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Piombino, Metinvest-Jsw: ecco come potrebbero essere spartite le aree portuali

di Gabriele Buffoni
Una veduta aerea delle nuove aree commerciali del porto: sullo sfondo lo specchio acqueo dove dovrebbe sorgere la nuova banchina
Una veduta aerea delle nuove aree commerciali del porto: sullo sfondo lo specchio acqueo dove dovrebbe sorgere la nuova banchina

Si attende la firma all’accordo di programma per i fondi necessari alla nuova banchina. Tra le valutazioni fatte anche un piano per l’incremento della rete logistica ferroviaria

13 luglio 2024
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PIOMBINO. C’è l’intesa – ancora non riportata su un accordo scritto, ma con tanto di impegno preso durante l’ultimo incontro al Mimit davanti al ministro Adolfo Urso – per la spartizione delle aree demaniali tra Jsw e Metinvest-Danieli. Galeotta fu, nel caso specifico, l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale. Ed è proprio il suo presidente Luciano Guerrieri a rivelare i dettagli di quello che ad oggi appare come un gentlemen agreement prossimo a essere messo nero su bianco. Perché diventi realtà c’è infatti un ultimo scoglio da superare: la firma dell’accordo di programma, su cui tutte le parti in causa sono fiduciose ma che intanto è slittato al 30 settembre. Un passaggio fondamentale anche per la stessa Autorità Portuale: è nell’accordo di programma infatti che dovranno essere stabilite le risorse necessarie ai lavori per una nuova banchina (una sorta di banchina ovest della darsena nord) che in buona parte sarà destinata proprio al nuovo attore della siderurgia piombinese (la newco Metinvest-Danieli che vuole realizzare una nuova acciaieria green a Ischia di Crociano). 

La spartizione delle aree

Questa valutazione preliminare all’accordo di programma risalirebbe ai giorni immediatamente precedenti all’incontro al Mimit lo scorso 3 luglio. «Ci siamo presentati al ministro avendo già definito un prospetto tra Jsw e Metinvest-Danieli, sia per quanto riguarda l’assegnazione di aree e banchine sul demanio marittimo che per la logistica ferroviaria – dichiara il presidente dell’Adsp Luciano Guerrieri – individuando anche i tracciati per il transito dei treni interni alle aree portuali e di stabilimento. Manca solo la firma sull’accordo di programma. E con essa i soldi per finanziare la realizzazione di oltre un chilometro di banchina che si allungherà davanti alle cosiddette casse di Colmata». Questo piano preliminare riguarda una banchina lunga circa 1,2 chilometri che per metà (circa 600 metri) sarà destinata a Metinvest-Danieli e per il resto servirà «tutto il comparto della logistica industriale diversa da Metinvest e Jsw – spiega Guerrieri – mentre il vecchio pontile dell’acciaieria, secondo questo piano, verrebbe mantenuto da Jsw». Conti alla mano, all’Autorità Portuale serviranno «110-120 milioni di euro per realizzare l’opera – dichiara Guerrieri – considerando anche le operazioni di dragaggio, i lavori a terra per i piazzali e la banchina vera e propria. Questo permetterà a Metinvest-Danieli, un domani, di far attraccare in porto anche tre navi». Mentre se nel progetto si volesse far rientrare una riqualificazione del vecchio pontile dell’acciaieria allora «serivrebbero almeno 20 milioni in più».

Rivoluzione su binari

Nell’intesa tra Jsw e la newco italo-ucraina rientrerà inoltre un piano per la ripartizione della linea ferroviaria nelle aree retroportuali. Rete che sarà incrementata (con una spartizione tra i tre soggetti interessati, Adsp compresa che in questo modo punta ad ampliare il proprio servizio di logistica) e che vedrà probabilmente la nascita «di una terza realtà che faccia da gestore dei raccordi per le manovre ferroviarie interne – spiega Guerrieri – alla stregua di quello che già avviene a Livorno». Questo nuovo assetto infrastrutturale, unito ai cantieri per rinnovare la viabilità (dalla bretella Gagno-Terre Rosse già completata alla prosecuzione dei lavori per la Statale 398), rappresenta «una rivoluzione, almeno per il comparto merci del porto di Piombino che sarà dotata anche di un collegamento ferroviario. Un programma da attuare nei prossimi mesi e anni». 

Nuove aree da spartire

Intanto l’Autorità di sistema portuale sta proseguendo le procedure amministrative per arrivare all’affidamento delle nuove aree commerciali del porto collegate proprio dalla bretella Gagno-Terre Rosse: una zona da 200mila metri quadrati suddivista in tre lotti di cui attualmente soltanto uno è temporaneamente assegnato alla Piombino Industrie Marittime in una sorta di “compensazione” per l’utilizzo della banchina est della darsena nord da parte del rigassificatore (l’area tornerà quindi libera quando la nave lascerà Piombino). «Stiamo facendo le opportune verifiche sul mercato – spiega Guerrieri – perché sono aree importanti su cui puntiamo per lo sviluppo del porto. L’obiettivo è coinvolgere aziende che operano nel settore delle energie alternative e delle nuove tecnologie, evitando realtà che occupino molto spazio e creino poca occupazione». A queste aree «si aggiungeranno altre 2-3 lotti nella zona delle casse di Colmata e l’area dei parchi minerali – conclude Guerrieri – ma in questo caso i lavori devono essere ancora completati».


 

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