La spiegazione
Massa, dal disastro al souvenir: spunta la calamita con la Guang Rong, la nave che ha distrutto il pontile
Il gadget è spuntato nei negozi di souvenir tra i "monumenti" simbolo di Marina di Massa
MASSA. Anche i disastri, se ben confezionati, diventano merce. Perché a rappresentare Massa non bastavano piazza Aranci, piazza Mercurio, il Duomo e il castello Malaspina. Oppure, la lizzatura del marmo. In qualche negozio di Massa, tra i vari souvenir che puntano ad attirare l’attenzione dei turisti di passaggio (desiderosi di portarsi a casa un ricordo della loro vacanza sul litorale apuano) ora campeggia in primo piano anche lei: la Guang Rong, la nave mercantile che ha abbattuto il pontile di Marina di Massa lo scorso 28 gennaio.
In vendita a 3,50 euro, la nave è immortalata in varie angolazioni ed è disponibile in più formati, con su scritto il nome di Marina di Massa. Un magnete da frigorifero, che però trasforma un disastro locale in un ricordo (diciamolo pure, un po’ kitsch) da riportarsi a casa. Non è raro che episodi controversi entrino nell’immaginario turistico, basti pensare ai souvenir legati a disastri famosi, o la voglia di andarsi a scattare una foto in prossimità – in questo caso – della nave incagliata. Ma la domanda resta: è davvero il caso di legare il ricordo di Massa o di Marina a un evento tanto traumatico?
Se l’intenzione è far sorridere i turisti o vendere un gadget in più, l’effetto su molti residenti è tutt’altro che comico. D’altro canto il pontile non era solo un pezzo di cemento: era simbolo d’identità, memoria collettiva, finestra sul mare. Mentre ancora la rimozione della nave è al di là da venire, il magnete della Guang Rong, piccolo emblema del “nulla è sacro”, racconta a suo modo un aspetto contraddittorio del turismo contemporaneo: sempre in bilico tra memoria autentica e un’idea di marketing un po’ spregiudicata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA