Regione e Consorzio nel mirino. «Qui in Padule zero manutenzione»
La denuncia dei proprietari di “Terra nostra unita” nell’ultima assemblea
PONTE BUGGIANESE. È stata un'assemblea pubblica molto partecipata quella dei proprietari pistoiesi del Padule di Fucecchio riuniti nell'associazione Terra nostra unita. Tanta la carne al fuoco a cominciare dalle problematiche circa le nuove regolamentazioni per gli sfalci e tagli nelle aree del cratere palustre. Quindi una disamina dei lavori eseguiti da parte del Consorzio Basso Valdarno e l'illustrazione delle nuove regole sull'uso del piombo nell’area umida.
L'assemblea si è aperta con le parole del sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi quale unico amministratore e rappresentante istituzionale invitato, che senza mezzi termini ha messo al corrente come la burocrazia regionale stia bloccando anche i più banali e contenuti lavori di manutenzione all'area d'ingresso dell'osservatorio faunistico Biagiotti nella riserva naturale delle Morette. Da settimane l’associazione aveva informato il primo cittadino della presenza di erbe infestanti e una notevole presenze di insetti nella zona, quasi a rendere inaccessibile l’accesso ai numerosi visitatori. «Il sindaco – dicono da Terra nostra – preso atto del degrado segnalato, si è prontamente attivato con gli uffici regionali trovando però il cieco e prevenuto ostruzionismo ambientalista della dirigente responsabile, la quale non ha dato alcun riscontro alla richiesta di autorizzazione per l'esecuzione della manutenzione ordinaria avanzata da parte dell'amministrazione comunale».
La discussione è poi passata all'analisi e valutazione dei lavori eseguiti dal Consorzio di bonifica. «Nella riserva naturale Righetti solo dopo segnalazione di un associato e l’intervento della nostra associazione, le tavole che permettono l'ingresso dell'acqua sono state ripristinate e sostituite e finalmente verso metà mese la riserva si è allagata. Ma le guardie idrauliche del Consorzio cosa fanno? E soprattutto hanno idea di cosa devono vigilare oppure si limitano a fare delle comode passeggiate naturalistiche a bordo delle confortevoli jeep a spese dei contribuenti?». «Il fondo poi si è toccato in occasione della scoperta della piantagione di cannabis all'interno dell'area della riserva naturale la Monaca – vanno avanti – dove i controlli e le manutenzioni sono inesistenti da sempre. Se nessuno prende provvedimenti in merito entro la fine dell’estate, la nostra associazione farà di tutto a livello mediatico per denunciare la cosa, questo e’ un messaggio che vogliamo inviare direttamente all’assessora all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni».
Ancora i proprietari del Padule di Fucecchio: «Inevitabile infine è stata la valutazione dei lavori ancora da iniziare o non completati e quelli che non saranno mai eseguiti in quanto non contemplati, in riferimento alla manutenzione lungo i canali principali dell'area palustre. A questo proposito l'associazione vuole a gran voce denunciare il fatto che esistono canali e fiumi dove la vegetazione ostruisce il deflusso delle acque, dove i materiali di deriva riducono sensibilmente la portata dei canali stessi, e dove alcuni canali secondari sono quasi completamente interrati, come pure argini che crollano». Dopo l’accesa discussione si è passati a esaminare le nuove procedure per gli sfalci anticipati e ordinari e le nuove regole in vigore per i cacciatori. Dall’assemblea è comunque uscito un atto d’accusa nei confronti di Regione e Consorzio.