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Massa-Carrara, per le bonifiche, annuncio di Sogesid: assegnata la gara da 9,7 milioni

Massa-Carrara, per le bonifiche, annuncio di Sogesid: assegnata la gara da 9,7 milioni<br type="_moz" />

A novembre 2024 il via ai cantieri per il trattamento delle acque di falda inquinate

05 maggio 2024
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Massa-Carrara Dopo anni di annunci, ritiro di fondi già stanziati, false partenze e rinvii, sembra sia stato compiuto un passo in avanti decisivo per l’avvio delle bonifiche del Sin/Sir apuano, i cui terreni e falde sono ancora pesantemente avvelenati da 50 anni di industria chimica.

Venerdì scorso, nell’ultima seduta della commissione appositamente nominata da Sogesid Spa, società del ministero dell’Ambiente e soggetto attuatore delle opere necessarie al risanamento ambientale del nostro territorio, è stata chiusa, come si sottolinea in una nota, la procedura di gara per gli interventi di bonifica unitaria della falda Sin/Sir di Massa-Carrara. Nei prossimi giorni, dunque, ci sarà l’assegnazione alla società che si è aggiudicata l’appalto, per una base di gara di 9 milioni e 700mila euro.

Definito anche il cronoprogramma, che prevede 120 giorni per la progettazione esecutiva e 16 mesi per la corretta esecuzione dei lavori. Quindi, considerati i tempi per le procedure di consegna dei lavori, i cantieri saranno operativi dal prossimo novembre. L’opera sarà finanziata dalla Regione che, dopo la revoca di 21 milioni per sopraggiunta scadenza del termine ultimo precedentemente fissato per l’appalto dei lavori, avvenuta il 31 dicembre 2022, ha stanziato altri 12 nuovi milioni per l'intervento sull'acquifero. Il progetto definitivo presentato da Sogesid prevede un unico megaimpianto di trattamento delle acque di falda, da realizzarsi nell’area del depuratore Lavello 2, ex Cersam, di proprietà del Comune di Massa e gestito da Gaia, a cui arriveranno le acque provenienti dalle 4 aree più inquinate del Sin/Sir, a valle delle quali sorgeranno altrettante barriere idrauliche. In particolare, sono previsti la riattivazione ed integrazione dei 12 pozzi-barriera dell’ex Ferroleghe (spenti dal 2011), con 5 ulteriori pozzi, la realizzazione di altri 8 pozzi nell’ex Rumianca/Enichem, l’isolamento idraulico del lotto 1 dell’ex Italiana Coke, attraverso 5 nuovi pozzi e la costruzione di 3 linee di barriera nell’ex Farmoplant, per un totale di 17 nuovi pozzi, ad integrazione dei 6 gestiti da Edison Spa (ex Montedison).

Le barriere idrauliche emungeranno un massimo di 5.592 metri cubi d’acqua al giorno, che, tramite tubazioni, sarà convogliata al Lavello 2, per essere depurata nel nuovo impianto, dotato di moduli diversi. Un filtro provvederà ad eliminare il cromo VI proveniente dall’ex Ferroleghe, mentre un altro, denominato “Eni.Farmo.Coke” ed articolato in due linee, si occuperà delle acque che arriveranno dalle restanti tre aree. Le acque, una volta “ripulite”, saranno scaricate nel fosso Lavello. «Da tempo -commenta Clara Gonnelli del Coordinamento dei comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico- sollecitiamo gli enti preposti a dare un’accelerata alle bonifiche e finalmente arriva una notizia che fa ben sperare, anche se continueremo a monitorare la situazione, affinché non si perda altro tempo, nella convinzione che questa, per il nostro territorio, sia la battaglia più importante. Tuttavia, siamo molto scettici sul fatto che con una base di gara di neanche 10 milioni si riesca ad effettuare correttamente una bonifica complessa come quella della falda apuana, per la quale, inizialmente, era prevista una cifra superiore ai 25 milioni».l

David Chiappuella

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