Guang Rong, la rimozione possibile entro l’estate: i tempi, che cosa è la fase 2 e la conta dei danni
Quasi completato lo svuotamento dei serbatoi di gasolio: il Comune presenta richiesta per ottenere la Bandiera Blu
MASSA. La Guang Rong potrebbe lasciare le acque di Marina di Massa prima dell’estate. La prospettiva che fin dall’inizio sia il Comune che i balneari della costa si auguravano potesse realizzarsi appare oggi più concreta, nonostante alcuni giorni di stop alle operazioni di aspirazione del carburante dalla nave che si sono accumulati causa maltempo nell’ultimo mese. E in questo scenario potrebbe inserirsi la richiesta già presentata dal Comune di Massa per ottenere la bandiera Blu per il proprio litorale: un riconoscimento che, se la nave dovesse restare più a lungo davanti alla costa, potrebbe essere a rischio. Inevitabili in quel caso sarebbero infatti i divieti di balneazione nell’area immediatamente circostante l’imbarcazione, per evitare pericoli per i bagnanti che si dovessero avvicinare alla nave e al suo carico.
«È ancora presto per parlare di tempistiche certe, ma siamo vicini allo svuotamento completo dei serbatoi – spiega l’avvocato Marco Paggini dello studio Vaudo Paggini & Co. di Livorno, che rappresenta sia il P&I club Steamship Mutual (ovvero l’assicurazione mutualistica rappresentata in Italia dalla società di brokeraggio Cambiaso Risso Marine) che la società armatrice Stema dei fratelli Marinzulich, proprietaria della Guang Rong – e una volta effettuato potremo iniziare la fase 2, con tutti gli stop necessari alla rimozione della nave».
I lavori riprendono
I lavori di debunkering – ovvero l’aspirazione del carburante e degli altri materiali potenzialmente inquinanti dai serbatoi della nave – dovrebbero terminare a giorni. Ieri mattina, 1 marzo, infatti, con il placarsi della mareggiata, sono riprese le operazioni di aspirazione tramite canal-jet (la pompa a pressione che è utilizzata per svuotare i serbatoi della nave). Dopo le precedenti due giornate di stop dettate dalle condizioni meteo-marine per ragioni di sicurezza, gli operatori della ditta Neri di Livorno sono tornati a bordo della Guang Rong e hanno ripreso i lavori per completare lo svuotamento delle casse sewage, ovvero i serbatoi delle acque nere della nave che già erano stati “attaccati” nei primi giorni della settimana scorsa. Resta invece da completare lo svuotamento del serbatoio a poppa sul lato destro della nave, ancora sommerso: operai e tecnici della ditta Neri si stanno adoperando per adattare la strumentazione e, presumibilmente, procederanno tra domani e l’inizio della settimana al suo svuotamento (all’interno erano inizialmente contenute circa 40 tonnellate di gasolio, in parte però già aspirate).
Viste le lavorazioni ancora da svolgere e la preparazione che richiedono, è probabile che possa anche servire l’intera settimana per completarle. Al netto, ovviamente, di eventuali complicazioni dettate dal meteo. Questione di giorni comunque prima che si possa passare alla fase 2 del piano per la rimozione della nave.
La fase 2
Terminati i lavori di aspirazione la nave, ormai svuotata, dovrà essere ancorata a prua con due ancore per stabilizzarla in caso di mareggiate di grossa portata. Una misura precauzionale mentre, nel frattempo, sarà avviata la ricerca dell’impresa che si farà carico della rimozione della nave-cargo. «Servirà una società con i giusti requisiti e i mezzi opportuni – commenta l’avvocato Paggini – per questo saranno fatte tutte le opportune valutazioni. È interesse di tutti infatti che la Guang Rong sia rimossa dalla zona del pontile di Marina di Massa quanto prima». L’ideale, per Comune e armatore, sarebbe riuscirci prima dell’estate, ma bisogna considerare che ci sono tante variabili, a partire dal meteo, che potrebbero allungare i tempi.
Spetterà ad armatore e assicurazione decidere il da farsi: è possibile che venga indetta un’asta tra soggetti selezionati, oppure un affidamento diretto. La stessa ditta Neri di Livorno, che con i propri operatori è già sul posto, potrebbe avere i mezzi e le possibilità per procedere anche alle operazioni di rimozione. In ogni caso la Guang Rong resterebbe a Marina ancora per settimane, forse per mesi, tra i tempi tecnici necessari alla stesura di un piano dettagliato da presentare alle autorità (capitaneria di porto in primo luogo) e quelli utili alla rimozione vera e propria. Verso una destinazione, per giunta, ancora da decidere.
I danni riportati
A tutto questo si aggiunge infine una partita parallela. Quella dei danni, sia riportati che provocati dalla nave. Dal punto di vista penale, l’inchiesta aperta dalla Procura di Massa-Carrara (con unico indagato il comandante della Guang Rong) è ancora nella fase delle indagini preliminari. Il Comune nel frattempo ha dato mandato all’avvocato Marco Lopez De Gonzalo dello studio Mordiglia di Genova di valutare una richiesta di risarcimento per l’ente: una volta che questa sarà stata presentata, è probabile che si proceda con una perizia incrociata tra le parti per arrivare a un accordo extra-giudiziale che eviti il ricorso alle carte bollate, aprendo un nuovo fronte tra armatore e Comune.
Nel frattempo si fa sempre più probabile l’ipotesi della “perdita totale e costruttiva” della nave, ovvero la sua classificazione a relitto vero e proprio. A deciderlo sarà l’ultima valutazione dei periti sui danni riportati: se superassero i due terzi del valore della nave, il cargo finirebbe per essere dichiarato irrecuperabile.
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