Doppia strenna dedicata a Massa di Franco Frediani
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Lo storico Franco FredianiPer chi ha Massa nel cuore, Franco Frediani, noto appassionato di storia locale, propone quest’anno una doppia strenna natalizia
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MASSA. Per chi ha Massa nel cuore, Franco Frediani, noto appassionato di storia locale, propone quest’anno una doppia strenna natalizia.
Oltre al Calendario storico 2018, presentato con successo nei giorni scorsi al castello Malaspina, dedicato a fatti o personaggi del nostro passato, è fresco di ristampa il volume “Massa 2000”.
Si tratta di Un volume fotografico contenente 171 immagini di Massa e della sua Marina che Frediani definisce “Scatti non d’autore”. Perché 171 non lo rivela limitandosi a precisare che le foto, da lui eseguite negli anni tra il 2010 e il 2016, sono rigorosamente a colori perché il bianco e nero «lo intristisce e falsifica la realtà».
Ai professionisti della fotografia, che Frediani immagina storceranno il naso, premette che le foto non hanno alcuna pretesa artistica né potrebbero averla scattate come sono con una piccola compatta in modalità automatica. E che non siano scatti d’autore appare con evidenza, anche a chi sia digiuno di tecnica della fotografia, specialmente con le riprese grandangolari. Sono scatti “ruspanti” che, a volte giocando con la saturazione, il contrasto, la luminosità o la messa a fuoco, rispecchiano l’intendimento di fissare, più che l’immagine, l’emozione del momento.
E ancora Frediani dice: «Sarà capitato a tutti di trovarsi in un punto della città e sorprendersi a pensare di non aver mai notato quelle luci, quel gioco di linee o di colori, che pure erano sempre li, e non essersene mai accorti e in quel momento aver pensato: “Se avessi una macchina fotografica !” Ebbene, io l’avevo. Le 171 foto raccolte nel volume e corredate da preziose didascalie, continua Frediani, hanno dunque il solo scopo di documentare il volto della città e della sua Marina agli inizi degli anni 2000. Una città che, seppur cresciuta nel dopo guerra in modo disordinato, spesso in spregio al decoro urbano, è comunque la mia città, la nostra città. Come non volerle bene. Impariamo dunque a rispettarla maggiormente, solo così facendo ne potremo essere orgogliosi. Il volume e il Calendario sono in vendita nelle librerie e in alcune edicole della città».
Oltre al Calendario storico 2018, presentato con successo nei giorni scorsi al castello Malaspina, dedicato a fatti o personaggi del nostro passato, è fresco di ristampa il volume “Massa 2000”.
Si tratta di Un volume fotografico contenente 171 immagini di Massa e della sua Marina che Frediani definisce “Scatti non d’autore”. Perché 171 non lo rivela limitandosi a precisare che le foto, da lui eseguite negli anni tra il 2010 e il 2016, sono rigorosamente a colori perché il bianco e nero «lo intristisce e falsifica la realtà».
Ai professionisti della fotografia, che Frediani immagina storceranno il naso, premette che le foto non hanno alcuna pretesa artistica né potrebbero averla scattate come sono con una piccola compatta in modalità automatica. E che non siano scatti d’autore appare con evidenza, anche a chi sia digiuno di tecnica della fotografia, specialmente con le riprese grandangolari. Sono scatti “ruspanti” che, a volte giocando con la saturazione, il contrasto, la luminosità o la messa a fuoco, rispecchiano l’intendimento di fissare, più che l’immagine, l’emozione del momento.
E ancora Frediani dice: «Sarà capitato a tutti di trovarsi in un punto della città e sorprendersi a pensare di non aver mai notato quelle luci, quel gioco di linee o di colori, che pure erano sempre li, e non essersene mai accorti e in quel momento aver pensato: “Se avessi una macchina fotografica !” Ebbene, io l’avevo. Le 171 foto raccolte nel volume e corredate da preziose didascalie, continua Frediani, hanno dunque il solo scopo di documentare il volto della città e della sua Marina agli inizi degli anni 2000. Una città che, seppur cresciuta nel dopo guerra in modo disordinato, spesso in spregio al decoro urbano, è comunque la mia città, la nostra città. Come non volerle bene. Impariamo dunque a rispettarla maggiormente, solo così facendo ne potremo essere orgogliosi. Il volume e il Calendario sono in vendita nelle librerie e in alcune edicole della città».