutti i naviganti e le unità in transito della presenza del peschereccio oramai quasi del tutto affondato.

Anche ieri, mercoledì, le motovedette della Guardia Costiera di Portoferraio si sono recate in zona al fine di monitorare l’area e verificare l’evolversi della situazione e, a causa delle condizioni meteorologiche in peggioramento sono rientrate nel tardo pomeriggio. L’attività di monitoraggio dell’area, soprattutto ai fini ambientali, proseguirà nei prossimi giorni con unità aero/navali del Corpo e con il monitoraggio satellitare. Sono in corso approfondimenti per stabilire le cause e le dinamiche di quanto accaduto.

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