Il Tirreno

I favorevoli

Luna Park a Massa, una petizione per il sì: «Porta turismo e giro d’affari»


	L’area del Luna Park
L’area del Luna Park

Ma sono ancora tante le voci contrarie all’installazione a Poveromo

18 luglio 2023
4 MINUTI DI LETTURA





MASSA. Sorpresa, non ci sono solo voci contrarie all’ipotesi Luna Park a Poveromo. C’è anche chi lancia una petizione: è Filippo Menconi che, spiega, «ho già raccolto alcune firme e siamo solo all’inizio! È il chiaro segnale che i nostri cittadini desiderano vivacizzare l’estate con questa nuova opportunità di divertimento. La nostra petizione si basa su una serie di motivi convincenti per accogliere un Luna Park nella nostra amata città. Il primo è l’intrattenimento estivo. La nostra città ha bisogno di un luogo di ritrovo sociale e di divertimento, accessibile a persone di tutte le età. Il secondo motivo riguarda l’opportunità economica. Siamo solo all’inizio della nostra raccolta firme, ma l’entusiasmo già dimostrato è la prova che la nostra comunità sostiene questo progetto. In settimana, raggiunto un numero significativo di firme, porterò la nostra petizione al Sindaco, esprimendo il desiderio della comunità di vedere un Luna Park. Se condividete la nostra visione, vi invito a contattarmi al 3662589000 per unirvi a noi in questa iniziativa. Insieme possiamo rendere la nostra città ancora più vivace e accogliente durante i mesi estivi».

Legambiente

Sul tema interviene anche Legambiente che osserva: «La vicenda dell’ipotesi luna park a Poveromo rappresenta una delle tante storture nella gestione del patrimonio naturale e boschivo. Patrimonio che è una risorsa appartenente a tutta la comunità, al di la dei diritti dei singoli proprietari. L’eventuale Luna park, attività per quanto piacevole e di attrazione, situato in quell’area di Poveromo è un errore. Oltre il già creato danno al bosco danneggerà la residua vegetazione naturale ancora presente nel suolo. Centinaia di persone che lo frequenteranno renderanno il suolo un terreno sterile come un parcheggio. E a proposito di parcheggio dove parcheggeranno le macchine che inevitabilmente frequenteranno la zona? Via Verdi, Lungomare? Una attività di questo tipo non sarebbe meglio posizionarla in altra area non di pregio? Sono domande a cui l’amministrazione dovrà comunque rispondere con atti concreti. La fascia tra il lungomare e via Verdi rappresenta un importante habitat ricco di vegetazione naturale. Come già abbiamo sostenuto noi immaginiamo un corridoio ecologico che oltre a questa fascia costiera, si tuteli il fosso Poveromo con le tante forme di vita vegetale e avifauna presente, si ricostruisca il reticolo idraulico della zona, (di cui pare oggi che anche il consorzio di bonifica intenda intervenire), rivalorizzando per quanto possibile le aree agricole ancora presenti. La gestione del territorio svolta dai singoli comuni deve rispettare quanto previsto dal Pit della Regione Toscana. Purtroppo anche la Regione Toscana che ha predisposto un Pit molto valido è sempre stata morbida con le richieste dei comuni, accettando spesso mediazioni o concedendo di fatto delle deroghe, ne è un esempio la previsione, a Montignoso, di una nuova darsena sul fiume Versilia a ridosso di un bosco. Poi ci sono scelte incomprensibili, che vanno davvero all’opposto a quanto ragionevolmente si dovrebbe fare. Proprio a Montignoso, dove è stato approvato il piano operativo comunale pochi mesi fa, ci si appresta ad approvare una variante urbanistica che "declassa" una pineta di proprietà comunale, situata a Cinquale, in via San Giuseppe Artigiano da area di "connessione ecologica" ad area a "destinazione residenziale". Scelta di cui non conosciamo la logica».

Politikè

In una nota, l’associazione Politikè spiega di avere «aderito convintamente al Comitato per la Biodiversità anche per le varie iniziative già intraprese e, riguardo alla specifica questione del Luna park a Poveromo, abbiamo sottoscritto l’esposto alla Procura così come stiamo proseguendo nell’impegno condiviso con tutte le associazioni e i residenti per la tutela di quella zona. Crediamo però che se l’idea del No al Luna Park si riduce al semplice "not in my back yard", e in tal modo viene affrontata, difficilmente potrà sortire gli effetti sperati». Si ricorda che sul Parco dei Conigli è stata appena rinnovata un’altra autorizzazione per 30 giorni. « Per l’Associazione Politikè, il Comitato Biodiversità rappresenta uno strumento utilissimo alla causa e alle cause ambientali tutte, proprio perché unisce varie anime, competenze ed esperienze, e pensiamo che i cittadini, residenti e non, possano trarne il maggior beneficio se questo rimarrà ampio e coeso».

Primo piano
Economia e moda

Fendi, salta il progetto del nuovo stabilimento in Toscana: i motivi e i posti di lavoro persi

di Lorenzo Carducci