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Pianosa è l'isola delle tartarughe: tre nidi nella cala più famosa. E c'è il problema balneazione

Pianosa è l'isola delle tartarughe: tre nidi nella cala più famosa. E c'è il problema balneazione

Esemplari di Caretta Caretta continuano a tornare sull'isola per depositare le uova. La scoperta di una volontaria

06 luglio 2024
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PIANOSA. Quest’anno Pianosa sembra decisamente aver strappato all’Elba il titolo di isola delle Tartarughe. Nella notte tra mercoledì e giovedì una tartaruga marina Caretta caretta ha fatto la terza nidificazione sulla spiaggia di Cala Giovanna in poco più di 3 settimane. Questa volta la nidificazione sembra essere stata più tribolata. Ieri mattina, infatti, i volontari dell’associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa, che collaborano con il progetto internazionale Life TurtleNest che vede Legambiente come capofila, si sono trovati di fronte a ben tre tracce di risalita e ritorno in mare e hanno subito avvertito i carabinieri forestali di stanza a Pianosa e Legambiente Arcipelago Toscano che cura il progetto tartarughe insieme al Parco nazionale Arcipelago Toscano. Isa Tonso e Lisa Ardita di Legambiente hanno subito preso la nave che collega l’Elba a Pianosa e appena sbarcate sull’ex isola carcere hanno iniziato a scavare la sabbia bianca di Cala Giovanna alla ricerca delle uova. Un lungo e faticoso lavoro che però alla fine, quando le tartawatcher del Cigno Verde non ci speravano più, ha dato i suoi frutti.

Lisa trova l'uovo e il problema della balneazione

Lisa ha trovato l’agognato uovo e il nido è stato subito richiuso e messo in sicurezza. Isa Tonso è molto contenta per quel che sta accadendo a Pianosa. «È una situazione ideale: una spiaggia dentro un’area protetta circondata dal mare protetto. Non saranno necessari defatiganti turni notturni e potremmo lasciar fare tutto alla natura, come non possiamo fare purtroppo in altre spiagge superaffollate dove occorre sorvegliare i nidi soprattutto durante la schiusa. Un ringraziamento particolare va all’associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa con la quale abbi amo instaurato una preziosa collaborazione e soprattutto a Licia Santini che ha trovato le tracce e a Laura Borra che ci ha dato una grande mano dal punto di vista organizzativo e della prima messa in sicurezza dell’area di nidificazione. Ora, vista anche la quantità di nidi in una spiaggia abbastanza piccola, bisognerà garantire che la balneazione consentita a Pianosa solo a Cala Giovanna non interferisca con questi eccezionali nidi».

La scoperta del terzo nido

Grande soddisfazione anche da parte di Luca Foresi, vicepresidente dell’associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa e componente del direttivo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano: «Altra bellissima sorpresa stamattina a Pianosa. Sulla Spiaggia di Cala S. Giovanni il monitoraggio dell’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa ha rilevato la presenza di numerose tracce di tartaruga. Licia, la socia di turno, facendo il servizio sulla spiaggia la mattina presto, ha subito segnalato la scoperta alla referente dell’Associazione che ha allertato immediatamente Isa Tonso di Legambiente e subito sono intervenuti i carabinieri. Il protocollo progettato insieme a Legambiente ha funzionato perfettamente. Che sia una seconda nidificazione, che sia una nuova, cioè una terza su questa spiaggia nell’arco di poche settimane, non fa molta differenza, importante è salvaguardare questo meraviglioso fenomeno naturale per garantirne un futuro. Una soddisfazione intensa per tutta l’Associazione per la Difesa dell’isola di Pianosa partecipare attivamente ad “accogliere” le tartarughe sulle nostre spiagge e in particolare su quella pianosina».

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