«Metanodotto, la Snam sposti la cabina»
Maggioranza e minoranza a Tresana unite nella richiesta alla società di trasferire la “derivazione” lontano dall’abitato
TRESANA. Approvata all’unanimità dal consiglio comunale la mozione presentata, con la firma anche del sindaco Oriano Valenti, dai componenti del gruppo consillare “Uniti per Tresana” sull’esplosione del metanodotto avvenuta in località Molino il 18 gennaio scorso. Esplosione che ha interessato la condotta principale del metanodotto Snam La Spezià-Corternaggiore «che ha causato – viene ricordato nella mozione – la morte di un operaio e 10 feriti, la distruzione dì alcune abitazioni oltre a ingenti danni a case, stalle, terreni e quant’altro». In sostanza viene chiesto lo spostamento lontano dall’abitato, della cabina di derivazione del metanodotto, che si trova nella zona dove è avvenuto lo scoppio.
«Considerato – dice la mozione – che ad oggi l’inchiesta della magistratura non è ancora conclusa e non è dato conoscere i tempi della stessa», viene sollecitata la Snam Rete Gas, attraverso la propria compagnia assicurativa «in attesa dell’esito dell’inchiesta dalla magistratura, a concludere al più presto l’iter procedurale dei risarcimenti ancora aperti nei confronti di tutte le famiglie e privati che hanno subito danni materiali, lesioni e quant’altro in occasione dello scoppio del metanodotto».
Infatti, come ricorda il sindaco Valenti, la situazione dei risarcimenti è al momento articolata. C’è chi li ha ricevuti, chi ha avuto acconti, chi sta ancora attendendo ma l’iter sarebbe stato comunque avviato.
La mozione chiede altresì alla Snam «un incontro presso la sede comunale di Tresana (richiesta peraltro già avanzata più volte dal Sindaco) con tutte le persone coinvolte nel sinistro e con l’intero Consiglio Comunale al fine di chiarire le dinamiche del grave incidente accaduto e nello stesso tempo di sviscerare le problematiche ancora irrisolte».
Invita la Snam «ad adoperarsi per una diversa collocazione del P.LD.I (punto di intercettazione di derivazione importante) in un luogo di assoluta sicurezza e lontano dai nuclei abitativi».
La mozione è stata firmata dal sindaco Valenti e dai consiglieri Antonio Scarcigila vice sindaco, dagli assessori Elisabetta Malpezzi, Luciano Betti, Pier Luigi Galeazzi, dai consiglieri di maggioranza Anna Donnini, Andrea Farina, Matteo Simonini e Stefano Traversi.
Dopo il dibattito in consiglio comunale, il documento è stato sottoposto alla votazione: praticamente tutti d’accordo nel chiedere alla Snam di spostare la cabina. Forse non sarà tecnicamente facile: pare che la Snam ritenga che non si possa spostare la cabina senza spostare la linea, e anche per questo il Comune ha chiesto un incontro con la società.
Ieri in consiglio il Pdl ha fatto alcune osservazioni sulla mozione, avendo presentato anche un suo documento, poi alla fine tutti hanno approvato la mozione della maggioranza: tutte le parti politiche si sono messe dalla parte dei cittadini che hanno subito i danni, e guardano soprattuto alla difesa del territorio affinché non accadano più incidenti come quello dello scorso gennaio che ha creato devastazione, paura e moltissimi disagi alle famiglie che hanno avuto le case distrutte o danneggiate dell’esplosione del gas.(c.car.)
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