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Pescia, la crisi politica non si ricompone. Il sindaco: «Solo incomprensioni»

Pescia, la crisi politica non si ricompone. Il sindaco: «Solo incomprensioni»

Spelletti (Una storia nuova): «Minimizzate le nostre perplessità»

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i Maria Salerno

Pescia Non sembra essere rientrata la crisi politica aperta nella maggioranza pesciatina dalla fuoruscita dal consiglio comunale di Alberto Celli del gruppo Una storia nuova. Annunciando le sue dimissioni, durante la seduta di giovedì scorso, il consigliere aveva lamentato problemi di comunicazione interna, mancata collegialità, “eterodirezione” in molte decisioni, che sarebbero state prese fuori dal civismo e quindi unicamente dalla componente partitica del gruppo (ossia il Partito democratico). A questo erano seguite le esternazioni del capogruppo di Una storia nuova, Alessio Spelletti. «Il sacrificio di Alberto non deve essere vano – aveva evidenziato – ma deve rappresentare un punto di partenza per rivedere certe dinamiche a partire dalla comunicazione e dalla condivisione delle scelte».

Nel pomeriggio di ieri, i capigruppo di maggioranza si sono incontrati insieme alla giunta per dirimere le controversie interne, ma dopo due ore di discussione ognuno sembrava rimanere nella propria posizione. «Ho cercato il dialogo – sottolinea Spelletti – ma ho avuto la sensazione che le questioni sollevate siano state minimizzate, che non sia ravvisata alcuna ingerenza partitica, che non si siano focalizzate le responsabilità e quindi le dimissioni di Alberto Celli non abbiano prodotto alcuna autocritica. Mi sento deluso perché è stata persa un'occasione dal mio punto di vista».

Di ben altro avviso il sindaco Riccardo Franchi. «Non c'è nessuna ingerenza – afferma – siamo un gruppo e bisogna coesistere. Abbiamo sempre agito con unità d'intenti perché la città ne ha bisogno. Il Comune ha problemi complessi, abbiamo rischiato il default, ma noi abbiamo scelto di lavorare e di farlo sempre a testa bassa». Non ci sarebbe nessuna crisi nella maggioranza secondo il primo cittadino, dunque. «Ci sono state delle incomprensioni magari, ma si devono superare per il bene della città – prosegue Franchi – non voglio fare della facile retorica, ma io ci credo in quello che stiamo portando avanti e dobbiamo concentrare le nostre energie sulle cose da fare, che sono molte. Quindi dialogheremo di più, ci rincontreremo e cercheremo di appianare le divergenze».

Le dimissioni di Celli hanno impoverito il consiglio: è quanto sostiene Salvatore Leggio, coordinatore di Pescia è di tutti, altro gruppo di maggioranza, «ma ci piacerebbe capire quali sono queste ingerenze partitiche lamentate da Spelletti e soprattutto se ci sono i margini per continuare un percorso senza mettere alla gogna la giunta», evidenzia Leggio. Quindi il chiarimento si cercherà, ancora una volta. Anche Spelletti confida in un ulteriore incontro, anzi «più incontri privati con alcuni membri della giunta, il sindaco e il vicesindaco e il segretario del Pd». Non sta meditando le sue dimissioni il capogruppo di Una storia nuova. «Non ho intenzione di andare via – dice – provengo dal mondo dello sport, dove la resilienza è tutto. Quindi la mia intenzione è quella di restare e cercare di risolvere. Mi confronterò coi miei colleghi (Maurizio Di Vita e il consigliere che subentrerà a Celli, ndr) e cercheremo di risolvere le difficoltà, ma alcuni equilibri devono cambiare». l



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