Il Tirreno

Progetto Eduscopio: eccellenza per l’orientamento universitario

Tra gli istituti tecnico-economici l’Einaudi batte tutti in Toscana

Tra gli istituti tecnico-economici l’Einaudi batte tutti in Toscana

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i Cecilia Cecchi

Piombino Per i corsi di laurea nel settore tecnico economico nessuno prepara gli studenti meglio dell’Einaudi Piombino; primo su 41 istituti della Regione. Questo dicono i dati statistici della Fondazione Agnelli che, col progetto Eduscopio, analizza e confronta ogni anno “i risultati reali” ottenuti dai vari istituti superiori d’Italia.

Si mappano così le migliori scuole, con punteggi calcolati sulla base delle valutazioni medie agli esami di Stato, dei voti conseguiti agli esami universitari, dei coefficienti di occupazione entro due anni dal diploma, della diminuzione della percentuale di neet (coloro che non studiano né cercano lavoro) . Sono stati valutati circa 1.326.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (2017/18, 2018/19, 2019/20) su circa 7.850 indirizzi di studio.

A commentare l’eccellente risultato raggiunto per la prima volta il dirigente Carlo Maccanti insieme al “suo vice” Ovidio Dell’Omodarme.

«A centrare l’obiettivo – spiega Maccanti – sono i corsi di amministrazione finanza e marketing, erede della “vecchia” ragioneria insieme al tecnico turistico e sistemi informatici aziendali, più al passo con tempi. Anche se – aggiunge – questa nostra organizzazione comprende pure il professionale Ceccherelli che sta scalando a sua volta la classifica Eduscopio nell’ambito di occupabilità al lavoro».

Dopo la maturità i ragazzi che fanno? «Prevalentemente puntano al settore economico, aziendale o giuridico – risponde Dell’Omodarme – chi ha preferito il turistico può dedicarsi a beni culturali, storia dell’arte, scienze economiche o geografia del turismo». In questi giorni sono tante le informazioni che arrivano da scuole diverse legate ad Eduscopio.

«Sono i dati statistici presi a riferimento che chiariscono – riprende Maccanti – . E dall’Einaudi quasi tutti gli studenti scelgono di andare all’Università. Risultato che ci riempie d’orgoglio e che viene a confermare il bel lavoro portato avanti dalla comunità educante dell’Istituto, alla quale va il primo ringraziamento per un traguardo raggiunto anno dopo anno, scalando la classifica fino a superare istituti con tradizione e fama di tutto rispetto. Contemporaneamente – sottolinea – va riconosciuto agli studenti il merito di averci seguito nelle scelte educative che si sono adottate e lavorando con entusiasmo al conseguimento di ottimi risultati personali. Per la prima volta in tutta la Toscana – prosegue Maccanti – risultiamo primi per questo tipo di orientamento. Interessante far notare come su questo territorio, pur dal punto di vista geografico marginale, si ottengano risultati di tutto rispetto. Esempi? Il Carducci tra i licei a Piombino o il Cerboni di Portoferraio, primo nell’orientamento al lavoro».

A quanto pare nessuna magia, ma grande impregno e collaborazione.

«Negli anni – conferma Maccanti – si è creato un unico ambiente educativo; non ci sono due plessi Einaudi e Ceccherelli che non si conoscono. Tutti gli insegnanti lavorano in uno scambio continuo. In fondo è questo che consigliano pure gli studi di marketing o management dove si dà valore al “rapporto di famiglia”, fondato sulla collaborazione e ritenuto il migliore. Col dirigente che delega molto, coinvolgendo attraverso le assunzioni di responsabilità. Per i ragazzi funziona la disciplina; stiamo molto attenti al comportamento, cosa che all’inizio percepiscono come compressione ma poi ne comprendono l’importanza e questo li aiuta a studiare con serenità».

Insomma Eduscopio, consultabile online, potrà ancora una volta fornire alle famiglie e agli studenti stessi uno strumento fondamentale per orientarsi al meglio nel mondo dell’istruzione superiore, partendo da rilevazioni concrete riguardo ai risultati ottenuti da chi prima di loro ha scelto i vari percorsi. «Tra l’altro – conclude Dell’Omodarme – c’è da notare come tra gli indici a cui si fa riferimento risulta pure quello della media de crediti fatti. Cioè, oltre a misurare il livello di preparazione, i voti ottenuti, si calcola anche la capacità di mettere a frutto il tempo. Criterio interessante – dice ancora – per i datori di lavoro che valutano anche l’età del raggiungimento degli obiettivi». l



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